09-05-2015
BELLA LUNE
"Tranzendance"
(Aetheria Music)
Time: (73:13)
Rating : 7.5
Il quarto album della band di Phoenix è anche il primo senza Kal3id, che assieme alla fascinosa singer e polistrumentista Fuchsia fondò il progetto 10 anni or sono, rivestendo al pari della stessa frontwoman il ruolo di mastermind. Rimpiazzato il suddetto per quanto concerne sia la scrittura e l'esecuzione che la stessa produzione con Hurley, il quale già faceva parte della formazione live, e trovato in Mike Jenney (Alter Der Ruine) il percussionista da studio e co-produttore ideale, l'act dell'Arizona torna a circa un anno e mezzo dal precedente e notevole "Secrets" con la nuova fatica sulla lunga distanza, disponibile sia in digitale che nel formato CD (racchiuso in un essenziale digipack). Benché certe influenze restino assolutamente tangibili, il combo americano ha saputo guardare oltre quegli afflati eterei e gotici del debut del 2007 "Abstacted Visions" album dopo album, collezionando riscontri positivi in lungo e in largo. La nuova fatica prosegue nel solco ben tracciato negli anni, spingendo spesso ancor più marcatamente sul groove rispetto al precedente opus, come dimostra da subito l'agile opener "Onward" e come ribadiscono episodi quali "Cease To Exist", la 'carezza' da club "A Mission" e, soprattutto, una "Don't Wake Me Up" che, nel suo essere così smaccatamente easy e danceable, è verosimilmente il brano più ammiccante mai scritto dai Nostri. Nonostante un violino molto meno presente rispetto al passato, l'album recupera la beltà organica già espressa in passato dalla band, che torna a rifarsi a certi modelli primari (Cocteau Twins, Cranes...) nelle strofe della magnifica "Intoxicated", prima che il refrain si accenda col suo piglio scattante. L'elettronica è tuttavia divenuta una componente sempre più importante nel suono della band, che con "Effective Immediately" rilegge il synthpop usando le tinte - anche sinfoniche - del gothic, laddove "Lost" vede vocals più fragili posarsi su strutture plastiche e nervose e "This Is It" si fregia di un'intelaiatura sconnessa e nervosa. Fra i momenti migliori di un lavoro decisamente completo (anche nella prova vocale dell'esperta Fuchsia, con refrain spesso davvero ottimi) vi sono senza dubbio sia "While I'm Waiting", carismatica ed impeccabile nel suo elegante piglio dance, che il superbo 'Dystonix Mix' di "Hollow Hearts" (da "Secrets"), pronto a furoreggiare nei club; bene anche "Easier Said Than Done", le cui dinamiche mescolano antico e moderno con un effetto 'agrodolce', mentre la conclusiva "Without You" riporta il pathos del songwriting verso quei dolci lidi electro-goth propri del debut (prima di 10 minuti di silenzio, cui ne seguiranno altrettanti di elettronica ondivaga in vero un tantino pleonastica). Sempre in prima fila tra i migliori interpreti del sound a cavallo fra electro-goth, ethereal, dreampop e darkwave (con ampie possibilità anche nel vastissimo panorama indie), i Bella Lune confermano di essere un'autentica garanzia quando si tratta di qualità ad ogni livello, meritando anche col nuovo album la piena attenzione dei seguaci di queste sonorità.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://bellalune.bandcamp.com/