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Recensione
04-08-2017 : FIRST BLACK POPE
Nonostante i buoni riscontri di critica non siano certo mancati, ai veneti FBP piace fare le cose nei tempi che più ritengono congeniali, il che ha portato ad un'attesa di circa tre anni e mezzo prima di poter ascoltare l'atteso terzo album "Post Mortem". Un nuovo step che porta in sé una significativa ridefinizione del suono dei Nostri: entra infatti di prepotenza la chitarra, dura e distorta, che va ad amalgamarsi alla spietata harsh-EBM tipica della band irrobustendo l'intero sound, al punto che gli stessi protagonisti parlano senza mezzi termini di 'industrial metal'. Un'ibridazione non certo rivoluzionaria, ma...
 
Recensione
04-08-2017 : JO QUAIL
Altro nome sul quale arriviamo ogni volta in ritardo è quello della violoncellista londinese Joanna Quail, tant'è che recensimmo il suo secondo album "Caldera" - uscito nel giugno 2014 - solo verso la fine dell'estate del 2015, così come soltanto ora ci occupiamo della sua terza fatica in studio, uscita nel marzo dello scorso anno. Ma il momento pare propizio per taluni importanti recuperi, soprattutto quando si tratta di lavori del livello di "Five Incantations", che colpisce già dalla magnifica confezione: un superbo digipack rigido con apertura a due ante in stile vetrinetta, con in copertina...
 
Recensione
04-08-2017 : DUBIT
Fra i tanti gioielli nascosti del fitto sottobosco musicale italico c'è sicuramente Dubit, progetto del musicista pugliese Pier Alfeo fondato sulla "ricerca spirituale e la costante necessità di trasformazione interiore" - come sottolineano le note ufficiali - e giunto con "Vitriol" al secondo full-length, cui si sommano anche svariati EP in vinile e/o in digitale, spesso in compagnia di altri monicker. Con trascorsi in quel di Berlino, dove fra l'altro ha dato vita alla label Several Reasons Recordings, il Nostro si è distinto negli ultimi anni grazie ad un sound che è anch'esso frutto di una...
 
Recensione
04-08-2017 : TENHORNEDBEAST
Nuova uscita per il progetto dell'ex Endvra Chris Walton, mai come ora teso verso un'ambient gelida e lapidaria, ridotta ai minimi termini. Le tre lunghe tracce di "Death Has No Companion" vengono costruite su pochi drones lineari, perpetuati in maniera ossessiva ma elaborati con l'intenzione netta di descrivere territori desolati ed algidi, forse collegati ad uno status mentale che viene trasmesso all'ascoltatore in modo magnetico. L'avvio di "The Wanderer" ha il sapore di vènti che battono terre polari con un remoto soffio tonale, sorta di nenia che insiste sullo sfondo dei soundscapes. La seguente "The...
 
Recensione
04-08-2017 : SOTTOFASCIASEMPLICE
Evidentemente è destino che noi si arrivi sempre in ritardo sulle uscite firmate SFS: così fu per "Filospinato", edito nel 2007 e da noi trattato solo verso fine 2008, e così è per "Colonna Sonora", pubblicato nel febbraio 2016 e di cui ci occupiamo solo ora. Ma l'importante è arrivare, specie se si tratta di un progetto 'scomodo' come quello dell'ex console in terra giapponese Mario Vattani, attivo sin dagli anni '90 (precedentemente c'erano state altre incarnazioni musicali per il poliedrico frontman, in primis gli Intolleranza) ma 'scoperto' solo nella corrente decade da certi sinistri...
 
Recensione
04-08-2017 : PLURALS
Mastodontica opera ricavata da una performance dal vivo di 4 ore del collettivo inglese Plurals, invitato nell'agosto del 2015 ad esibirsi all'evento notturno del museo Riversyde/Atlantikwall presso Ostend in Belgio. Il gruppo mette in scena le sue peculiarità più classiche: un rumorismo astratto frutto di un incrocio tra rock ed elettronica, improvvisato nei particolari ma architettato in maniera impeccabile nella sua macrostruttura. Per pura convenienza i due CD di "Atlantikwall" vengono divisi in sette tracce, di fatto 'excerpts' più o meno contigui dell'esibizione in oggetto. Tutto prende forma da riverberi...
 
Recensione
04-08-2017 : EGON
Esordio assoluto risalente allo scorso gennaio per questo trio sardo portatore di un sound che mescola tendenze folk, post-rock e picchi più o meno infuocati di alternative rock all'italiana, accompagnati da un cantato ed un parlato con testi visionari e poetici in italiano ed in inglese. Gli Egon si ispirano al pittore Egon Schiele, del quale si riporta anche la frase che fa un po' da chiave di lettura dell'album, "io dipingo la luce che emana da tutti i corpi", riferimento alla musica accesa e vivida della band di Sassari, sanguigna ed accecante come il rosso che campeggia sulla confezione del disco con artwork di Fabrizio...
 
Recensione
04-08-2017 : MACIEK SZYMCZUK
Per il suo quarto lavoro da studio il polacco Maciek Szymczuk sceglie di musicare sette sogni, probabilmente vissuti in sonno da lui stesso, utilizzando sia schemi e suoni moderni che riferimenti tonali e strutturali relativi agli anni '70 e '80, passando dalla psichedelia alla space-ambient fino al dub, riuscendo a mantenersi nell'ambito del citazionismo appassionato ed evitando sapientemente il plagio. Il brano d'entrata ha una funzione d'introduzione al sogno ed è improntato su un mood caleidoscopico d'atmosfera creato sfruttando temi soffici e sintetici. I restanti sette brani dell'album sono di fatto la descrizione sonora di...
 
Recensione
04-08-2017 : IL SILENZIO DELLE VERGINI
Progetto nato nel 2016 da un'idea di Armando Greco, già attivo con Tic-Tac Bianconiglio e Lexus, Il Silenzio Delle Vergini esordisce con questo concept strumentale di durata alquanto breve e composto da 7 pezzi che riprendono i nomi dei protagonisti del manga "Cyborg 009", funzionanti come un'unica traccia volta a proporre sonorità robotiche e vorticose nel loro incedere ritmato in bilico tra stoner, gothic rock ed ibridazioni wave. L'album esce a febbraio per la ferrarese (R)esisto, prodotto da Brace Beltempo - già produttore dei lavori di Tic-Tac Bianconiglio - che ha anche parte attiva nella quarta traccia, e...
 
Recensione
04-08-2017 : VITALIY MAKLAKOV
Iperproduttivo autore russo di ultima generazione, Vitaliy Maklakov è attivo da pochi anni sulla scena post-industriale ma vanta già un nutritissimo numero di produzioni. Questo "Zheleznie Skazki Pt. 2" è solo una delle molteplici uscite che il Nostro ha siglato nell'anno corrente: divisa in tre lunghe tracce, prende vita dal tema del ferro, ben enucleato nei riferimenti tonali spesso frutto di field recordings. Il brano d'avvio si fonda su un coacervo di clangori astratti sotto cui si muove un drone cupo, con effetti che ricordano la durezza di una pressa impegnata a piegare l'acciaio con movimenti lenti e...
 
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