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Reception

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Intervista
11-09-2017 : FRIENDS OF ALICE IVY
Quale dovrebbe essere il compito di un media come il nostro, se non quello di dar voce a quelle realtà a torto definite 'minori'? Progetti ed artisti spesso davvero straordinari che, non avendo alle spalle alcuna etichetta con le disponibilità economiche necessarie per investire in pubblicità (che pare essere l'unico modo per poter comparire sulle esteticamente accattivanti ma sopravvalutate riviste cartacee tedesche), non trovano spazio presso quelle testate che ancora possono vantare numeri rilevanti. Parliamo di musicisti di alto livello che, per liberare le proprie necessità creative, sono costretti giocoforza...
 
Recensione
11-09-2017 : VV.AA.
La label SPQR presenta il proprio roster - come già avvenuto in passato - con un'interessante compilation che uscirà in settembre e che sarà data gratuitamente a chi acquisterà direttamente tramite il sito spqrlabel.com. Nove brani inediti o 'perduti' per nove progetti con il comune denominatore dell'alta qualità realizzativa e artistica. L'avvio è affidato a L'Effet C'Est Moi che ci riporta alla maestosità sinfonica e filmica del miglior periodo marziale, tinta di pathos e splendore marmoreo. A seguire i blasonati Death In Rome che, evitando le ben note rielaborazioni pop, rivedono l'essenza...
 
Recensione
11-09-2017 : PARANOIA INDUCTA
Autore prolifico, il musicista polacco Anthony Armageddon Destroyer ha portato a compimento ben dieci uscite (fra cui tre split) nel periodo che va dal 2004 al 2013, e dopo aver speso larga parte della sua carriera nel roster della Beast Of Prey, approda oggi alla corte della connazionale Rage In Eden. La blasonata etichetta dà alle stampe quello che è l'ottavo album del progetto e che va a concludere una trilogia iniziata con "Evil Angel" (2010) e "Maze Of Death" (2013), realizzando l'opera in un'elegante quanto essenziale confezione A5 in cartoncino rigido. Un trittico che si esaurisce in un arco temporale...
 
Recensione
11-09-2017 : PORN
L'arcinota regola non scritta secondo la quale nella maggior parte dei casi una band raggiunge la piena maturità artistica col terzo full-length è pienamente confermata dal ritorno dei Porn, trio francese (che dal vivo si allarga a quintetto) fondato nel '99 che si riaffaccia sul mercato sei anni dopo il valido "From The Void To The Infinite" (attesa intervallata solo dall'estemporaneo album di cover e remix "Deconstruct" di due anni fa). Il combo guidato dal frontman Philippe Deschemin - il quale pochi mesi fa ha esordito col side-project An Erotic End Of Times - rinvigorisce drasticamente la propria formula...
 
Recensione
11-09-2017 : ERIK WØLLO
Ormai stabilmente accasato alla corte della rinomata Projekt, il norvegese Erik Wøllo rilascia l'ennesima fatica in 37 anni di onorata carriera, emblematicamente intitolata "Cinematic". Questo perché 'cinematica' è l'indole del suono del chitarrista e compositore scandinavo: soundscapes dalle fattezze avvolgenti e luminose, 'ambientronica' che si muove fra la sottigliezza delle linee droniche e la suadente eleganza di ritmi accomodanti che non hanno timore di fare incursione in territori più etnici, con al centro la chitarra nelle sue più stimolanti varianti. Per l'occasione Wøllo recupera...
 
Recensione
11-09-2017 : MACHINEFABRIEK
Nella sterminata discografia del progetto olandese Machinefabriek prende posto questa raccolta singolare che accorpa brani editi e inediti risalenti agli anni 2010-2016. Si tratta di tracce estratte sia da compilation che da piccoli lavori, stralci di colonne sonore più o meno utilizzate e realizzazioni per installazioni, nonché materiale sinora disponibile solo tramite download. In pratica un mix variegato nella provenienza ma ben definito nella sostanza da cui si evincono tutti i canoni stilistici tipici di Zuydervelt: dal gelo minimale al glitch cibernetico, dal lavoro cesellato sui piccoli frammenti audio alle sottili...
 
Recensione
11-09-2017 : GERSTEIN
Grande compilation che celebra l'opera di Gerstein - progetto dell'italiano Maurizio Pustianaz - percorrendone la discografia con venti brani, sistemati in ordine cronologico ed estratti per la quasi totalità da album diversi attraverso un percorso che copre una carriera di ben 32 (piovose) primavere. La prima parte del disco è occupata da tracce create per lo più a partire da giri di piano mediamente uggiosi, mesti o malinconici, dove spicca un atteggiamento in parte lugubre ma velato sempre da una sana ironia. Più fuori dagli schemi alcune puntate verso jingle anomali, che segnano la fine di un periodo creativo e...
 
Recensione
11-09-2017 : EMPTY CHALICE
Secondo lavoro da studio per il giovane act Empty Chalice guidato da Antonine A., già attivo nel duo Gopota. "Emerging Is..." propone cinque brani di ambient-industriale dalle venature cupe e astrali, basati su temi prolungati e reiterati nel tempo arricchiti da riferimenti tematici che sembra vogliano alludere ad un eterno ritorno in chiave nichilista. Drones massicci, sfondo metallico e rintocchi inquietanti sono alla base del brano di partenza "Look Into My Eyes", dotato di interessanti echi ritualistico-orientaleggianti e di un'alternanza di esplosioni e tranquillità tonali. Altrettanto nero è il...
 
Recensione
11-09-2017 : CAM
Trio danese con all'attivo un paio di release, i CAM licenziano questa cassetta che raccoglie due concerti (uno per lato) entrambi avvenuti a Copenhagen nel 2016 a distanza di qualche mese l'uno dall'atro. Dagli otto brani emerge uno stile improvvisato fatto di dissonanze, rumori incrociati e ritagli di derive elettroniche e strumentali. Lo stile glitch (unico leit-motiv evidente del disco) porta a percussioni di tipo cibernetico, ma sempre intrecciate a ritmiche scaturenti da tonfi vuoti e diretti. Difficile definire questo serrato melange che non lascia spazio a emozioni, partiture logiche o riferimenti a qualcosa di concreto: si assiste...
 
Recensione
11-09-2017 : JESSOP&CO.
Progetto indiano di recente conio, Jessop&Co. ha all'attivo una manciata di nastri pubblicati nel corso degli ultimi due anni. Questo "Skin Blade", costituito da due lunghi brani, risale all'alba del monicker essendo datato 2016. Lo stile è molto semplice, basato su un noise elettronico che guarda sia alla scena giapponese che a quella mitteleuropea degli anni '90, lavorando sempre su non più di due tonalità sovrimpresse che subiscono modifiche senza eccessivi sussulti in corso d'evoluzione. Il primo pezzo, della durata di oltre mezz'ora, accosta un rumorismo ritmico fatto di percussioni spezzate a...
 
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