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Recensione
18-01-2016 : IL BALLO DELLE CASTAGNE
IL BALLO DELLE CASTAGNE
Uscito originariamente solo in vinile, "Soundtrack For An Unreleased Herzog Movie" viene ristampato a breve distanza di tempo anche nella versione CD arricchita di due tracce aggiuntive. L'album estemporaneo prende vita col recupero di alcune partiture scritte durante le sessions degli ultimi due album e mai utilizzate; le musiche sono state quindi rielaborate ed estese fino alla creazione di un'opera a sé stante che incrocia varie peculiarità della band italica, pur mantenendo delle prerogative di fondo che fin dal titolo portano verso un orizzonte nuovo e inesplorato. Ricollegandosi alla visionarietà della....
 
Recensione
18-01-2016 : M-BRANE
M-BRANE
Prima del più recente Haze, il pavese Croce fondò nel biennio 2005-2006 un primo progetto sperimentale assieme al chitarrista suo concittadino Davide Quaroni, già membro della band di metal estremo Necroart. Forte di una componente intrinseca molto articolata e complessa, com'è prerogativa del suo progetto solista attuale, il duo M-Brane confezionò quest'unica opera volta a rivivere attraverso sonorità ostiche come la chitarra drone/doom, sospensioni noise e space ambient ed elementi power electronics, il diniego verso il mondo umano ed il progressivo allontanamento da esso verso le alte sfere....
 
Recensione
18-01-2016 : SSHE RETINA STIMULANTS
SSHE RETINA STIMULANTS
La giovane tape-label Luce Sia mette il suo secondo sigillo su un lavoro del solo-project di Paolo Bandera, nome di spicco dell'area industrial, già attivo con band cruciali di vecchia data come Sigillum S. Sshe Retina Stimulants è ben noto per la sua elettronica sperimentale ed ermetica, forse tra le più radicali ed inarrivabili tra quelle proposte negli ultimi vent'anni. "The Colloidal Semantika Sessions Vol. I" non fa eccezione: strutturato su due lunghe tracce, usa come filo conduttore un tema sfumato che con cenni allusivi ci conduce nelle lande islandesi tra geyser ed esplosioni d'acqua marina, utilizzando....
 
Recensione
18-01-2016 : HAZE
HAZE
Progetto solista del pavese Croce, ex tastierista del duo metal Power Symphony, Haze si presenta come un act dalla forte componente sperimentale ed evocativa, che attraverso rituali dronici ridondanti, prolungati e subliminali quanto pressanti stasi dark ambient vuole accompagnarci in un viaggio nel nostro Io più nascosto, saturandoci i timpani con suoni ripetuti e pieni che funzionano da mantrico strumento di autoipnosi ed annichilimento del Sé. "Mantricoom", prima opera a nome Haze, porta nel titolo una combinazione di parole che ben spiega l'approccio sonoro di Croce: un uso dei droni granitico e colloso, di matrice....
 
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20-12-2015 : LYKE WAKE
LYKE WAKE
La seconda, ricchissima stagione artistica di Lyke Wake (al secolo Stefano Di Serio) sembra riprendere vita proprio dai presupposti stilistici degli anni '80 e '70, come conferma questo nuovo lavoro diviso tra sentori dark, strutture psichedelico-ambientali e massicci innesti di toni analogici. "Fall Of The Corrupt" è una lunga suite di quasi 70 minuti basata su una grande orchestrazione sintetica, costruita tramite sovrapposizione di temi e fondata su una linea melodica che viene rifinita da motivi evocativi e d'atmosfera. I movimenti sono lenti e i cambi quasi impercettibili, favorendo un'uniformità che mantiene....
 
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30-11-2015 : MORENO PADOAN
MORENO PADOAN
Le capacità di questo musicista di Rovigo abbiamo imparato a conoscerle bene in vari progetti, soprattutto attraverso le valide uscite del duo Artcore Machine, il cui sound rhythmic-industrial ha già partorito notevoli uscite discografiche. Ora Moreno, sempre attraverso la propria etichetta Xonar, esordisce in una veste solista che si differenzia moltissimo dalla sferragliante creatura AM, dove il suono abbraccia un intimismo emozionale ai confini con l'ambient. Decisamente ispirato ed onesto nella sua esposizione, a tratti essenziale ma carica di sentimento, Moreno tende a prediligere il piano in questa sua nuova avventura (le....
 
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30-11-2015 : DYSTOPIAN SOCIETY
DYSTOPIAN SOCIETY
Secondo full-length per questo duo fiorentino composto da Max Skam al basso e voce e da Sara Hexe alla chitarra e alla batteria, sin dagli esordi impegnato - come si evince dal nome stesso - a musicare attraverso l'aggressività ritmata di sonorità post-punk old school con sfumature darkwave e deathrock un manifesto di protesta contro la società odierna, un modo per veicolare un messaggio volto a disilludere l'ascoltatore e a fargli aprire gli occhi sulla vera realtà in cui effettivamente vive ogni singolo giorno. Già forti di un buon riscontro di pubblico soprattutto con l'esordio autoprodotto....
 
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30-11-2015 : SOLCO CHIUSO
SOLCO CHIUSO
Gabriele Fagnani ripone armi e divisa della Corazzata Valdemone per vestire i panni neutri di Solco Chiuso, nuovo progetto di area industriale libero da condizionamenti tematico-ideologici disturbanti. "Human Textures" consta di nove tracce e di esimi collaboratori (Wertham, Naxal Protocol, L.C.B., Clau D.E.D.I., Empirical Evidence) e spazia con leggerezza dall'ambient-noise all'industrial più abrasivo, fino ad alcune sperimentazioni astratte. Ciò che funziona nell'impianto complessivo dell'opera è la gestione dei mezzi e l'assemblaggio delle parti, fatto con buona perizia utilizzando gli escamotage classici di....
 
Recensione
11-11-2015 : SOUNDSCAPE'S ACTIVITY
SOUNDSCAPE’S ACTIVITY
Il duo Malatesta e Di Battista, al secolo Soundscape's Activity, torna sulle scene ad appena un anno di distanza dal debut eponimo per la The Jazz Factory, dando alle stampe questo "Elektromagnetik Sketches". I polistrumentisti Marcello Malatesta - rafforzato dall'esperienza con gli Hiroshima Mon Amour - e Marco Di Battista tornano ad esplorare quella zona di interconnessione fra jazz ed ambient ispirandosi all'opera e agli scritti di una delle più grandi figure di inizio Novecento: quel Nikola Tesla che, ancor più che un eminente fisico, è stato un grandissimo uomo di cultura. "Elektromagnetik....
 
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23-10-2015 : HIROSHIMA MON AMOUR
HIROSHIMA MON AMOUR
È una lunga storia quella degli Hiroshima Mon Amour, una storia che parte a metà degli anni '90 dalla città abruzzese di Teramo, una classica realtà di provincia lontana dalle coordinate di certa musica alternativa, ma dove il sacro fuoco della sperimentazione e dell'innovazione cova spesso sotto la cenere. Una storia tormentata la loro, fatta di pochi album e tanta attività live, fra interruzioni e cambi di line-up che non hanno però influenzato il valore artistico della loro proposta. Adesso, a quattro anni da quel "Quinta Stagione" che sanciva un allontanamento dalla wave asettica ed....
 
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