18-01-2016
IL BALLO DELLE CASTAGNE
"Soundtrack For An Unreleased Herzog Film"
(SPQR)
Time: CD (49:38)
Rating : 7.5
Uscito originariamente solo in vinile, "Soundtrack For An Unreleased Herzog Movie" viene ristampato a breve distanza di tempo anche nella versione CD arricchita di due tracce aggiuntive. L'album estemporaneo prende vita col recupero di alcune partiture scritte durante le sessions degli ultimi due album e mai utilizzate; le musiche sono state quindi rielaborate ed estese fino alla creazione di un'opera a sé stante che incrocia varie peculiarità della band italica, pur mantenendo delle prerogative di fondo che fin dal titolo portano verso un orizzonte nuovo e inesplorato. Ricollegandosi alla visionarietà della prima stagione artistica del regista Werner Herzog e al tempo stesso alla magia etno-progressiva dei Popol Vuh, autori delle migliori soundtrack Herzoghiane, il Ballo sogna e scrive il proprio viaggio verso un oriente mistico, strabordante di profumi, ritualismi antichi, misteri e luoghi occulti, riassumendo in una manciata di brani le sensazioni reali e fantasiose di un testo come "Il Milione". La compattezza stilistica che pervadeva i primi lavori di Vinz e soci, al pari di certa imponenza percussiva che emergeva a più riprese, viene sostituita da una molteplicità sonora al cui centro insiste un senso di ancestrale religiosità tesa verso l'infinito e l'inesprimibile. Ecco quindi recuperare in avvio la sacralità tonale dell'"Aguirre" dei Popol Vuh, per poi lasciarsi andare con i pezzi successivi a venature etnografico-ritualistiche che risvegliano il ricordo dei The Green Man, vecchia band di Marco Garegnani, ancora polistrumentista del Ballo ai tempi in cui furono composti questi brani. L'impulso prog-rock originario viene ridotto al minimo e alcuni passaggi, come la ballata di piano e voce "Sicut In Caelo", diventano indizio di un intimismo celebrativo che cresce nel finale e prende le forme di spunti magnetici indefiniti. La non programmaticità di questa ideale "Soundtrack" risulta alla fine dei conti il valore aggiunto del disco, che se da un lato si configura come anomalo all'interno della discografia del Ballo, dall'altro risulta essere il più libero e fantasioso, capace di dar forma ad un immaginario viaggio che rimanda - giustamente - agli aspetti più onirici delle pellicole di Herzog. Soltanto 300 le copie stampate in CD con confezione digipak ed appena 100 quelle pubblicate in LP.
Michele Viali
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