18-01-2016
HAZE
"Mantricoom"
(Dusty Buddha Recordings/Selenophonia)
Time: CDr 1 (38:01); CDr 2 (47:30)
Rating : 7
Progetto solista del pavese Croce, ex tastierista del duo metal Power Symphony, Haze si presenta come un act dalla forte componente sperimentale ed evocativa, che attraverso rituali dronici ridondanti, prolungati e subliminali quanto pressanti stasi dark ambient vuole accompagnarci in un viaggio nel nostro Io più nascosto, saturandoci i timpani con suoni ripetuti e pieni che funzionano da mantrico strumento di autoipnosi ed annichilimento del Sé. "Mantricoom", prima opera a nome Haze, porta nel titolo una combinazione di parole che ben spiega l'approccio sonoro di Croce: un uso dei droni granitico e colloso, di matrice doom, misto ad una ridondanza esasperante ed apparentemente senza fine nelle atmosfere generali. Un mezzo alternativo per abbandonarci ad un lisergico quanto tortuoso e periglioso viaggio nei meandri infidi del nostro ego, tra gorgoglii ridondanti e fredde nebbie oscure. Entrando nello specifico di un'opera lunga e di per sé complessa come "Mantricoom", notiamo anche una certosina cura nella sua veste fisica (unico modo per ascoltare l'album, visto che non ne esiste una versione digitale), trattandosi di una ristampa uscita nel 2014 della prima edizione andata esaurita, entrambe limitate a 50 esemplari. Concepito in doppio CDr con una lunga traccia per ognuno, entrambi con le sembianze di un vinile inserito in una busta forata lucida, così come la confezione pensata come un mini-gatefold apribile e contenente un inserto old style in bianco e nero, l'album si presenta come un vero gioiello da collezione, grazie al packaging fatto a mano da Luigi Maria Mennella (Furvus, F.ormal L.ogic D.ecay, En Velours Noir) e all'artwork inquietante e psichedelico di Luca Sambuco. Prodotto dalla neonata Dusty Buddha Recordings dello stesso Croce assieme all'oltranzista Selenophonia del suddetto Mennella, "Mantricoom" si ispira in parte al libro di Christopher Isherwood "The Wishing Tree", uno scritto nel quale l'autore inglese esplora il modello filosofico dei Veda, e agli scritti fondamentali della religione Induista, mettendoli a confronto con la religione cristiana. L'"albero dei desideri" che da il titolo all'opera è un albero mitologico della mitologia indù, le cui radici abbracciano il mondo e i cui rami raggiungono i cieli più alti, portatore di un potere immenso quanto terribile e risiedente, per i pochi che se ne rendono conto, nei nostri cuori. È di questi rami e radici che andremo a seguire il dipanarsi all'interno di noi stessi, partendo dalle folte ed articolate fronde della nostra coscienza - rappresentate dalle ondate droniche dal piglio doom della suite contenuta nel primo CD - sino alle profonde radici dell'Io della seconda traccia, più di quaranta minuti di stasi dark ambient al limite del subliminale e dell'impalpabile, per un effetto ipnotico che scava, stimola e avvolge chi ascolta per un'esperienza uditivo-sensoriale che trascende la mera descrizione scritta. Ciò che lascia "Mantricoom" è puramente soggettivo: ognuno può esserne rapito, stimolato o devastato come crede. Resta comunque un'ottima produzione, coraggiosa e adatta ai più coriacei.
Lorenzo Nobili
https://haze-doom.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/DustyBuddharecordings