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Recensione
21-03-2022 : RAPOON
RAPOON
Continua l'opera di recupero che la label polacca Zoharum ha messo in piedi riguardo il materiale perduto e più o meno raro uscito a firma Rapoon. Il sesto volume della serie "Seeds In The Tide" contiene pezzi risalenti al periodo 2013-2016 relativamente ad EP, singoli vinilici ed apparizioni su compilation varie. Quattordici brani in tutto che percorrono l'essenza stilistica del progetto di Robin Storey (ex Zoviet France), tra echi mistici e orientali, basi sciamaniche e tribali e sottofondi di marca ambient industriale, con puntate nella IDM. Un melange che ha visto Storey tra i suoi creatori, ma che ha poi avuto diversi....
 
Recensione
21-03-2022 : MOJO TOOTH
MOJO TOOTH
Qualche legittima curiosità l'esordio digitale di fine 2020 "Reservation" l'aveva sollevata, e qualcuno, soprattutto tra i seguaci di quei più noti Liquid Grey di cui Robert Averkios Antonsen è il frontman, aspettava al varco il solo-project del musicista greco-norvegese. A quel mix di blues e country in salsa dark, che a tratti pareva un incontro tra i primi Fields Of The Nephilim e Leonard Cohen, mancavano arrangiamenti più raffinati e corposi, oltre ad una produzione in grado di tirare fuori il potenziale dei brani, ma era già piuttosto chiaro che il salto di qualità fosse alla portata di....
 
Recensione
21-03-2022 : VV.AA.
VV.AA.
"In The Constellation Of Libra" è una compilation dedicata in modo velato ed ellittico alla figura del serial killer Donato Bilancia, morto di recente e di cui si ripercorrono nei riferimenti alcuni passaggi della sua vita deviata, rimanendo spesso in bilico tra fatti reali e deviazioni verso il segno astrologico della bilancia. I progetti coinvolti sono tutti sconosciuti o quasi, per lo più editi in qualche compilation o al massimo autori di un debut. Come nella migliore tradizione noise e power-electro, la figura del serial killer viene scandagliata attraverso una miscela di rumori che spaziano dall'ambient-noise al....
 
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13-03-2022 : THE DEVIL & THE UNIVERSE
THE DEVIL & THE UNIVERSE
Due anni e mezzo dopo ":Endgame 69:", l'eclettico trio austriaco torna col sesto album (il secondo per la tedesca Solar Lodge, la quale lo pubblica sia in CD - nel bel digipack a sei pannelli - che in vinile) di una carriera ormai quasi decennale, sempre all'insegna di quel sound così particolare che i membri stessi della band definiscono "goat wave". Dietro le immancabili maschere da capre, Ashley Dayour (noto leader dei gothic rockers Whispers In The Shadow), David Pfister ed il percussionista Stefan Elsbacher proseguono in un discorso sempre più incentrato sul ritmo, vero e proprio fulcro attorno al quale....
 
Recensione
13-03-2022 : HYBRYDS
HYBRYDS
Giunto a quasi cinque anni di distanza dal precedente e discusso "Only Darkness", il nuovo album del collettivo Hybryds segna una svolta netta rispetto agli standard precedenti che vedevano l'unione di tribalismi ancestrali con schemi post-industriali, fissati in impianti ruvidi e minimali che ricordavano antichi rituali e oscure pratiche del passato. Le ritmiche tribali si trasformano in qualcosa che rimane a metà strada tra il synthpop e i martellamenti industriali, mentre l'intervento di voci eteree femminili, spesso incrociate, dona un'aura soave e lieve che spiazza chi ha seguito da sempre questa band. La resa audio....
 
Recensione
09-02-2022 : STEVE ROACH
STEVE ROACH
È sempre un ricorrente piacere ascoltare una nuova fatica di Steve Roach, ormai consolidato e instancabile pioniere dell'ambient/electro, che negli anni si è meritato una schiera di fedelissimi fan, ma soprattutto è stato anche riconosciuto da quel mainstream più inarrivabile, che una volta tanto si è sentito in dovere di piegarsi all'evidenza, nominando il produttivo artista statunitense a ben due Grammy Award nel 2018 e 2019. Il nome di Roach è sinonimo di molte cose, che ogni nuova uscita (spesso addirittura una ogni tre o quattro mesi, tra collaborazioni e altro) ricorda ad un pubblico sempre....
 
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09-02-2022 : CUCURBITOPHOBIA
CUCURBITOPHOBIA
Uscito lo scorso ottobre, il nuovo album di Rob Benny (decima release complessiva a firma Cucurbitophobia) pone in essere quanto auspicavamo da qualche tempo per l'act americano: in primis una netta crescita a livello qualitativo della produzione, ma soprattutto una significativa messa a fuoco delle idee espresse coi precedenti lavori. "Four Doors..." narra la storia - di fantasia - di una casa infestata, le cui quattro porte riflettono le più oscure e profonde paure nella mente di un individuo: non a caso, dunque, troviamo una voce narrante che fa capolino di quando in quando, e mentre gli altri brani assumono movenze....
 
Recensione
30-01-2022 : STEVE ROACH / MICHAEL STEARNS
STEVE ROACH / MICHAEL STEARNS
L'americano Michael Stearns, musicista poliedrico ampiamente celebrato nell'ambito delle colonne sonore, l'avevamo incontrato nell'estate del 2020 in occasione di "Convergence", lavoro realizzato assieme all'altro blasonato compositore norvegese Erik Wøllo, ed ora, sempre nell'alveo del roster della Projekt, lo ritroviamo in un altro album scritto e realizzato a quattro mani, stavolta col decano dell'ambient Steve Roach. I due artisti statunitensi, amici di vecchia data, avevano già collaborato in un paio di lontane occasioni, nell'89 e nel '95, ed ora, dopo essersi ritrovati nel 2019 per una performance di Steve (cui....
 
Recensione
05-01-2022 : NIGEL SAMWAYS
NIGEL SAMWAYS
Facciamo un passo indietro fino al dicembre dello scorso anno per parlare di questo nastro di Nigel Samways, autore inglese con all'attivo molte uscite edite nel corso di un decennio, in larga parte messe in circolazione in formati download e strutturate per mezzo dell'incrocio di field recordings rielaborati in studio. Questo "Temani" consta di quattro tracce, fra cui la più rappresentativa è sicuramente la lunga suite di apertura, enorme miscela di suoni e rumori che variano perpetui sistemati a mo' di collage in un flusso costante di immagini, ricordi e sensazioni. Il tutto prende forma con stralci melodici,....
 
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14-12-2021 : DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND
DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND
Facciamo un passo indietro fino allo scorso febbraio per parlare dell'ultima uscita discografica di Der Blutharsch. L'ex panzer austriaco procede ormai all'andamento di una pubblicazione all'anno con eventuali extra, tracciando una linea evolutiva tesa a variare i suoni, ma non gli schemi. Quel che salta all'orecchio al primo ascolto di "Rejoice" è la qualità delle strutture sonore, spesso sorrette da basi orchestrali ("Coming", "Darkness++") che ne rendono l'andamento epico e magniloquente, mentre dal lato opposto emerge un sound anni '70 stile primi Jethro Tull ("Darkness+",....
 
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