13-03-2022
HYBRYDS
"Mythopia"
(3RIOART)
Time: CD (78:26)
Rating : 7
Giunto a quasi cinque anni di distanza dal precedente e discusso "Only Darkness", il nuovo album del collettivo Hybryds segna una svolta netta rispetto agli standard precedenti che vedevano l'unione di tribalismi ancestrali con schemi post-industriali, fissati in impianti ruvidi e minimali che ricordavano antichi rituali e oscure pratiche del passato. Le ritmiche tribali si trasformano in qualcosa che rimane a metà strada tra il synthpop e i martellamenti industriali, mentre l'intervento di voci eteree femminili, spesso incrociate, dona un'aura soave e lieve che spiazza chi ha seguito da sempre questa band. La resa audio è squillante e potente, capace di dare lustro ad ogni dettaglio sonoro, laddove i nostri hanno spesso optato per un lo-fi grezzo che puntava a ricreare le asperità di rituali perduti. Nel complesso, ci si lascia alle spalle i lati più minimali e torbidi per dare spazio a ritmiche che rimangono in bilico tra disco-tribal, synthpop, industrial e qualche minima sferzata ritual. Di primo acchito si rileva una forte affinità con i lavori di Mother Destruction (vecchio progetto di Patrick Leagas), che non a caso univa sentori wave a ritmiche para-rituali con riferimenti magici. Le stesse grafiche si fanno moderne e la sessualità un tempo esposta in termini esoterici diventa estetizzante e ammiccante, specchio del cambiamento operato nei suoni. Rimane impresso l'audio imponente, così come una diversità compositiva che prende le distanze anche dai lavori più recenti. In sintesi, preparatevi ad ascoltare un lavoro diverso e a tratti spiazzante. Molto belle le foto e la confezione in digipak a sei pannelli.
Michele Viali
https://hybrydsmusic.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/people/Hybryds-music/100048472162085