Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 107

09-02-2022

CUCURBITOPHOBIA

"Four Doors Of Your Deepest Fears"

Cover CUCURBITOPHOBIA

(Dreams From An Insomniac Publishing)

Time: CD (54:54)

Rating : 7

Uscito lo scorso ottobre, il nuovo album di Rob Benny (decima release complessiva a firma Cucurbitophobia) pone in essere quanto auspicavamo da qualche tempo per l'act americano: in primis una netta crescita a livello qualitativo della produzione, ma soprattutto una significativa messa a fuoco delle idee espresse coi precedenti lavori. "Four Doors..." narra la storia - di fantasia - di una casa infestata, le cui quattro porte riflettono le più oscure e profonde paure nella mente di un individuo: non a caso, dunque, troviamo una voce narrante che fa capolino di quando in quando, e mentre gli altri brani assumono movenze filmiche e dinamiche ambiental/industriali da colonna sonora horror, i quattro che corrispondono alle suddette porte sfoderano un'irruenza metal di notevole durezza, con suoni sintetici e rumori che si dimenano attorno alla chitarra pesante (che resta accennata sullo sfondo solo nella "Door Number Three"). Al netto di queste tracce horror metal, congegnate efficacemente, la struttura del disco consta di temi inquietanti e minacciosi che pescano con gusto dall'immaginario delle soundtrack dell'orrore, fra cupe ambientazioni, porzioni pianistiche, motivetti circensi, carillon, archi, rumori, campionamenti e quant'altro contribuisca a corroborare lo scenario orrorifico della storia narrata. La filmica "Through The Courtyard", la cupa e minacciosa "The Terrifying Aftermath" e l'inquietante "The Unspeakable Chaos" sono fra i momenti più riusciti di un'opera che riequilibra gli assetti compositivi del musicista statunitense, il quale, sfruttando intelligentemente stilemi noti, pare aver imboccato la strada giusta: ora non resta che perfezionare passo dopo passo l'insieme, bilanciando meglio le componenti per raggiungere un'efficacia ancor maggiore, ma soprattutto perseguendo una scrittura più ampia e personale, senza paura di osare o di arricchire troppo la formula.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://cucurbitophobia.com/

https://cucurbitophobia.bandcamp.com/