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Recensione
17-09-2007 : ADE FENTON
ADE FENTON
Nonostante una nutritissima discografia passata (come ci dimostra la lunga lista di pubblicazioni inclusa sul sito ufficiale), abbiamo davvero poche notizie di questa one-man band di provenienza inglese, guidata dall'omonimo personaggio che si è avvalso nella terza traccia ("Healing") dell'ausilio in fase di songwriting di Gary Numan. Per tutto il resto parla la musica, che ci consegna una sorta di Nine Inch Nails in versione 'oscura', ma a tratti con una maggiore propensione verso lidi pop-oriented, come dimostra il buon refrain dell'opener "The Leather Sea", un passaggio che entra subito nelle orecchie per non....
 
Recensione
10-09-2007 : ALICE IN VIDEOLAND
ALICE IN VIDEOLAND
A cavallo fra il 2003 ed il 2005 gli svedesi Alice In Videoland si sono fatti conoscere principalmente nel mercato scandinavo grazie alla pubblicazione di ben sei singoli e due album per la connazionale National (label indirizzata verso la scena pop locale), ed ora, grazie ad un nuovo deal con la canadese Artoffact, si preparano a conquistare nuove fette di pubblico potenzialmente molto ampie col loro irresistibile e sfrontato sound. Un suono che mescola alla perfezione (attitudine) rock e synthpop, tanto che le note ufficiali alludono in maniera più che plausibile a definizioni pur fantasiose e astute come 'dance-pop' e 'synth-punk',....
 
Recensione
10-09-2007 : VV.AA.
VV.AA.
La neonata label tedesca Klangdynamik, affiliata delle altrettanto giovani Thonar ed Indie-Ziert (entrambe dedite a sonorità più orientate verso dark ambient ed industrial), è un nuovo nome da tenere d'occhio nel panorama electro europeo, e questa ricca compilation limitata a sole 444 copie (la prima metà delle quali offre un ulteriore bonus-CDr in formato 3 pollici) rappresenta il suo primo passo ufficiale nel mondo del music-biz. Ben 17 act racchiusi in poco meno di 77 minuti sono quanto proposto dal 'piatto forte', e fra una miriade di partecipanti semi-sconosciuti sbuca fuori anche qualche nome noto come....
 
Recensione
10-09-2007 : TEXT OF LIGHT
TEXT OF LIGHT
Text Of Light è un ensemble molto particolare e di certo anomalo per il target che di norma viene trattato da DARKROOM Magazine: si tratta di un gruppo formato da grandissimi strumentisti, validi sia per l'aspetto tecnico che per quello creativo, e mi riferisco ad Alan Licht (qualcuno lo ricorderà certamente come chitarrista dei Love Child e in altre bands), Ulrich Krieger (Sax), Tim Barnes (batterista che sarà rimasto nella memoria degli amanti della sperimentazione, considerando le sue partecipazioni agli album di Jim O'Rourke) ed infine Lee Ranaldo (anch'egli chitarrista), forse il nome più celebre in quanto....
 
Recensione
10-09-2007 : EVESTUS
EVESTUS
Questo disco degli Evestus, che segue il CDr del 2005 "Destiny In Life", è uscito a cavallo tra il 2005 ed il 2006, ma stranamente ci è giunto solo oggi in redazione. Ad ogni modo, abbiamo avuto modo di conoscere la band sul recente tributo agli Atari Teenage Riot, curato proprio dalla stessa label di Toronto che ha pubblicato il lavoro qui in esame. Difficile etichettare il sound dei nostri, abili nell'aver saputo creare qualcosa di cervellotico (ma usare il termine trip-hop sarebbe estremamente fuorviante) all'interno di una cornice essenzialmente strumentale, quasi come se ci trovassimo davanti ad una colonna sonora....
 
Recensione
01-09-2007 : RECOIL
RECOIL
Non c'è che dire: Alan Wilder, che come (quasi) tutti già sapranno ha militato nei Depeche Mode dall'82 al '95 (fondando il progetto Recoil nell'86), si è preso una pausa considerevole prima di tornare sulle scene, dal momento che il precedente ed ottimo "Liquid" usciva ben sette anni or sono... D'altronde stiamo parlando di una discografia che conta all'attivo solamente cinque full-length in 21 anni di esistenza, paradossalmente meno rarefatta proprio nel periodo in cui l'artista inglese si rendeva ancora complice dei più significativi capolavori firmati assieme ai Depeche Mode... In sette anni ne....
 
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01-09-2007 : VV.AA.
VV.AA.
Gli Atari Teenage Riot, sovrani incontrastati del 'digital hardcore', oggi vengono riesumati da sedici devote band del settore e da una label canadese che ha voluto a tutti i costi questo tributo. Insomma, Alec Empire, Hanin Elias, Carl Crack e l'affascinante Nic Endo sono riusciti ad aprire una breccia ancora oggi perforata da tanti altri terroristi sonori, che hanno sposato la causa del punk elettronico, della violenza di matrice hardcore e di un'attitudine decisamente aggressiva ed instabile. Le versioni di questo tributo si mantengono piuttosto fedeli alle originali, con qualche pesante caduta di tono (Zymotic e DHC Meinhof su tutti) e....
 
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23-08-2007 : LNGTCHÉ
LNGTCHÉ
"Music For An Untitled Film By T. Zärkkof" è un disco che definire enigmatico è poco: il progetto Lngtché è all'esordio assoluto e le informazioni fornite nel CD non ci danno modo di sapere chi si nasconda dietro questo strano nome; nonostante ciò presumo che si tratti di Pau Torres, autore che ha collaborato a più riprese con l'etichetta spagnola Etude Records, produttrice dell'album in questione. Come spiegato nel titolo del disco, siamo dinnanzi alla musica ideata per il film di un certo T. Zärkkof, autore russo di cui non si sa nulla (forse non esiste?), sebbene mi sia....
 
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13-08-2007 : KLAUS SCHULZE
KLAUS SCHULZE
Riuscire a riassumere in un breve preambolo chi sia Klaus Schulze ad un profano sarebbe impresa impossibile, dal momento che questo sessantenne artista tedesco, in oltre trent'anni di onorata carriera (e sin dai primissimi anni '70), ha realizzato e preso parte a qualcosa come oltre 100 dischi, incluso il debut dei seminali Tangerine Dream ed i lavori realizzati con gli Ash Ra Tempel. Un nome di quelli fondamentali per il cosiddetto ambito 'krautrock', definizione coniata dalla stampa britannica per circoscrivere in maniera denigratoria (sfruttando un vecchio cliché culinario) tutti quegli artisti tedeschi che, negli anni '70,....
 
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08-07-2007 : VV.AA.
VV.AA.
Ed eccola finalmente qui la famosa compilation con la copertina 'incriminata', a quanto pare già passata sotto la scure della censura, al punto da permettere la reperibilità del dischetto (peraltro limitato a sole 300 copie) solamente tramite il distributore ufficiale o durante gli eventi che si svolgono al Decadence, rinomato club nostrano indicato dalle note biografiche come uno dei luoghi-cardine della scena extreme gothic/electro/fetish non solo italiana, ma addirittura europea. Noi non entriamo nel merito né della veste grafica (che dei lettori adulti e vaccinati come voi potranno giudicare da soli, fermo restando....
 
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