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Room 107

13-08-2007

KLAUS SCHULZE

"Kontinuum"

Cover KLAUS SCHULZE

(Synthetic Symphony/Audioglobe)

Time: (76:24)

Rating : 7.5

Riuscire a riassumere in un breve preambolo chi sia Klaus Schulze ad un profano sarebbe impresa impossibile, dal momento che questo sessantenne artista tedesco, in oltre trent'anni di onorata carriera (e sin dai primissimi anni '70), ha realizzato e preso parte a qualcosa come oltre 100 dischi, incluso il debut dei seminali Tangerine Dream ed i lavori realizzati con gli Ash Ra Tempel. Un nome di quelli fondamentali per il cosiddetto ambito 'krautrock', definizione coniata dalla stampa britannica per circoscrivere in maniera denigratoria (sfruttando un vecchio cliché culinario) tutti quegli artisti tedeschi che, negli anni '70, esploravano tanto i meandri dell'elettronica quanto quelli del rock e del prog più sperimentali. Klaus Schulze, in estrema sintesi, è un autentico 'colosso' della scena tedesca sperimentale, e chi realmente sia questo anziano signore è ben spiegato nel booklet della nuova fatica "Kontinuum" dall'amico e collega Georg Boskamp (Solar Moon), il quale ci descrive una persona vera e onesta, capace di un rapporto perfettamente 'umano' con le macchine e la tecnologia. Un 'continuum', come recita sempre il booklet (e come riporta il dizionario di inglese contemporaneo), è un qualcosa che mantiene un carattere comune dall'inizio alla fine, e Georg è abile a ricollegare tale concetto alla stessa vita artistica dell'amico Klaus, peraltro senza mai dare l'impressione di esagerare certi aspetti o di esaltare caratteri non confutabili. Ed anche "Kontinuum" fa parte del lungo viaggio artistico di un musicista che, più di ogni altro, è stato in grado di esplorare i meandri delle sonorità 'cosmiche', ambientali, eteree, neoclassiche, minimali e perfino prog, senza mai perdere i propri tratti distintivi (nemmeno nelle infinite collaborazioni) e senza mai piegarsi in alcun modo al volere di qualcosa che esulasse dalle proprie reali mire artistiche. Pochissimi possono vantare una carriera simile, e stiamo parlando di un artista capace ancor oggi di scrivere capitoli assolutamente degni di nota, pur dopo così tanti anni spesi a sperimentare dietro alle macchine: "Kontinuum" è il nuovo, ennesimo viaggio nel cosmo che parte dalla liquida linea melodica di "Sequenzer" (From 70 To 07)", lasciata a fluttuare in mezzo ad un flusso di stelle fino alle porte di una nuova dimensione, per poi proseguire con le esplorative trame ambientali di "Euro Caravan", fra voci lontane ed un ritmo che subentra evolvendosi lentamente, fino alla 'sospensione ambientale' e quasi eterea di "Thor (Thunder)", mastodonte intervallato da un frangente ritmico che conduce verso un finale nuovamente etereo. Un autentico viaggio nello spazio più profondo, l'ultimo di una lista ormai lunghissima: sembra inutile ribadirlo, ma dischi come questo sono fatti per un ascolto attento e 'privato' nel quale abbandonarsi, al fine di lasciarsi andare alle sensazioni ed alle visioni che le brillanti macchinazioni di Herr Schulze riescono chiaramente ad evocare. Musica da ascoltare a mente libera, per calarsi in una dimensione che solo i suoni di Klaus Schulze riescono oggi a descrivere così bene. E lunga vita a quello che non poteva non essere additato dai propri illustri colleghi come 'l'Imperatore'.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.klaus-schulze.com/

http://www.spv.de/eng/syntheticsymphony/