08-07-2007
VV.AA.
"Decadence Vol. 1"
(Koldfinger/Masterpiece)
Time: (68:29)
Rating : 7
Ed eccola finalmente qui la famosa compilation con la copertina 'incriminata', a quanto pare già passata sotto la scure della censura, al punto da permettere la reperibilità del dischetto (peraltro limitato a sole 300 copie) solamente tramite il distributore ufficiale o durante gli eventi che si svolgono al Decadence, rinomato club nostrano indicato dalle note biografiche come uno dei luoghi-cardine della scena extreme gothic/electro/fetish non solo italiana, ma addirittura europea. Noi non entriamo nel merito né della veste grafica (che dei lettori adulti e vaccinati come voi potranno giudicare da soli, fermo restando che già avrete un vostro punto di vista riguardo al cosiddetto 'fetish'), né del tipo di eventi che animano le notti del suddetto club (potrete farvi un'idea al riguardo visionando il cosiddetto 'extreme video' - peraltro realizzato professionalmente - "InsiDecadence", incluso nel dischetto assieme ad una serie di foto dei suddetti eventi), preferendo concentrarci sulla musica dei 15 act quasi esclusivamente nostrani presentati dalla compilation, convocati perché già esibitisi dal vivo nel club che dà il nome alla raccolta. E allora si comincia col crooner capitolino Simone 'Hellvis' Salvatori ed i suoi Spiritual Front con l'apprezzata "Bastard Angel", per poi proseguire con la ruvida solidità di :Bahntier// e col deathrock dei Chants Of Maldoror, approdando all'harsh-EBM vorticosa, devastante, dura e groovy di "Nuns Are Pregnant" dei romani Alien Vampires. Il primo gruppo a proporre qualcosa di inedito è Ballistic, peraltro con l'incalzante ed incazzata electro di "Duro Directo", e verosimilmente inedita è anche "Leipzig" dei Lia Fail, anche se si tratta di neofolk sicuramente sentito, ma piuttosto standard nelle soluzioni... Violent Diva ripropongono l'ottimamente confezionata e solida harsh-EBM di "Headfucker (TheNoiseInsideTheHead)", mentre con gli storici Bohemien si torna in clima deathrock sulle note dell'arcinota "Specchio"; l'unico act straniero presente è Monolith, la creatura del belga Eric Van Wonterghem (ex-Klinik ed anche attivo con Sonar ed Insekt) qui alle prese con l'ossessiva e groovy "Activated V.2", mentre l'unico nome a tratti (ma nemmeno poi troppo...) riconducibile anche concettualmente a questa compilation è senz'altro Macelleria Mobile Di Mezzanotte, la cui "Revolver & Starlette" ci viene proposta nella sporca e ubriaca 'Fatale Club Privé version'. I romani XP8 mettono la loro "Muv Your Dolly" nelle mani dei Tamtrum, il cui remix vede solo un 'pompaggio' eccessivo ed un'aggiunta di voce 'harsh' sul refrain, tant'è che risultano più energici gli schizoidi electro-rockers Blue Velvet con la serratissima "I Wanna Be Like Him", ed anche Noorglo, noto DJ italico, riesce a convincere appieno con le bassline mastodontiche della muscolare e danceable "Concrete Flesh"; bene anche i Blank, presenti con un remix bello saturo della nuova potenziale hit future-pop "Lead Me", mentre la chiusura spetta ai torinesi The Frozen Autumn col pregevole 'No Gravity mix' della valida "Polar Plateau". Una raccolta piuttosto eterogenea che gode di una qualità media non indifferente, oltre al pregio di regalare qualche inedito in taluni casi interessante: nell'atto di celebrare un club assieme ai gruppi che ne hanno animato le serate live, si tratta sicuramente di un prodotto riuscito. Quanto all'aspetto 'fetish', vedete un po' voi...
Roberto Alessandro Filippozzi