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Recensione
05-11-2019 : CUCURBITOPHOBIA
CUCURBITOPHOBIA
Creato nel 2018 dal newyorchese Rob Benny, nel giro di soli undici mesi questo progetto dal curioso monicker (che indica una sorta di paura delle zucche in relazione ad Halloween) ha già realizzato ben tre album, tutti rilasciati sia in digitale che nel formato CD. Una fitta attività per il musicista statunitense, dedito alla creazione di brani strumentali a tema horror ("per mantenere vivo e vegeto lo spirito di Samhain", come recitano le note ufficiali) attraverso l'impiego di stilemi prevalentemente neoclassici, ma anche avantgarde, dark ambient e sperimentali, ispirati dalle arti visive di matrice horror, thriller....
 
Recensione
05-11-2019 : MAZUT
MAZUT
Di ritorno ad un anno e mezzo dal precedente full-length "Atlas", il duo polacco pubblica - in una elegante confezione che imita il vinile ed in soli 300 esemplari - il suo quinto album attraverso il proprio marchio Positive Regression, dopo un cospicuo numero di uscite per la BDTA ed altrettante autoprodotte. La formula dell'act dell'Est europeo - peraltro molto attivo sul versante live - non muta nella sostanza, continuando ad aderire ad una techno dal taglio acido ed industriale mai patinata o ammiccante (specie a livello di produzione), costruita con apparecchiatura analogica e vintage per dotarla di quel gusto tipicamente....
 
Recensione
23-07-2019 : THE DEVIL & THE UNIVERSE
THE DEVIL & THE UNIVERSE
L'eclettico trio austriaco torna col nuovo album - il quinto in carriera - a poco meno di due anni di distanza dal precedente "Folk Horror", approdando per l'occasione alla corte della tedesca Solar Lodge. Riuscire a descrivere la particolare e ricercata proposta dei due navigati fondatori Ashley Dayour (Whispers In The Shadow, Near Earth Orbit) e David Pfister (attivo in svariati progetti) e dal sodale/percussionista Stefan Elsbacher non è impresa facile, dal momento che il loro sound - prevalentemente strumentale - ha spaziato in lungo e in largo fra i generi, assimilando e traducendo in una chiave personale influenze dark....
 
Recensione
23-07-2019 : DER FINGER
DER FINGER
Collettivo russo attivo sin dal 2012 ma che di fatto ha pubblicato ben poco materiale su supporti fisici, Der Finger ha un passato ormai fissato su formati online, ad eccezione del disco "Zug" e del qui presente "Le Cinque Stagioni", registrato nel 2018 e pubblicato lo scorso gennaio. Il trio (tale è almeno per questa occasione) propone un jazz improvvisato e fragoroso concettualmente distante dai presupposti positivi e "liberi" di band analoghe, teso piuttosto ad essere specchio di una decadenza attuale ben fotografata in tonalità che tendono sempre al cupo e, sebbene la matrice acustica si faccia....
 
Recensione
04-07-2019 : STAVROS GASPARATOS
STAVROS GASPARATOS
Quattro anni dopo l'ultimo lavoro "Expanded Piano", edito da quella Ad Noiseam che di lì a poco avrebbe purtroppo chiuso i battenti, il sound-designer greco Stavros Gasparatos torna con l'atteso terzo full-length ufficiale, rilasciato dalla connazionale Inner Ear. Da sempre interessato ad esplorare la commistione elettroacustica tra la finezza dell'IDM e la grazia delle inflessioni sinfoniche, il compositore ellenico ha sviluppato "Rage Park" come una performance/installazione (un tipo di costruzione in cui egli è particolarmente esperto) per l'edizione 2018 del festival "Athens & Epidaurus", ed....
 
Recensione
04-07-2019 : TROPIC OF COLDNESS
TROPIC OF COLDNESS
Duo italo-americano di stanza in Belgio, Tropic Of Coldness inaugura le releases viniliche della piccola etichetta KrysaliSound fornendo una prova di grande fascino, in linea con le uscite a cui la coppia artistica ci ha abituato dal 2012 ad oggi. "Maps Of Reason" consta di quattro tracce sinuose incentrate su un'ambient tenue, giocata fra reminiscenze glaciali, riflessioni solitarie e nostalgie latenti. I tempi sono dilatati, tesi a mimare una calma serafica e naturale, ben interpretata da toni ondeggianti in continuo movimento. La luce impera sovrana ad ogni traccia, tanto che i vecchi retaggi di marca dark ambient sono....
 
Recensione
25-05-2019 : SAM ROSENTHAL with NICK SHADOW and STEVE ROACH
SAM ROSENTHAL with NICK SHADOW and STEVE ROACH
Alla corte della Projekt di Sam Rosenthal c'è sempre spazio per collaborazioni illustri e di alto profilo, e stavolta è proprio il padrone di casa ad essere impegnato in un lavoro di questo tipo, nello specifico assieme ad un altro colosso della scena come Steve Roach ed al violista Nick Shadow, quest'ultimo già collaboratore degli storici Black Tape For A Blue Girl dello stesso Sam. L'album in esame, costruito intrecciando le linee di viola di Nick con quelle di synth di Steve per poi lasciare a Sam il compito di processare il tutto, prende le mosse da materiale non nuovo per gli estimatori dei Black Tape For A Blue....
 
Recensione
06-05-2019 : ANNI HOGAN
ANNI HOGAN
Se per le varie collaborazioni fissate su supporto discografico Anni Hogan ha spaziato fra diverse etichette, quando si tratta degli album firmati in prima persona, la poliedrica artista inglese - storica spalla di Marc Almond nei dorati 80s - torna sempre all'ovile di quella Cold Spring che già dieci anni fa pubblicò l'eclettico "Kickabye", e che due anni dopo rilasciò il più tenue "Mountain". L'aspetto collaborativo si estende tuttavia anche ai dischi firmati in solitaria dalla Hogan, poiché anche questi non sarebbero stati possibili senza il prezioso ausilio di tutta una schiera di....
 
Recensione
13-04-2019 : GOING TO CATALUNYA
GOING TO CATALUNYA
Nato come progetto artistico dell'olandese Rob Keyzer e basato su dipinti, foto, storie e musica in connessione al suo viaggio della vita in Spagna, "Going To Catalunya" ha inizialmente visto le proprie canzoni accompagnare esclusivamente l'edizione speciale dell'art-book di Lisa Keyzer relativo alle esibizioni/installazioni per esso create. Per realizzare i brani, Rob ha unito le forze con l'amico e connazionale Frank Weyzig (col quale già suonò nei White Rose Transmission), artista e musicista di enorme spessore tecnico e creativo che la scena dark/goth conosce bene sia per un passato illustre tra le fila dei primi....
 
Recensione
09-03-2019 : DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND
DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND
Al netto delle release collaborative e/o minori, "Wish I Weren't Here" è il successore del ben accolto "What Makes You Pray", penultimo album per Albin Julius e soci rilasciato il 31 ottobre del 2017. La formula della seconda stagione artistica di DB e della sua "chiesa" è quella che abbiamo ormai imparato a conoscere in particolar modo dal 2011, quando il cambio di rotta - già attuato dal 2005 - è stato definitivamente ufficializzato con l'allungamento del monicker e le cose hanno preso una piega lisergica ben definita, e quest'ultima fatica - che uscirà anche in due versioni....
 
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