05-11-2019
CUCURBITOPHOBIA
"As All Eyes Set Upon You"
(Dreams From An Insomniac Publishing)
Time: CD (55:15)
Rating : 7
Creato nel 2018 dal newyorchese Rob Benny, nel giro di soli undici mesi questo progetto dal curioso monicker (che indica una sorta di paura delle zucche in relazione ad Halloween) ha già realizzato ben tre album, tutti rilasciati sia in digitale che nel formato CD. Una fitta attività per il musicista statunitense, dedito alla creazione di brani strumentali a tema horror ("per mantenere vivo e vegeto lo spirito di Samhain", come recitano le note ufficiali) attraverso l'impiego di stilemi prevalentemente neoclassici, ma anche avantgarde, dark ambient e sperimentali, ispirati dalle arti visive di matrice horror, thriller e sci-fi. Una scrittura dai toni prettamente cinematici in cui l'iniziale "The Ominous Mansion On Oak Road", al pari della conclusiva "Requiem", poggia su fondamenta più melodiose, lasciando intendere come vi sia spazio anche per temi non esclusivamente orrorifici, complice una chitarra - suonata dall'ospite Nicholas Pappalardo - che già dalla drammatica "As The Sun Sets, She Emerges From The Ashes" macina apprezzabili ricami solisti. Ma il lavoro della sei corde sa andare oltre la melodia, facendosi noisy e stridente nella lugubre "Evoking Unexplainable Forces", oppure fungendo da sfondo per il piano (lo strumento prediletto di Rob) nella sospesa "The Spellbinding", o ancora completando le tessiture di una "Invaded By Visitors From The Andromeda" dai tratti marziali e rituali. Piano e synth si intrecciano a più riprese, come nella drammatica "The Amulet And The Mausoleum" o nel fosco momento vintage "The Decrepit Porcelain Doll", ma il meglio viene offerto soprattutto in due episodi: "The Book Bound By Blood And Bones", retta da un bel giro di piano e dal ritmo sottile ma pulsante, nonché da notevoli arrangiamenti horror, e "The Dwell In The Fourth Dimension", song fra le più lugubri dell'intera opera, esaltata dagli arrangiamenti para-sinfonici e da un mirabile e concitato crescendo orrorifico. Un progetto ancor giovane ma già sufficientemente maturo e consapevole del risultato che intende raggiungere, potenzialmente in grado di crescere ancora e presto, specie se il buon Rob saprà osare di più per andare oltre quelle soluzioni sfruttate con gusto sinora.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://cucurbitophobia.bandcamp.com/