04-07-2019
STAVROS GASPARATOS
"Rage Park"
(Inner Ear)
Time: CD (42:12)
Rating : 7.5
Quattro anni dopo l'ultimo lavoro "Expanded Piano", edito da quella Ad Noiseam che di lì a poco avrebbe purtroppo chiuso i battenti, il sound-designer greco Stavros Gasparatos torna con l'atteso terzo full-length ufficiale, rilasciato dalla connazionale Inner Ear. Da sempre interessato ad esplorare la commistione elettroacustica tra la finezza dell'IDM e la grazia delle inflessioni sinfoniche, il compositore ellenico ha sviluppato "Rage Park" come una performance/installazione (un tipo di costruzione in cui egli è particolarmente esperto) per l'edizione 2018 del festival "Athens & Epidaurus", ed infine i pezzi registrati dal vivo presso la Venue B sono stati fissati su supporto fisico, sia in vinile che in CD, oltre che in edizione digitale. Basato sulla necessità di esprimere la rabbia con finalità liberatorie, l'album poggia però su toni tutt'altro che rabbiosi, come era logico attendersi da un compositore di rara raffinatezza come Gasparatos, per l'occasione coadiuvato da altri quattro musicisti: Anastasis Misyrlis (violoncello), Mihalis Vrettas (violino), Pericles Timplalexis (violino) e Panos Tsigos (piano, elettronica). L'apertura è affidata ad "Inroduction", in cui gli strumenti paiono accordarsi come in un soundcheck orchestrale fino a sintonizzarsi sul medesimo tema; con la scura e quasi jazzata "Chapter 1" il pathos drammatico irrompe fra i minimalismi di piano ed ambientazioni, con gli archi che disegnano agili pennellate, mentre "Chapter 2" apre fra scricchiolii e ritmiche più propriamente IDM sulle quali gli orchestrali entrano con grazia, fra rumori industriali sullo sfondo. "Chapter 3" è aperta da bei temi classici che introducono dinamiche ariose poggianti su di un ritmo pulsante, laddove "Black Out" implementa strutture noise/industriali particolarmente concitate cui gli archi fanno da supporto; il finale spinge verso una calma suggerita dalla maggior sottigliezza dei temi, e se "Aftermath" viene appena lambita da talune abrasioni noise, la conclusiva "Echo" chiude invece fra melodie particolarmente intense in un clima di avvolgente mestizia. Un nuovo ed ulteriore esempio dell'estrema raffinatezza che contraddistingue la scrittura di Gasparatos, compositore d'eccezione che ha saputo unire con indiscutibile gusto e grande ricercatezza di soluzioni un approccio elettronico di stampo IDM con la beltà dell'afflato sinfonico, assicurando sempre grandissima qualità - anche a livello di produzione - ed esaltando al meglio il piacere di un ascolto sempre capace di stimolare l'introspezione.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.stavrosgasparatos.gr/