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Recensione
02-12-2011 : MANTUS
MANTUS
Il nono capitolo della saga dei Mantus giunge dopo un solo anno di silenzio dal precedente "Demut", che, così come in precedenza era avvenuto per altri importanti gruppi (tra i quali gli Ulver), si proponeva di ripercorrere la monumentale opera di William Blake "The Marriage Of Heaven And Hell". Sono passati quattordici anni dalla formazione del duo tedesco, ma il suono proposto da Martin Schindler e sua sorella Thalia pare avvolto nella formalina, e sembra non essere rimasto vittima delle più disparate contaminazioni che la musica oscura ci ha riservato negli ultimi anni. Se in certi casi una scelta di....
 
Recensione
14-07-2011 : GATES OF DAWN
GATES OF DAWN
I Gates Of Dawn, reduci dal discreto seguito di "Parasite", danno alle stampe il terzo episodio di una carriera iniziata nel 2005. Per la prima volta le composizioni della gothic band tedesca non sono più opera esclusiva del cantante Matthias Abel, ma frutto di un maggiore coinvolgimento di tutto il gruppo; il risultato finale è da loro stessi definito "un luogo inesplorato". Se da un lato parole di questo tipo rappresentano la consueta facciata che più o meno sinceramente espone la maggior parte dei musicisti, non si può comunque negare che i Gates Of Dawn stiano attraversando una fase di....
 
Recensione
14-07-2011 : CATACOMBS OF DOOM/E.A.R.S.
CATACOMBS OF DOOM/E.A.R.S.
Due progetti greci si dividono lo spazio di questo CDr, per uno split all'insegna di reminiscenze black e ambientazioni oscure. La prima parte è occupata da Catacombs Of Doom, act di cui abbiamo già avuto modo di parlare nel nostro magazine in relazione all'album "Pseudomonarchia Daemonum". I quattro brani hanno un profilo essenzialmente black metal, basato su esecuzioni e resa audio minimali, riff grezzi di chitarra elettrica, ritmiche approssimative e soffocate urla a cui si alternano sussurri e grugniti. Ad un minestrone già noto viene aggiunto un pizzico di elettronica, con linee sintetiche di basso e....
 
Recensione
18-06-2011 : LEICHENWETTER
LEICHENWETTER
A pochi mesi dall'uscita di "Legende", i Leichenwetter tornano in pista con un album di ben 15 brani, una sorta di "best of" con numerosi estratti da "Klage" (2005) e "Letzte Worte" (2007), più un brano del disco d'esordio "Urworte" (2003) e un inedito. Come mostra la foto in copertina, il periodo delle maschere è finito e c'è la volontà di ridare vita ai vecchi brani, che sono stati quindi riarrangiati e nuovamente registrati e, seguendo l'esempio di "Legende", anche questa volta si avvalgono della peculiarità di testi estrapolati da opere di poeti....
 
Recensione
28-05-2011 : ADVERSUS
ADVERSUS
Per descrivere il nuovo lavoro degli Adversus si potrebbero usare numerosi aggettivi, ma 'ambizioso' e 'complesso' penso siano i più immediati. Come una lente di ingrandimento che scova il più inaccessibile particolare di un qualsiasi elemento in natura, "Der Zeit Abhanden", terzo full-length della band, esplora territori e paesaggi già da tempo noti al folk metal in tutte le sue sfaccettature, ma li arricchisce di particolari nuovi e audaci. I quasi ottanta minuti del dischetto, compresi tra un prologo e un epilogo di natura medievale e sinfonica, perfetta per cortometraggi o documentari, si distendono tra....
 
Recensione
14-05-2011 : DEXY CORP
DEXY CORP
Prendendo spunto da opere quali "V Per Vendetta", "Dark City" o "Brazil", il quartetto francese realizza un concept album ambizioso quanto affascinante, creando un mondo futuristico dove la città-stato di Uchronopolis viene dominata nei suoi tredici distretti da un'oscura corporazione di umanoidi che semina terrore e panico. "Uchronopolis" (letteralmente, la città di "ciò che sarebbe potuto accadere") si erge quindi a rappresentazione della violenza e dell'oppressione in ogni dettaglio, ben supportata da composizioni serrate e aggressive che vengono intervallate, come in....
 
Recensione
30-04-2011 : STONEMAN
STONEMAN
Gli Stoneman, in pista fin dal 2004, dopo due dischi e numerosi opening-act per band quali Deathstars, Impaled Nazarene e Wednesday 13, giungono alla realizzazione della loro terza fatica, una tappa cruciale nella carriera di ogni gruppo. Devo ammettere che non appena ho letto il foglio di accompagnamento di "Human Hater", ho subito storto il naso. Autodefinirsi la miglior band dark metal della Svizzera, per quanto tale nazione possa essere piccola e meno prolifera di altre, mi è sembrata una sparata presuntuosa e costruita ad arte. Rimpinzare la dose affermando di aver creato un capolavoro indispensabile per ogni metallaro....
 
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30-04-2011 : KORPERSCHWACHE
KORPERSCHWACHE
Il duo americano Korperschwache giunge al debut-album in CD, dopo una lunga trafila di pubblicazioni in CDr che dura da oltre dieci anni. Il loro sound è in parte accostabile al black metal più minimale, giocato essenzialmente su tre variabili: chitarra, voce e drum-machine. I riff graffianti e onnipresenti forniscono la base di partenza, desunti per lo più dal metal tradizionale più oscuro e sorretti da una batteria elettronica mai troppo invadente, strutturata in giri semplici e prevedibili che sfociano, in qualche caso ("Heaven's Gate" e "Burning Man"), in soluzioni smaccatamente thrash,....
 
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20-03-2011 : LEICHENWETTER
LEICHENWETTER
Lavoro molto ambizioso quello dei Leichenwetter, gruppo tedesco in pista fin dal 1996 e giunto con questo "Legende" al quarto full-lenght. Ambizioso dal punto di vista artistico e da quello musicale: se infatti da un lato è una sorta di rappresentazione sonora del meglio della poesia tedesca (i testi dei 12 brani non sono altro che poesie di Goethe, Stadler, Herder, Brentano ecc...), dall'altro, musicalmente, rappresenta in sintesi la continuità temporale tra il passato e il presente della cultura teutonica. Nella musica dei Leichenwetter sono infatti presenti numerosi rimandi a epoche storiche lontane, soprattutto nel....
 
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13-03-2011 : TUNES OF DAWN
TUNES OF DAWN
Quando si tratta di gothic metal, la Echozone non ha rivali. Sempre alla costante ricerca di ciò che germoglia in particolar modo nel fertile terreno tedesco: alle volte con scelte azzeccate, altre volte, badando più alla quantità che alla qualità, con uscite poco selezionate di gruppi che sembrano prodotti in serie. Se a tutto ciò aggiungiamo il problema di un anacronismo fastidioso ma oggettivo in quanto dettato dalle mode, subito viene da pensare che codeste release, tra le quali le recenti di Mist Of Avalon e Mystigma, non avrebbero comunque spazio all'interno del grosso giro se non adeguatamente....
 
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