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Recensione
01-02-2016 : DEUTSCH NEPAL
DEUTSCH NEPAL
A distanza di oltre quattro anni dal precedente "Amygdala", Deutsch Nepal torna con un nuovo lavoro da studio (auto)prodotto dalla Entartete Musikk, sua label personale. Il disco è incentrato in maniera ironica sull'alcool, croce e delizia di Lina Baby Doll, attraversato con uno stile che in parte rimanda ai primi lavori del progetto introducendo anche alcune soluzioni inaspettate. I sette pezzi hanno globalmente un andamento celebrativo e semi-rituale, incentrato su architetture mantriche. Gli aspetti oscuri, riconducibili alla matrice dark ambient, permangono ma non hanno la preponderanza esibita in altri lavori, mentre....
 
Recensione
18-01-2016 : SLOGUN : WERTHAM
SLOGUN : WERTHAM
Prevedibile e attesa questa collaborazione italo-americana tra Wertham (Marco Deplano) e Slogun (John Balistreri): i due terroristi sonori rappresentano infatti due delle massime entità in campo industrial- rumoristico nate nel corso degli anni '90, ma non solo. Le affinità sono molteplici, ad iniziare da un concept che sin dall'inizio ha preso piede partendo da scene di vita violenta, in una trasposizione dalla strada ai suoni per riprodurre su disco la rabbia, la deviazione, il nichilismo, la desolazione di anime nate nel caos della società del dopoguerra, scandagliando i meandri torbidi dell'universo umano, di gente....
 
Recensione
18-01-2016 : GOAT THRON
GOAT THRON
La one-man-band polacca Goat Thron rispolvera un album uscito solo su cassetta nel 2013 riproponendolo in CD con la medesima tracklist ed artwork modificato. "Ruthlessness" consta di otto brani incentrati su un death-industrial rude e lapidario, figlio della stagione black metal più estrema di cui raccoglie temi e ed ambientazioni. I pezzi sono basati su strutture sonore minimali fatte di poche linee tonali, rumori accennati, voci filtrate e iperdistorte. Tutto viene ridotto all'osso in una identificazione che sembra voler accostare i suoni al deperimento di un corpo esanime. L'effetto complessivo rimanda ad ambienti....
 
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20-12-2015 : ORDER OF VICTORY & SACRIS TANDEM
ORDER OF VICTORY & SACRIS TANDEM
Torniamo ad occuparci dei validi Order Of Victory a poca distanza dal bel 7" split con TSIDMZ, stavolta per un'uscita più corposa che vede l'act russo collaborare attivamente coi connazionali Sacris Tandem (duo post-industrial/ritual ambient con all'attivo il full-length "Dethronement" del 2014). Sempre sotto l'egida dell'apprezzabile Casus Belli Musica (che ha sinora curato tutte le uscite di Order Of Victory) esce ora "Strength Of Materials", racchiuso nel formato in cartoncino apribile A5 per un'edizione di 400 copie numerate a mano e comprensivo di una sola lunghissima traccia che lambisce i 50 minuti.....
 
Recensione
20-12-2015 : ABJECTION RITUAL
ABJECTION RITUAL
L'americana Malignant Records continua il suo mecenatismo tra le lande desolate del death-noise a stelle e strisce: a rinvigorire il già ricco roster di giovani connazionali arriva Douglas Corey col suo act Abjection Ritual, al debutto in CD dopo un paio di autoproduzioni in CDr ben accolte dal ristretto pubblico del settore. "Futility Rites" si colloca alla perfezione tra quei nomi che hanno saputo fondere in tempi recenti la tradizione power-electro di vecchia data con una ricerca orientata verso le atmosfere più tetre del death industrial, rafforzando i suoni con una nitidezza audio estremamente moderna. Douglas....
 
Recensione
20-12-2015 : RUKKANOR
RUKKANOR
I polacchi Rukkanor migrano dai tipi della propria etichetta Rage In Eden (in sonno da tre anni a questa parte) alla label tedesca SkullLine. La nuova collaborazione ha avuto inizio col penultimo album "Deccarah" e continua con questo nuovo lavoro, alla cui base agiscono le peculiarità proprie di un'intera discografia nata sulla scia dei grandi nomi della scena marziale ed impostasi da subito come capofila del nascente blocco est europeo. Tentando di rievocare panorami guerreschi di ambientazione medioevale o fantastica, "Desireth" accorpa dieci brani tra loro molto simili elaborati con mezzi elettronici ed....
 
Recensione
30-11-2015 : THE DEVIL & THE UNIVERSE
THE DEVIL & THE UNIVERSE
L'eccelso trio austriaco, che da un paio d'anni a questa parte ci ha deliziati con due album ed una manciata di EP (tutti per la berlinese aufnahme + wiedergabe, fra CD, vinili, cassette e download), passa alla corte della Rustblade per l'atteso terzo full-length, degna svolta in un rapporto nato con la partecipazione della band ad una recente compilation di remix della colonna sonora di "Demoni" prodotta dalla label italiana. Gli esperti Ashley Dayour (Whispers In The Shadows, Near Earth Orbit) e David Pfister (Black Manna, Die Buben Im Pelz, etc...), coadiuvati dallo strumentista e percussionista Stefan Elsbacher, proseguono in un....
 
Recensione
30-11-2015 : COIL
COIL
In tempi di pietoso sciacallaggio lascia interdetti l'uscita di un 'nuovo' album dei Coil, dato che i Nostri risultano defunti da un po'. Ma se "Backwards" non è sicuramente un nuovo disco non è certo neanche un bootleg, bensì una raccolta di materiale rimasto 'nel cassetto' e confluito in seguito, e in forme differenti, nei dischi postumi "The Ape Of Naples" (quattro brani) e "The New Backwards" (sette brani). Un'operazione del genere è stata resa possibile - credo anche in termini legali - grazie all'interessamento di un membro saltuario del duo inglese: Danny Hyde. Già....
 
Recensione
30-11-2015 : KARMICIEL WSZY
KARMICIEL WSZY
Lo scorso mese di settembre ha salutato l'esordio sulla scena di questo giovane progetto polacco, che si è affacciato sul mercato con ben tre uscite a pochi giorni di distanza l'una dall'altra: l'EP in CDr "Taman Shud" (pubblicato dalla Inyrdisk in 30 copie numerate), l'audiocassetta eponima (rilasciata dalla Jasien in soli 19 esemplari, col medesimo lungo brano su entrambe le facciate) ed il CDr in esame, racchiuso in uno spartano ma elegante cartoncino A5. "Isdalskvinnen" si ispira ad un fatto di cronaca avvenuto in quel di Bergen, Norvegia, quando il 29 novembre del 1970 fu rinvenuto nella Valle di Isdalen il....
 
Recensione
30-11-2015 : FRONT SONORE
FRONT SONORE
Arretriamo fino al 2012 per parlare dell'ultimo lavoro del progetto francese Front Sonore, nome che ha all'attivo un bel po' di uscite in formato download ed anche qualche collaborazione di pregio. I suoni di "Winter" si collocano nei paraggi di un industrial-marziale di ennesima generazione, fortemente derivativo e, ad onor del vero, mai troppo convincente. I 14 brani sono costruiti su droni freddi e continui, piccoli accumuli di rumori che si sforzano di essere evocativi, minime aggiunte vocali e qualche timida incursione percussiva. Nel suo voler essere filmico e immaginifico, l'album trova i maggiori spunti nella....
 
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