20-12-2015
ORDER OF VICTORY & SACRIS TANDEM
"Strength Of Materials"
(Casus Belli Musica)
Time: CD (48:32)
Rating : 7
Torniamo ad occuparci dei validi Order Of Victory a poca distanza dal bel 7" split con TSIDMZ, stavolta per un'uscita più corposa che vede l'act russo collaborare attivamente coi connazionali Sacris Tandem (duo post-industrial/ritual ambient con all'attivo il full-length "Dethronement" del 2014). Sempre sotto l'egida dell'apprezzabile Casus Belli Musica (che ha sinora curato tutte le uscite di Order Of Victory) esce ora "Strength Of Materials", racchiuso nel formato in cartoncino apribile A5 per un'edizione di 400 copie numerate a mano e comprensivo di una sola lunghissima traccia che lambisce i 50 minuti. Partendo idealmente da un dialogo tratto da "Guerra e Pace" di Tolstoj ("Il successo non dipende mai, e mai dipenderà, dalla posizione, o dall'equipaggiamento, o neppure dai numeri, e meno che tutto dalla posizione"... "E da cosa, allora?"... "Dal sentimento che è in me ed in lui, ed in ogni soldato."), i due progetti uniscono le forze per dare risposta alla domanda che si interroga riguardo a quale sentimento renda l'animo umano più forte dell'armatura indossata a difesa del corpo. Un tema profondo che i due act sviluppano in maniera concreta fra cappe industriali, sovrapposizioni tonali, samples vocali e corali, voci cariche di effetti, clangori, campane, riverberi, rumori, aperture melodiche di synth, arcigna possanza, rulli marziali, pathos drammatico, porzioni sacrali, tetra ed inquieta ritualità, minacciose sferzate belligeranti e puro noise. Tanta carne al fuoco in un lunghissimo brano - mai statico - che si evolve costantemente senza passaggi a vuoto, cali di tensione o porzioni fuori tema, svolgendo con coerenza la funzione per cui è stato creato. Senza stravolgere alcunché di già noto nelle aree grigio-brune del suono, il risultato finale profuma tanto dell'oscura ritualità post-industriale di Sacris Tandem quanto dell'approccio più melodioso, intenso ed epico dei neofolkers Order Of Victory, a testimonianza di come il lavoro svolto sia stato realmente simbiotico e proficuo. Più che abbastanza per caldeggiare un meritato ascolto da parte dei cultori delle sonorità ivi abbracciate, e non soltanto agli estimatori dei due progetti coinvolti.
Roberto Alessandro Filippozzi
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