20-12-2015
RUKKANOR
"Desireth (United We Stand)"
(SkullLine)
Time: CD (39:25)
Rating : 6
I polacchi Rukkanor migrano dai tipi della propria etichetta Rage In Eden (in sonno da tre anni a questa parte) alla label tedesca SkullLine. La nuova collaborazione ha avuto inizio col penultimo album "Deccarah" e continua con questo nuovo lavoro, alla cui base agiscono le peculiarità proprie di un'intera discografia nata sulla scia dei grandi nomi della scena marziale ed impostasi da subito come capofila del nascente blocco est europeo. Tentando di rievocare panorami guerreschi di ambientazione medioevale o fantastica, "Desireth" accorpa dieci brani tra loro molto simili elaborati con mezzi elettronici ed incentrati su massicce linee percussivo-marziali, giri corali, litanie gregoriane e un imponente sostrato orchestrale che fornisce la sfumatura emozionale per ogni pezzo. Il tutto guarda stilisticamente indietro ripercorrendo una ricetta già propria del Der Blutharsch primo periodo, di Wappenbund, A Challenge Of Honour e via elencando. I temi sono ricchi di pathos e drammaticità con piccole incursioni di stampo funebre e celebrativo ("Black Dream Brother Of Death"), con un occhio sempre attento all'aspetto filmico ma senza cedere alla tentazione di aggiungere rumori ad effetto o polverose rese lo-fi. Le atmosfere rimangono costantemente in bilico tra la rievocazione storica e l'aspetto onirico, mentre la magniloquente resa audio tende a dare lustro soprattutto al lato trionfale del disco, con grande amplificazione delle linee percussive. Un album fatto con mestiere sfruttando un modus operandi ben noto ma ormai obsoleto e limitato dall'assenza totale di variazioni. Un segnale eloquente di stanchezza (peraltro assai diffusa) che annuncia probabilmente l'arrivo degli ultimi fuochi. Edito in CD sia in un'edizione standard assai essenziale in 300 esemplari, sia in un box realizzato a mano con CDr aggiuntivo e vari gadget limitato a 40 copie.
Michele Viali
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