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Recensione
15-05-2016 : AUSWALHT
AUSWALHT
Sebbene in forte ribasso, il classico sound industrial-marziale ha ancora i suoi alfieri: tra questi vi è anche l'inossidabile Auswalht, al secolo Sven Man (alias Stéphane Ayas), autore francese noto anche per altri act tra cui il quotato Liyr, anch'esso di orientamento militar-guerresco. "Dura Lex, Sed Lex" è il quarto album del progetto, sviluppato come da copione secondo i canoni del genere: nove tracce assemblate sfruttando basi sinfoniche, coralità e percussioni roboanti. Le atmosfere rimandano ai campi di battaglia e agli scontri polverosi, descritti con dovizia di pathos eroico e grande....
 
Recensione
15-05-2016 : COLUMN ONE
COLUMN ONE
La Zoharum ha l'onore di produrre il nuovo lavoro del collettivo tedesco Column One, il primo dopo un silenzio di tre anni dai tempi dell'EP "Antiphona" uscito nel 2013. Il progetto, nato come aperto a collaborazioni, muove da una concettualità che punta a riciclare gli elementi sonori della società moderna per poi concretizzarli in un flusso tonale continuo. Il collegamento al costruttivismo come idea artistica di fondo trova compimento nel cut-up audio (già operato dai più illustri Genesis P. Orridge e Nurse with Wound, giusto per citarne due), ma elaborato in questo ultimo disco esclusivamente con....
 
Recensione
15-05-2016 : MOLJEBKA PVLSE
MOLJEBKA PVLSE
Nuovo lavoro per l'act svedese Moljebka Pvlse che interrompe, in coppia col 10" "In Love And Death. You Are Alone", un silenzio di tre anni proseguendo sugli standard compositivi che lo hanno reso noto, sviluppati su destrutturazioni e manipolazioni di field recordings. Nel particolare, le tre lunghe tracce di "A Transformation" prendono vita da registrazioni che Mathias Josefson effettuò insieme a Karin Widin nel 2008 in Israele. Il primo passaggio, "All Things Become New", è quello che lascia trapelare la vita e il contatto con l'ambiente reale: tra i drones appaiono infatti rumori di azioni....
 
Recensione
15-05-2016 : RUST ON THE AX
RUST ON THE AX
Album di debutto per questo progetto polacco di evidente provenienza black metal, già noto per un paio di demo tape ristampati di recente e uno split con il connazionale Sealed In Blood. Atmosfere sulfuree permeano le otto tracce del disco, nel tentativo di descrivere situazioni lugubri all'interno di scenari che uniscono morte, oscurità e un pizzico di irriverenza anticristiana a buon mercato. I brani nascono da temi di synth analogici spesso variati dall'inserimento di percussioni elettroniche e rumori sinistri, oltre all'uso di una voce distorta e malata di chiara ascendenza black. La ricetta in parte funziona (soprattutto....
 
Recensione
30-04-2016 : ANEMONE TUBE
ANEMONE TUBE
Un'avvenente fanciulla, sudata e sensuale, si ristora sorseggiando una ben nota bevanda di fama planetaria: questo è ciò che campeggia sulla copertina del nuovo full-lenght del progetto di Stefan Hanser, terza parte di una tetralogia iniziata alla corte della Silken Tofu nel 2010 con "Dream Landscape" e proseguita l'anno dopo con "Death Over China". L'istantanea da spot promozionale della copertina vuole essere una sorta di metafora riassuntiva di questo terzo step della quadrilogia 'Suicide Series', il cui intento è quello di mettere a nudo la triste realtà di un mondo il cui declino è....
 
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30-04-2016 : THE RITA
THE RITA
Sam McKinlay continua l'esplorazione sonora della sua parafilia preferita che focalizza l'attenzione su calze ed estremità femminili. La singolare passione ha preso di mira in tempi recenti l'ambito della danza classica, e se in alcuni lavori l'autore americano tendeva ad analizzare posizioni e plasticità fisiche ("Ballet Feet Positions", "Gamzatti"), con "Raymonda" emerge l'interesse per indumenti e corpi, alla ricerca di odori e situazioni di marca bondage (eloquente è il testo annesso di Joe Lombardo in quarta di copertina). Sam lavora come sempre catturando elementi esterni, per poi....
 
Recensione
30-04-2016 : ANALFABETISM
ANALFABETISM
Dopo il debut autoprodotto risalente a due anni fa, il monicker svedese Analfabetism, gestito da Fredrik Djurfeldt, passa sotto l'ala della Malignant Records che cura l'uscita di questo secondo lavoro. Con "Av Hjord Är Du Kommen" vengono cambiate non poco le coordinate iniziali, dando vita ad un sound rovente che raccoglie il verbo del post-industrial nord-europeo, sviluppato sotto l'egida della Cold Meat Industry, per elaborare dense masse tonali elettrificate situabili ai confini dell'ambient-noise. La calma furente prende vita da toni abrasivi e sovraccarichi sviluppati con andamenti lineari o sussultori, spesso percorsi da....
 
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30-04-2016 : Z'EV
Z’EV
Il veterano Z'EV chiude con questo album la trilogia riguardante l'esplorazione di concordanze e dissonanze sonore iniziata nel 2009 con "Sum Things" e proseguita nel 2013 con "A Handful Of Elements". "Eleven Mirrors To The Light" è un lavoro che mette in mostra classe e mestiere, notevole se inserito nel grande panorama della sperimentazione post-industriale, più normale se accostato alla maiuscola carriera di Stefan costellata da molteplici sperimentazioni trasversali. L'alchimia dell'autore statunitense è sempre la stessa: modellare un percussionismo istrionico sulle forme di un linguaggio....
 
Recensione
18-04-2016 : SEALED IN BLOOD
SEALED IN BLOOD
Composto tra il 2013 e il 2014, il nuovo album di Sealed In Blood giunge agli onori della pubblicazione solo alla fine del 2015, fatto non raro nella discografia di questo progetto polacco che ha sempre dato alle stampe i propri lavori con alcuni anni di ritardo rispetto al concepimento. Il mastermind Funeral recupera tutta la carica negativa tipica del black metal (genere già frequentato con il duo Goat Thron) per riversarla in un'elettronica atipica, distante dai canoni del post-industrial ma al contempo pregna di una densa oscurità. Come per i precedenti lavori, anche "Accursed Sphere" viene costruito su un....
 
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18-04-2016 : ISOTHESIS
ISOTHESIS
Progetto francese gestito da Guillaume T., Isothesis ha all'attivo un album edito in CDr nell'ormai lontano 2007 dalla Beast Of Prey e varie pubblicazioni disponibili solo su bandcamp. "Stern Und Opium" è il suo secondo lavoro in formato fisico, basato su uno stile tipicamente drone-ambient teso alla materializzazione di atmosfere fluide dove sogno e realtà si incrociano per dar vita ad una visione rarefatta. "Stern", prima delle due tracce del disco, prende vita da toni prolungati in sovrapposizione segnati da un incedere continuo venato di crepitìi soffusi: oscurità e mistero si riallacciano....
 
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