30-11-2015
FRONT SONORE
"Winter"
(SkullLine)
Time: CDr (56:47)
Rating : 5
Arretriamo fino al 2012 per parlare dell'ultimo lavoro del progetto francese Front Sonore, nome che ha all'attivo un bel po' di uscite in formato download ed anche qualche collaborazione di pregio. I suoni di "Winter" si collocano nei paraggi di un industrial-marziale di ennesima generazione, fortemente derivativo e, ad onor del vero, mai troppo convincente. I 14 brani sono costruiti su droni freddi e continui, piccoli accumuli di rumori che si sforzano di essere evocativi, minime aggiunte vocali e qualche timida incursione percussiva. Nel suo voler essere filmico e immaginifico, l'album trova i maggiori spunti nella "Intro" d'avvio e nel brano "Requiem", unici momenti che riescono nell'impresa di dipingere un quadro fosco, collegato a scene di attesa tra le lande di un Nord Europa in cui si nascondevano pochi soldati alle prese con la neve e il sangue dei commilitoni caduti. Il resto è tutto incentrato nella difficoltosa ricerca di doppiare quanto su esposto, mostrando sulla distanza una capacità limitata in fase di assemblaggio delle parti e poca maestria sul piano tecnico, con esiti che portano a tracce caotiche e rumori che coprono suoni o motivi. A poco giova la partecipazione di due nomi illustri: un Barbarossa Umtrunk più che impalpabile nel brano "Halgadom" e gli Gnomonclast che firmano, oltre ad un supporto forse solo morale in "Riddles", l'acustica "Winter's Frost", ballata neofolk senza troppe pretese e con voce da rivedere se non altro perché offuscata da suoni troppo invadenti. Il materiale valido bastava per un singolo, a dimostrazione che talvolta è meglio puntare sulla qualità piuttosto che riempire un CDr di rumori senza senso nella speranza di concepire un album. Tiratura a soli 100 esemplari numerati e confezione fatta (non troppo bene) a casa. Strappa un tenero sorriso l'autodefinizione di 'vegan/martial/dark ambient ecc. project'.
Michele Viali
https://www.facebook.com/Front-Sonore-252703330613/