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Recensione
30-07-2012 : DIARY OF DREAMS
DIARY OF DREAMS
I più fedeli seguaci della consolidata realtà tedesca ricorderanno senza dubbio il primo volume di "Dream Collector", uscito nel 2003 per il mercato sudafricano a seguito di un tour intrapreso dai Nostri in quei territori, e in seguito ristampato dapprima per il mercato russo (2005, Irond) e poi per quello europeo (2006, Accession). Il combo capitanato da Adrian Hates dà ora alle stampe questo secondo volume, diverso nelle prerogative rispetto al precedente: laddove quest'ultimo racchiudeva materiale raro e spesso inedito, pescando a mani basse da svariate compilation, la seconda parte in esame tende a....
 
Recensione
27-06-2012 : DIODATI
DIODATI
Questo secondo album dei Diodati richiama in auge quell'illustre gothic-wave tedesca che faceva da padrona, almeno da noi, più di una decina di anni fa. Ai tempi impazzava Sopor Aeternus, grazie a quel suo connubio tra strumentazione classica, vocals teatrali e veniale impronta oscura nelle composizioni e nell'estetica. Seguirono, per l'appunto, innumerevoli uscite col fine unico di ricreare il sound di Anna Varney, e tra gli act di maggior caratura si potrebbero elencare l'ASP meno rockeggiante, Persephone o i Chamber di Marcus Testory. Vale la pena citare Testory, visto che anche questi Diodati portano il suo marchio, seppur solo a....
 
Recensione
10-04-2012 : BLACK TAPE FOR A BLUE GIRL
BLACK TAPE FOR A BLUE GIRL
Lo scorso novembre la Projekt ha inteso celebrare a dovere i 25 anni dall'uscita del primo album dei Black Tape For A Blue Girl, e questo non soltanto perché - come è noto - il boss dell'etichetta ed il leader della band coincidono nella persona di Sam Rosenthal, quanto piuttosto per la fondamentale importanza che il disco ha rivestito nella storia della musica a tinte scure. Il modo in cui, già nel lontano 1986, il collettivo americano ha saputo far coesistere intrecci vocali ed arrangiamenti sinfonici all'interno di strutture dai profondi umori dark è valso negli anni fiumi di elogi ed un meritato posto nella....
 
Recensione
10-03-2012 : THE ARCH
THE ARCH
Per chi non conoscesse questo storico quintetto belga, per la precisione di lingua fiamminga, basti riportare la mente su una qualunque delle piste da ballo europee, dove hit come "Ribdance" o "Babsi Ist Tot" continuano a riecheggiare dalle casse dei club. The Arch non sono solo una solida realtà dalla fucina della Echozone, ma anche una band dalla carriera ventennale, in grado di eguagliare a livello di esperienza i grandi nomi della scena electro. I cinque ultraquarantenni firmano così un nuovo contributo nella scena elettronica, lontana dalle contaminazioni rocciose della EBM germanica, ma devota a quella....
 
Recensione
29-01-2012 : PETER BJÄRGÖ
PETER BJÄRGÖ
Secondo lavoro solista per Peter Bjärgö, mente dei celebri Arcana e di vari altri progetti, tra cui il defunto e blasonato Sophia. Rispetto al precedente "A Wave Of Bitterness" del 2009, questo "The Architecture Of Melancholy" ha un taglio più intimista e cerebrale che ben si adatta al tema della malinconia su cui ruota tutto il disco. La strumentazione (di cui si occupa il solo Bjärgö) vede la chitarra elettrica interprete principale della scena, con tonalità piangenti che sanno infondere quella giusta dose di tristezza e riflessione; sullo sfondo agiscono arrangiamenti di synth e qualche....
 
Recensione
10-01-2012 : DESCENDANTS OF CAIN
DESCENDANTS OF CAIN
Pur non splendendo di luce propria, questo sesto lavoro dei DOC risulta tutt'altro che un disco da lasciar passare in sordina. I tre londinesi, capitanati dal frontman, polistrumentista e compositore principale DM Kruger, dichiarano di aprire i confini del loro sound, con un concept album dedicato niente di meno che alla fine del mondo (tanto per restare in tema con l'ultimo tormentone), dove le venature del goth tipicamente britannico si evolvono in contaminazioni alternative rock, se non addirittura definite progressive. In realtà, di alternativo e tanto meno di pinkfloydiano c'è ben poco, ma questo non toglie a....
 
Recensione
17-11-2011 : BLACK LIGHT ASCENSION
BLACK LIGHT ASCENSION
Black Light Ascension è il nuovo progetto di Andrew Trail, polistrumentista noto soprattutto come mente dei KnifeLadder (assieme a John Murphy ed Hunter Barr), ma comunque partecipe in numerosi altri progetti nella sua lunga carriera. Fra questi, proprio quegli Inertia di cui è leader indiscusso Reza Udhin (anche attuale tastierista dei Killing Joke), che completa con Trail e Ben McLees (altro musicista d'esperienza, già all'opera con nomi quali Earth Loop Recall, Naevus e SonVer) la line-up a tre di questa nuovissima formazione inglese. "Ashes", edito dalla Hau Ruck!, conferma come le radici musicali....
 
Recensione
06-11-2011 : SCHLEIMER K
SCHLEIMER K
Gli Schleimer K nacquero nei primi anni ottanta, quando le ceneri del punk portarono alla luce un variegato panorama di proposte musicali influenzate da ogni forma d'arte. Tra i cosiddetti movimenti dadaisti ed espressionisti di quell'epoca si collocò il duo franco/inglese formato da Dominique Brethes e Michael Wolfen, musicalmente a cavallo tra l'eccentrico dandismo gotico dei Bauhaus e le intransigenze industriali di Cabaret Voltaire e Throbbing Gristle, con una forte attenzione verso un'immagine teatrale e provocatoria in analogia con i contemporanei Virgin Prunes. "Wounded Wood" è una versione rimasterizzata del....
 
Recensione
23-10-2011 : DER KLINKE
DER KLINKE
Abbiamo sottolineato più volte come la Echozone continui a mettere sotto contratto una miriade di band, investendo quindi sulla quantità piuttosto che sulla qualità. "Square Moon", dei Der Klinke, non fa che confermare questa tendenza: l'electro-coldwave dei belgi soffre, per buona parte del lavoro, di cronica mancanza di idee, piattezza e prevedibilità, uso costante di suoni pacchiani e parti vocali che definirle tali sarebbe piuttosto ardito, essendo più corretto definirle nenie in registro baritonale. Se escludiamo "You", "Surrender" e "The Voice" (guarda caso i tre....
 
Recensione
28-09-2011 : THE MACHINE IN THE GARDEN
THE MACHINE IN THE GARDEN
Anticipato sul finire dello scorso anno dal bel singolo in formato digitale "In The Vanir", esce finalmente il nuovo album del duo americano, dodicesima release complessiva di una carriera ormai quasi ventennale. Escludendo singoli o raccolte, l'ultima prova in studio sulla lunga distanza risale al 2005, segnatamente con l'ottimo album "Shadow Puppets", il quarto - ed ultimo - pubblicato attraverso la valida label Middle Pillar Presents: di qui la legittima e grande attesa per questo ritorno, inizialmente edito nel solo formato digitale, ed ora disponibile anche in CDr professionale con pregevole confezione eco-pack, per....
 
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