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Recensione
20-09-2011 : CONTRE JOUR
CONTRE JOUR
Capita che un recensore si trovi nella non felice posizione di dover spendere aggettivi forzati per qualcosa che non gli compete, perché fuori dai propri confini musicali, ma comunque di oggettivo valore; può capitare di trovarsi anche di fronte all'imbarazzante dovere di bocciare dischi oggettivamente pessimi, oppure in situazioni in cui si ha la consapevolezza di poter in qualche modo aiutare chi ha sfornato un gran disco che merita la dovuta attenzione... Il caso dei Contre Jour, giovanissima band di Nizza formatasi nel 2009, rappresenta la migliore ipotesi: poter ascoltare un album fantastico, per il semplice fatto che....
 
Recensione
05-09-2011 : VENDEMMIAN
VENDEMMIAN
Dopo sei lavori realizzati tra il 1993 e il 1997 e parecchi anni di silenzio, interrotti solo dall'album "One More Time" del 2008, ritroviamo con piacere una delle band che ha tenuto alto il nome della new wave in tutta Europa, e non solo. "One In A Million" prosegue con la strada intrapresa recentemente dal duo britannico, in quella che può essere considerata a tutti gli effetti la seconda era dei Vendemmian: come era accaduto per l'appena menzionato "One More Time", assistiamo al definitivo abbandono dei tipici suoni ultraflangerati, quasi shoegaze, di album epocali quali "Transition", in....
 
Recensione
05-09-2011 : CLAN OF XYMOX
CLAN OF XYMOX
A conti fatti, il Clan di Ronny Moorings non è riuscito laddove altri colossi (Girls Under Glass, Project Pitchfork, Front Line Assembly etc...) hanno avuto successo: tagliare il traguardo dei vent'anni di carriera pubblicando le cose migliori in assoluto, dando la polvere alle nuove leve. Uno degli ultimi lavori realmente interessanti è stato "Notes From The Underground", ma eravamo nel 2001, e da allora parecchi album di dubbia utilità sono usciti col marchio del combo olandese, senza che questo sapesse mai piazzare un'ulteriore (ultima?) zampata di classe. Nessuno ha storto il naso fino a voltare le spalle....
 
Recensione
28-07-2011 : BLUTENGEL
BLUTENGEL
"Tränenherz", ennesimo full-length per i tedeschi Blutengel, era stato introdotto da un CD-single apripista ("Reich Mir Die Hand"), ed anche per la band del marpione Chris Pohl è giunta l'ora del singolo post-album. Il brano estratto è "Über Den Horizont", riproposto in apertura nella medesima versione dell'album: una traccia catchy, ritmata e melodica, come da copione per un principe della ruffianeria electro-goth qual è Mr. Pohl, al solito sorretto vocalmente dalla controparte femminile (che si esalta nel bridge), fino al consueto refrain ammiccante. Tocca ai redivivi Dance Or Die....
 
Recensione
21-07-2011 : MERCIFUL NUNS
MERCIFUL NUNS
Sepolti i Garden Of Delight e congelati pure i Lutherion, Artaud Seth ci ha riprovato lo scorso anno col nuovo progetto Merciful Nuns, già approdato al secondo full-length ad inizio 2011 e, come da copione, pronto a tornare col secondo EP post-album, in quella che ha tutti i crismi di una rigida e schematica pianificazione del proprio lavoro di pubblicazione (visto inoltre che la Solar Lodge fa capo allo stesso mastermind tedesco). Così come nel precedente "Body Of Light", anche in questo EP (pubblicato nel formato digipak in edizione limitata a 2000 esemplari) il trio ci offre quattro brani non apparsi sull'album che....
 
Recensione
06-07-2011 : FLIEHENDE STÜRME
FLIEHENDE STÜRME
Annoverati come portabandiera del cosiddetto 'depressive punk', i veterani Fliehende Stürme approdano al loro decimo album da studio, cambiando per l'ennesima volta etichetta; questa volta è la Alice In..., sottogruppo della più nota Dark Dimensions, a puntare sull'esperienza e sulla voglia di riemergere della band capitanata da Andreas Löhr, dopo tutte le tragedie e i cambiamenti che nell'ultimo decennio hanno scombussolato l'esistenza stessa del gruppo. Dopo la morte del fratello e co-fondatore Thomas Löhr, insieme fin dagli esordi con i Chaos Z, Andreas si rifugiò in Portogallo per qualche anno e il....
 
Recensione
25-06-2011 : SAINTS OF RUIN
SAINTS OF RUIN
Avevamo lasciato i Saints Of Ruin un anno fa, all'uscita dell'acerbo album d'esordio "Nightmares". Avevamo parlato di un sound che si poteva descrivere come 'glam-goth': niente di più azzeccato, dal momento che la nuova release si intitola "Glampyre", una sola parola che riassume perfettamente le coordinate musicali del quartetto californiano. Ci eravamo stupiti, viste le mediocri qualità tecniche e compositive, di come potessero vantare un così alto numero di ascolti giornalieri su Myspace; ci tocca confermare come la presunzione degli esordi non sia diminuita (qualcuno mi spieghi come fanno ad avere....
 
Recensione
18-06-2011 : ANDREAS GROSS
ANDREAS GROSS
Registrare in dieci anni di attività qualcosa come nove album (incluse le due autoproduzioni della primissima ora) ed un EP significa viaggiare a ritmi elevati, ed è il caso della band tedesca, la cui line-up tocca ora quota sette elementi. Una simile presenza sul mercato deve necessariamente viaggiare di pari passo con un songwriting capace di rinnovarsi e di compiere, volta dopo volta, concreti passi in avanti all'interno di una concreta parabola evolutiva del suono, e sia il precedente full-length "We Like Ghost Girls" che il tutto sommato recente EP "Stone Thrower" avevano remato nella direzione giusta,....
 
Recensione
11-06-2011 : HATESEX
HATESEX
Chi si ricorda dei Diva Destruction, band americana incarnazione del talento di Debra Fogerty, sa bene che dietro alle melodie cupe e post-punk di quel gruppo si celava la chitarra di Benn Ra, anima inquieta e girovaga che, una volta abbandonato tale act, ha deciso di fondare, intorno al 2004, il progetto Hatesex, insieme alla cantante Krisanna Marie. Nonostante la band festeggi i sette anni di vita, la sua discografia è alquanto scarna, forse perché il nostro è stato distratto anche dalla partecipazione in altri progetti, come i Frank The Baptist e gli Scarlet's Remains. Le uscite a nome Hatesex si condensano in un EP....
 
Recensione
04-06-2011 : DUST OF EVERYDAY
DUST OF EVERYDAY
Durante l'ultimo anno, la Echozone sembra aver moltiplicato le proprie produzioni a dismisura. Di conseguenza, viene naturale chiedersi quale politica stia adottando e quanta qualità possa ancora garantirci: se infatti è appurato che la label tedesca riesca con costanza a scovare interessanti progetti tra i meandri dell'underground, non si può trascurare il fatto che ultimamente abbia inserito nel calderone una moltitudine di release che non merita la minima attenzione e che non fa altro che rimpinguare una quantità decisamente anonima. I tedeschi Dust Of Everyday fanno purtroppo parte di questa seconda categoria.....
 
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