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Recensione
28-01-2017 : ASTRAL TIDE
ASTRAL TIDE
Formazione residente a Berlino dal 2014 ma costituita da musicisti di diverse nazionalità (Italia, Inghilterra e Danimarca), Astral Tide arriva all'esordio discografico con questo EP datato settembre 2016 e preceduto da tre singoli - se si esclude "Cold Dark", presente anche in questo lavoro - ascoltabili sulla pagina Bandcamp del progetto. Tutti risalenti al novembre 2015, i tre pezzi mettono in mostra differenti influenze che si amalgamano e compensano: ci si imbatte nell'interessante mix di destrezza ritmica post-punk dilatata improvvisamente su lidi sonori più inclini a tendenze shoegaze avvolgenti ed allungate di....
 
Recensione
13-01-2017 : BATALION D'AMOUR
BATALION D’AMOUR
Formatisi nel lontano 1989 ed autori di cinque album fra il '98 ed il 2005, i polacchi BDA tornano sul mercato discografico a ben 11 anni di distanza dall'ultima fatica in studio "Niya" (che fu anche la prima con Karolina Andrzejewska alla voce), forti di un deal con l'attivissima Echozone. Partiti come band tipicamente darkwave/gothic, i Nostri hanno saputo rifinire il proprio sound con buoni risultati, approdando oggi con "Fenix" ad una formula più completa, matura e trasversale. Il suono odierno del redivivo quintetto conserva gli opportuni punti di contatto con le tinte scure dark/goth, ma non teme di aprirsi al....
 
Recensione
29-09-2016 : VLIMMER
VLIMMER
Come preannunciato, il progetto di Alexander Leonard Donat torna sul mercato - a breve distanza dalle precedenti release - col quinto capitolo di una serie di ben 18 EP. Come nelle precedenti occasioni, la Blackjack Illuminist appronta due versioni in formato fisico - oltre a quella digitale - del nuovo EP di Vlimmer: quella in CDr nella confezione cartonata, rigorosamente 'handmade' con all'interno le consuete due istantanee (una a tema ed una coi testi), e quella in cassetta nera, limitata a soli 15 esemplari. Prerogative che vanno a costituire autentici 'marchi di fabbrica', così come quella produzione volutamente lo-fi che esalta i....
 
Recensione
13-07-2016 : HAUL
HAUL
Gli Haul vengono dalla Svezia e sono la nuova proposta dell'etichetta Progress Productions (ormai la realtà discografica più solida della scena svedese). Haul in realtà è la sigla dietro la quale si cela Pehr Heurberg, musicista e compositore già attivo con i Kretipleti e i Militant Cheerleaders On The Move. "Separation" è il debutto sulla lunga distanza, al netto del 7" "The Hidden Spy/New Sewn Pocket" del 2012. I punti di riferimento sono certamente i classici gruppi degli anni '80, come gli onnipresenti Joy Division e Sister Of Mercy, arricchiti da una buona dose di....
 
Recensione
06-06-2016 : VLIMMER
VLIMMER
Creato e condotto unicamente dal berlinese Alexander Leonard Donat, Vlimmer è un intrigante solo-project che a fine 2015 ha inaugurato la propria carriera discografica in maniera ambiziosa, pubblicando simultaneamente i primi due EP di quella che sarà una serie costituita da ben 18 uscite. Lo scorso aprile il Nostro ha replicato col terzo e quarto EP, e mentre si attendono i prossimi capitoli previsti entro fine 2016, l'intraprendente etichetta 'DIY' tedesca Blackjack Illuminist appronta un pregiato box in legno comprensivo di tutte le prime quattro release in formato CDr (contenenti cinque brani ciascuno e singolarmente....
 
Recensione
08-04-2016 : MEMBRANES
MEMBRANES
I Membranes sono un band post-punk inglese attiva da inizio anni '80. Gente quindi che ha vissuto sulla propria pelle un movimento che continua ad avere epigoni, talvolta buoni e talvolta discutibili, anche in questi anni. La loro è un storia particolare: estremamente prolifici dal 1983 al 1989, con ben cinque album in sei anni, i Membranes decisero con "To Slay The Rock Pig", pubblicato appunto nell'89, di chiudere la propria attività. Il leader John Robb all'epoca preferì dedicarsi ad altro, segnatamente al mestiere di giornalista, pur restando sempre vigile ed attento a ciò che succedeva nel mondo....
 
Recensione
19-03-2016 : THOMAS TRUAX
THOMAS TRUAX
All'indomani del singolo "Feelin' Bad For Dracula", realizzato in collaborazione con l'ex Dresden Dolls Brian Viglione, l'eccentrico Thomas Truax ha dato alle stampe un nuovo album dal titolo "Jetstream Sunset", ottava fatica di una carriera iniziata nel 2004. Dicevamo che Thomas si presenta come musicista eccentrico, una sorta di mosca bianca nel panorama indie mondiale. La sua attitudine alla bizzarria lo ha portato alla costruzione di strumenti musicali di propria invenzione, alla maniera dei primi Einstürzende Neubauten, utilizzati poi per donare atmosfere originali ai suoi pezzi. Un artigiano della musica nel....
 
Recensione
01-03-2016 : EWIAN
EWIAN
Secondo lavoro sulla lunga distanza per questo trio (precedentemente un duo) tedesco, con all'attivo un EP, un singolo ed il valido full-length d'esordio, quel "Good Old Underground" che nel 2014 portò all'attenzione del pubblico il progetto Ewian attraverso il suo piglio malinconico e struggente di composizioni e voce, all'interno del quale erano riscontrabili diverse influenze provenienti dallo shoegaze, dal post-rock e un'attitudine tipica di gruppi come Radiohead, Muse o Sigur Ròs. Sotto l'ala della sassone Timezone, il progetto di Ewian Christensen rilascia nel novembre scorso questo "We Need Monsters",....
 
Recensione
20-12-2015 : HEARTS OF BLACK SCIENCE
HEARTS OF BLACK SCIENCE
Nato nel 2005 e sin qui autore di due di validi album come "The Ghost You Left Behind" (2007) e "The Star In The Lake" (2009), cui si aggiunge una manciata di singoli, il duo svedese si è fatto attendere ben sei anni prima di tornare col terzo full-length, ma questa sua prima uscita sotto l'egida della sempre ottima Progress vale ogni minuto dell'attesa. Tomas Almgren (synth e ritmi) e Daniel Änghede (voce, chitarra e basso) avevano già raccolto meritati consensi coi lavori di cui sopra, ma con "Signal" cesellano divinamente una formula dark-pop atmosferica che ha saputo far confluire il meglio....
 
Recensione
20-12-2015 : MOTHER EMPIRE
MOTHER EMPIRE
Album di debutto per questo quintetto di Copenhagen su Target Records - vera autorità in terra danese per quanto riguarda la musica indipendente - che ha richiesto ben quattro anni per uscire finalmente alla luce, complice una ricercatezza stilistica e sonora che la band ha potuto smussare al meglio in questo lungo periodo, tra prove in studio e svariate apparizioni live. In effetti "The System" suona, nel suo complesso, come l'opera di una band matura e navigata, un percorso nostalgico dal dipanarsi lineare e compatto improntato a proporre sonorità pop-wave debitrici della scena britannica degli anni '80 (Depeche....
 
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