13-07-2016
HAUL
"Separation"
(Progress Productions)
Time: CD (48:35)
Rating : 7
Gli Haul vengono dalla Svezia e sono la nuova proposta dell'etichetta Progress Productions (ormai la realtà discografica più solida della scena svedese). Haul in realtà è la sigla dietro la quale si cela Pehr Heurberg, musicista e compositore già attivo con i Kretipleti e i Militant Cheerleaders On The Move. "Separation" è il debutto sulla lunga distanza, al netto del 7" "The Hidden Spy/New Sewn Pocket" del 2012. I punti di riferimento sono certamente i classici gruppi degli anni '80, come gli onnipresenti Joy Division e Sister Of Mercy, arricchiti da una buona dose di sonorità industrial e richiami a esperienze più sperimentali come SPK o Einsturzende Neubauten. "Separation" è un disco che parte piano, con i primi due brani poco interessanti, ma è dal terzo pezzo "Blood Satisfaction", sorta di inno al vampirismo, che il lavoro prende il volo. In tale brano, infatti, le atmosfere dei Sisters sono appesantite da una chitarra quasi stoner rock e da un sottofondo di feedback che rimanda ai primi The Jesus And Mary Chain. La title-track, invece, parte darkwave per poi diventare una selvaggia cavalcata punk, mentre "Draumaz", "Black Wings" e "Dave Must Die" sono omaggi sinceri alla stagione d'oro della darkwave e del synthpop. Per non farsi mancare nulla, poi, ci sono due pezzi più sperimentali dalle atmosfere cripto-industriali e dark ambient come "Nornir" e "Fylgja", che donano un mood esoterico al lavoro. Il debutto di Haul è quindi un disco già maturo che risente delle precedenti esperienze del suo creatore, risultando però più personale e spontaneo. È apprezzabile anche la scelta di usare suoni piuttosto sporchi, con molta eco, tanto da far pensare ad un suono proveniente da una catacomba, piuttosto che da uno studio di registrazione. In definitiva "Separation" è un discreto disco che ha almeno quattro pezzi interessanti, contornati da altri che non sono comunque dei semplici riempitivi. Manca forse la scintilla dell'originalità, ma le nove tracce presenti si fanno ascoltare con piacere. Resta da vedere se, nelle future uscite, Pehr opterà per continuare con questo mix fra sonorità dure e cose più pop, oppure deciderà per una svolta, in un senso o in un altro. Disponibile anche in formato LP.
Ferruccio Filippi
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http://www.progress-productions.com/