27-06-2012
DIODATI
"Diem Supremum Obire"
(Körperschall Records/Masterpiece)
Time: (60:20)
Rating : 5.5
Questo secondo album dei Diodati richiama in auge quell'illustre gothic-wave tedesca che faceva da padrona, almeno da noi, più di una decina di anni fa. Ai tempi impazzava Sopor Aeternus, grazie a quel suo connubio tra strumentazione classica, vocals teatrali e veniale impronta oscura nelle composizioni e nell'estetica. Seguirono, per l'appunto, innumerevoli uscite col fine unico di ricreare il sound di Anna Varney, e tra gli act di maggior caratura si potrebbero elencare l'ASP meno rockeggiante, Persephone o i Chamber di Marcus Testory. Vale la pena citare Testory, visto che anche questi Diodati portano il suo marchio, seppur solo a livello contributivo. Questo "Diem Supremum Obire" risulta, purtroppo, una produzione un po' troppo inferiore alle aspettative, data la nota introduttiva. Si tenga presente che il pathos dei tre (Elias e Max Sellmeier agli archi, e Gwydion alle voci) la fa padrone per tutte le dodici tracce, che racchiudono un concept dettagliato alla ricerca del significato della morte, ma l'originalità è segnata da una profonda lacuna. Il disco non è nient'altro che un susseguirsi di recitazioni in inglese e tedesco (dello stesso Testory, pigmalione della situazione) sostenute da melodie neoclassiche, qualche introduzione pianistica e gorgheggi femminili. Una parafrasi ridondante tra gli Apocalyptica e i Chamber, tipicamente germanica per la pesantezza produttiva, troppo quadrata quando l'udito invece richiede un po' più di melodie smussate. Nulla di così personale, se lo si paragona poi anche agli highlight di questo stile. Purtroppo, nonostante i sei anni trascorsi dal debut "Souls Lament", questa nuova prova dei Diodati - comunque affiatati - pare un episodio anacronistico e necessita un di radicale lavoro di composizione per risultare seducente come si vorrebbe. I riecheggi rinascimentali a metà lavoro lasciano spazio alla fantasia, ma non risollevano un album ancora troppo immaturo, vista la concorrenza. Almeno la Echozone offrirà loro una buona distribuzione, e questo forse li spingerà al miglioramento.
Max Firinu
http://www.myspace.com/diodati