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Recensione
06-10-2009 : EXT!ZE
EXT!ZE
Sull'onda del successo dei furbastri Nachtmahr la Trisol, ormai sempre più interessata all'immagine ed all'hype che ai contenuti artistici veri e propri (sui quali, 'persi' per strada Yendri e Kirlian Camera, la celebre etichetta pare aver messo una pietra sopra), fa esordire questo quartetto tedesco, nato come one-man-project nel 2007 ed ampliato nell'organico lo scorso anno. Tanta immagine - a cui segue la fatidica poca sostanza - in salsa cyber/harsh sin dalla (pessima) copertina di questo EP d'esordio, che in poco meno di mezz'ora svela quali siano le mire degli Ext!ze: sbancare i dancefloor con ciò che definiscono 'cyber....
 
Recensione
29-09-2009 : SE
SE
Se qualcuno può fregiarsi del titolo di talent-scout nell'affascinante mondo dell'IDM e dintorni, quelle persone sono lo staff dell'americana Tympanik Audio, ormai vero e proprio trampolino di lancio per le migliori realtà del sottobosco dell'elettronica più intelligente ed emozionale. Ed è una nuova scoperta anche SE, progetto del debuttante tedesco Sebastian Ehmke, accasatosi presso la sorprendente etichetta d'oltreoceano dopo anni di registrazioni destinate solo alla cerchia degli amici più stretti. Il suono di SE sa coniugare perfettamente melodia e ritmo offrendo emozioni a profusione, fra pura IDM,....
 
Recensione
22-09-2009 : ANGELSPIT
ANGELSPIT
L'Australia ci ha costantemente abituati a lavori di qualità, proiettati sui contenuti e sul filo culturale di europei localizzati 'altrove'. In questo caso la delusione è esponenziale: volendo far passare sottilmente la mera ostentazione estetica, gli Angelspit rischiano di far breccia su una vasta fascia di pubblico, e qui noi, come sentinelle di un muro di cinta entro il cui spazio difendiamo gli indici profondi della nostra musica, erigiamo immediatamente le barricate. Look perfetto in entrambi: corsetteria in pvc di alto livello, capelli perfetti in entrambi sulla scia del filone harsh-cyber, sito curato e dettagliato,....
 
Recensione
22-09-2009 : PANDORA'S BLACK BOOK
PANDORA’S BLACK BOOK
Dopo aver parlato recentemente del buonissimo lavoro firmato Lucidstatic, adesso è la volta di questo side-project PBB, un disco che già dalla splendida copertina prende notevolmente le distanze dalla creatura madre. James Church (che, ricordiamo, proviene dall'Alaska) qui si è focalizzato su atmosfere legate all'elettronica più cupa, venate da una sinistra carica melodica e da numerose virate di matrice ambient, per un risultato più o meno convincente, anche se non completamente eccelso per l'intera durata del dischetto (settanta minuti stavolta sono troppi!). I momenti più rilassati riescono a....
 
Recensione
12-08-2009 : LUCIDSTATIC
LUCIDSTATIC
Direttamente da Anchorage, Alaska, ecco questo one-man-project a nome Lucidstatic, ennesima scommessa targata Tympanik Audio ed ennesimo successo. In questo caso c'è poco spazio per melodie ed elettronica emozionale, visto che il nostro artista in esame già da tempo si cimenta in brani dalla struttura decisamente varia e complessa, nei quali prevalgono influenze sia breakcore che drum'n'bass, sfumate attraverso un'ottica di matrice industrial che ovviamente non ci dispiace affatto. L'album, prima release ufficiale dopo due CDr autoprodotti datati 2007, è decisamente lungo e sfiancante, ma in quasi settanta minuti si....
 
Recensione
12-08-2009 : APHORISM
APHORISM
Josh Pyle è attivo nella scena elettronica da quasi vent'anni: ha cominciato a muovere i suoi primi passi in Texas, spostandosi successivamente in Illinois e poi a Chicago, dove ha sviluppato definitivamente questa sua passione. Così, dopo quattro anni di gestazione, è arrivato il momento per questo debut tanto atteso, "Surge", un primo tassello che lascia intravedere un futuro radioso per Aphorism. Per tutta la durata dell'album il sound si dimostra coerente e poco diversificato, ma se da un lato questi pochi ingredienti possono far sembrare un po' noiosa la tracklist, dall'altro lato rendono il tutto....
 
Recensione
17-07-2009 : NACHTMAHR
NACHTMAHR
Thomas Rainer, mente e anima dei pluricelebrati L'Âme Immortelle, da un paio di anni a questa parte ha trovato con il side-project Nachtmahr una dimensione da dancefloor davvero appetitosa ed al passo con i tempi, attraverso un fortunatissimo debut ("Feuer Frei!") e due EP che hanno fatto la gioia di ogni dj e di ogni appassionato della cassa dritta a tutti i costi. La formula ruffiana del musicista austriaco è semplice: un po' di vocals distorte in odor di harsh-EBM, elementi ora vicini alla trance ora alla techno (body music), ed infine quell'attitudine 'industrial' molto plastificata che si evince dal mood di stampo....
 
Recensione
17-07-2009 : WYNARDTAGE
WYNARDTAGE
Abbiamo parlato sino alla nausea dell'eccessiva prolificità del tedesco Kai Arnold e del suo progetto Wynardtage, già comparso su queste pagine in sede di recensione in ben tre occasioni in poco più di un paio d'anni, e solo lo scorso dicembre bocciavamo una raccolta di vecchi brani ("The Forgotten Sins 2002-2005") che lasciava davvero il tempo che trovava... Raccolte, collaborazioni e split a parte, sembrava che il buon Kai si fosse fossilizzato su di una formula incapace di portarlo da alcuna parte, intrappolato in architetture sonore unidirezionali ormai stra-abusate in ambito harsh-EBM... Quando ormai....
 
Recensione
17-07-2009 : LAST INFLUENCE OF BRAIN
LAST INFLUENCE OF BRAIN
Torniamo a parlare della Aliens Production, label slovacca che ama sperimentare in territori elettronici, e lo facciamo con questi LIOB, progetto che giunge al terzo lavoro dopo i precedenti "Illusions And Reality" ed "Inner Wars". Il trio slovacco, formato da Solo, Bop e Blazena, ci mette sul piatto un sound sufficientemente appetibile che mescola influenze dark-electro ad altre più di scuola industrial, anche se i risultati non si attestano su livelli di assoluta brillantezza. Convince poco il lato più easy e 'solare', presente ad esempio nell'inutile e scialba "Anabela", mentre si può....
 
Recensione
10-07-2009 : TAPAGE
TAPAGE
Tijs Ham ha una capacità straordinaria: stupire. Lo abbiamo conosciuto con il suo primo album su Tympanik circa un anno fa, ed in quella sede, seppur senza cestinare il lavoro svolto, avanzammo alcune perplessità circa l'atmosfera generale scolpita tra i solchi di "The Institute Of Random Events". Se le lodi riguardanti il pathos essenziale erano indubbie, nell'economia globale giocavano a suo sfavore l'eccesso di suoni che 'sporcavano' le linee morbide di quasi tutto il disco. Tapage ha effettuato ciò che ci auspicavamo (e chissà se in parte possano avere influito le critiche benevole e affettuose...):....
 
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