Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 102

17-07-2009

WYNARDTAGE

"The Grey Line"

Cover WYNARDTAGE

(Rupal/E-Noxe/Masterpiece)

Time: (76:17)

Rating : 7

Abbiamo parlato sino alla nausea dell'eccessiva prolificità del tedesco Kai Arnold e del suo progetto Wynardtage, già comparso su queste pagine in sede di recensione in ben tre occasioni in poco più di un paio d'anni, e solo lo scorso dicembre bocciavamo una raccolta di vecchi brani ("The Forgotten Sins 2002-2005") che lasciava davvero il tempo che trovava... Raccolte, collaborazioni e split a parte, sembrava che il buon Kai si fosse fossilizzato su di una formula incapace di portarlo da alcuna parte, intrappolato in architetture sonore unidirezionali ormai stra-abusate in ambito harsh-EBM... Quando ormai nessuno ci sperava più, ecco che il Nostro si ripresenta con un album (il quarto) finalmente più completo, maturo e variegato, segno che la speranza è davvero l'ultima a morire. Non uno stravolgimento dei vecchi stilemi, sia chiaro, ma fa piacere vedere nell'artista di Chemnitz la volontà di aprirsi a nuove soluzioni, correggendo il tiro verso un sound finalmente più corposo. Ponendo in apertura due momenti deflagranti e spaccaossa come "Mask" e "Tragic Hero", Kai dimostra che la violenza insita nel proprio sound non è venuta meno, anzi, ma questa viene oggi riletta in una chiave piacevolmente più abrasiva e velenosa (verosimilmente frutto dell'esperienza nel duo Acylum, di cui il Nostro fa parte), mostrando inoltre molto più dinamismo ritmico e maggior concretezza a livello di melodie. Pur rimanendo ben ritmata, "The Frozen Point" evidenzia una raffinatezza sinora sconosciuta al progetto, ben ribadita dall'ariosa "In Death A Tale" e dalle più sensuali "The Grey Line" e "Now We Are Alive", entrambe cantate dalla voce suadente di Melanie Güntzschel. Ottimi i risultati raggiunti dall'atipica "Leaving", pregevolmente soffusa, melodica e sofferta, mentre si torna a picchiare duro con le varie "Cutting Down", "My Life" e "Crash Of A Star", tutte nel solco di tanti episodi del passato di Wynardtage, ma con un piglio molto più convincente ed in grado di fare breccia nei dancefloor più caustici. Chiusura affidata a tre remix, segnatamente ad opera di nomi collaudati come Painbastard, ESC ed X-Fusion, tutti sagacemente pompati a dovere. S'intravede finalmente la luce alla fine del tunnel per Kai, ma sarà doveroso continuare in questa direzione, onde completare il processo di maturazione avviato.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.wynardtage.de/

http://www.rupalrecords.de/