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Reception

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Intervista
29-12-2007 : TERROR PUNK SYNDICATE
Foto: Magnus Eklund
Quando andremo a tirare le somme per questo 2007 che ormai si chiude, andando a guardare quali sono stati i 'newcomers' più interessanti dell'anno non potremo certamente scordarci, almeno per quanto attiene alla materia elettronica, dello svedese John David Karlgren e del suo progetto Terror Punk Syndicate, autore del brillante debut "Extended Playtime". Ancora una volta grazie all'attenzione dell'emergente label svedese Progress Productions, dopo l'eccellente comeback dei connazionali Necro Facility, un superbo disco di elettronica solida come la si faceva 15-20 anni fa - quando a spopolare...
 
LiveReport
29-12-2007 : THE DARK DAY ELECTROCUTION
C'era la fatidica attesa mista a curiosità nei confronti dell'ultima grossa serata live dell'anno, ovvero il 'Dark Day Electrocution', mini-festival con in cartellone cinque act elettronici e con l'asse spostato prevalentemente verso il filone 'harsh'. L'attesa era dettata dalla volontà di vedere finalmente sul palco meneghino i ben noti Grendel, il cui ultimo album "Harsh Generation" si è dimostrato un bel passo in avanti rispetto al pur positivo passato, nonché dal desiderio di vedere all'opera quegli Adam che hanno fatto alzare la testa all'Italia in ambito 'harsh' col loro debut eponimo e dalla...
 
Recensione
29-12-2007 : MIND.IN.A.BOX
A poco più di due anni dall'acclamato "Dreamweb" il duo austriaco torna con l'atteso terzo album, fra le ultime uscite programmate da quella Dependent tristemente prossima all'annunciata chiusura. Il progetto di Stefan Poiss, come sempre coadiuvato ai testi dal fidato Markus Hadwiger, dopo due album eccelsi come il debut del 2004 "Lost Alone" ed il succitato "Dreamweb" ha già dimostrato non solo una maturità artistica che per altri è impensabile conseguire nell'arco di soli tre anni, ma si è rivelato anche una delle cose migliori partorite dalla sempre fervente scena elettronica...
 
Recensione
29-12-2007 : VV.AA.
David E. Williams è un autore che si ama o si odia, mai facilmente collocabile all'interno della scena underground è amato all'eccesso da alcuni musicisti (si veda ad esempio quanto rilasciato recentemente da Lloyd James nell'intervista pubblicata sulle nostre pagine), da altri perfettamente snobbato. Rimangono i fatti: Williams ha anticipato quella vena pop/noir che si è affermata definitivamente solo negli ultimi anni, pur mantenendo sempre uno stile da cantautore che l'ha reso una voce fuori dal coro e un esempio da seguire. Rodolfo Protti della Old Europa Cafe decide dunque, in modo perspicace, di dare alle stampe un...
 
Recensione
29-12-2007 : M.B. (MAURIZIO BIANCHI)
Dopo vari anni di attesa la Final Muzik si prende l'onere e l'onore di ristampare uno degli antichi pezzi da novanta firmati M.B., "Regel", che vedeva la luce in formato LP nel 1982, ossia subito dopo le sperimentazioni su nastro di Maurizio Bianchi e insieme ai tanti vinili che caratterizzavano quel periodo fervido della sua carriera. La voglia di creare qualcosa di nuovo e diverso era talmente forte che, ad ascoltare adesso quest'album, si ha ancora l'immediata impressione che suoni di tal genere all'epoca non avevano precedenti, e ad oggi non hanno ancora avuto un seguito. A differenza di altri lavori di Maurizio,...
 
Recensione
29-12-2007 : STEVE MOORE
Gli appassionati dello 'sci-fi prog' prettamente strumentale di certo già conosceranno il progetto Zombi, duo di Pittsburgh che negli ultimi tre anni si è imposto fra i seguaci di tali sonorità con ben cinque release. Steve Moore altri non è che uno dei due componenti del succitato progetto, e questo suo debutto come solista (che giunge dopo un demo-CD eponimo datato 2003) sposta le coordinate stilistiche verso un suono più synth-oriented rispetto a quanto fatto con la denominazione Zombi. "Introduction" è un incipit a base di ambient cosmica marchiato a fuoco dal maestoso uso del moog,...
 
Recensione
29-12-2007 : FIN DE SIÈCLE
"Patagonie" è l'ultimo lavoro in ordine di tempo messo a punto dai francesi Fin De Siècle prima del loro definitivo ritiro dalle scene. L'album vede la luce nel 2006 ed è uno dei due lavori (insieme al vecchio "Sans Titre") che il combo transalpino ha stampato in formato CD prima di "Nine Barns", ultimo sussulto artistico affidato al classico supporto vinilico. Lo stile proposto non si distacca molto dagli standard del duo, normalmente caratterizzati da una volontà cinematografica resa con note e samples toccando stili diversi, tutti utili all'obiettivo finale. Meno sperimentale, ma...
 
Recensione
29-12-2007 : BABYLONE CHAOS
La label OPN accoglie nel proprio roster anche Babylone Chaos, progetto francese nato in tempi recenti che approda solo adesso al primo lavoro di lunga durata, dopo qualche split (ricordo al proposito quello realizzato in compagnia di Mourmansk 150 e HIV+, prodotto dalla Divine Comedy) e una piccola manciata di release su CDr. Trattasi di un industrial molto percussivo con momenti che vertono sul noise e con un uso di samples assai generoso, peculiarità che avvicina le tracce di "Les Machines Ecarlates" ai rumori ritmici di un'etichetta come la Hands. Le percussioni metalliche e roboanti si fondono a stridenti rumori da...
 
Recensione
29-12-2007 : RAPOON
La label di Alessandro Tedeschi assolda per trattare la propria gelida tematica un asso del vecchio panorama industrial: l'inglese Robin Storey, membro fondatore dei celeberrimi Zoviet France e attivo ormai da circa 15 anni con il suo progetto personale Rapoon. Il fine del disco è sempre il medesimo: descrivere con la musica distese di ghiacci perenni, in questo caso immaginati come risultato di una nuova era glaciale che colpirebbe l'Europa cambiandone di netto le fattezze. Robin struttura il proprio commento audio a partire da tracce circolari ripetute all'infinito ed estratte da "Il Bel Danubio Blu" di Johann Strauss...
 
Recensione
29-12-2007 : CORPOPARASSITA
Corpoparassita, progetto italiano attivo ormai da vari anni, giunge finalmente ad una produzione su CD dopo vari CDr e releases minori. "Inesorabile" riesce ottimamente, attraverso otto tracce, a percorrere territori vari: dal noise ambientale all'industrial elettronico, fino a momenti di calma piatta e fredda, riuscendo così a rinverdire i fasti di una scena italiana certamente poco pubblicizzata rispetto alle produzioni straniere, ma comunque di buon livello e da sempre prolifica (sebbene se ne accorgano più all'estero che in patria). Come dicevo, i brani sono giostrati su frequenze variegate: dalla lunga apertura,...
 
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