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Reception

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Recensione
03-06-2009 : LUIGI RUBINO
Dopo l'ottimo esordio del violinista Edo Notarloberti, tocca ora ad un altro componente dei partenopei Ashram intraprendere l'esperienza solista: ci riferiamo al pianista Luigi Rubino, la cui estrazione musicale (che si rifà a grandi nomi del ventesimo secolo come Debussy, Chopin e Wagner, ma anche alle opere di Pergolesi, Bach etc...) ha fornito un contributo importante anche in altre realtà nostrane quali Argine, Corde Oblique e Trees. Ovviamente l'intera opera ruota attorno allo strumento prediletto dal Nostro, ma sono ben sette i musicisti coinvolti in qualità di ospiti per la riuscita delle 12 tracce del dischetto...
 
Recensione
03-06-2009 : ATTRITION
All'interno della grande opera di ristampa del vecchio catalogo degli Attrition trovano spazio alcune ghiottonerie per i tanti supporter della band albionica. Ne è un esempio questo "Across The Divide", ristampa di sei tracce incluse in origine nello split "Terminal Kaleidoscope" realizzato nel 1985 coi Legendary Pink Dots e qui arricchito di due brani ("Pendulum Turns" e "The Outer Edge") registrati durante quella sessione, e ad onor del vero all'altezza degli altri. Tutti gli otto pezzi provengono da un concerto che i nostri tennero in Olanda nel lontano 1984 insieme alla band di Edward...
 
Recensione
03-06-2009 : APOPTOSE + JOY OF LIFE
Alcuni dei nostri lettori si ricorderanno sicuramente dei Joy Of Life, promettente realtà d'oltremanica che fu scoperta e lanciata negli anni '80 dalla NER di Douglas Pearce, e che scomparì dopo solo due lavori divisi tra romantica new wave e ritmiche marziali. Gary Carey, fondatore del progetto nonché collaboratore della Morte In Giugno, riapre ora le porte alla musica, grazie all'amicizia e all'interessamento di Rüdiger (meglio noto come mente dell'act Apoptose). Il connubio tra i due viene coronato da questo "Warrior Creed", generoso EP di cinque tracce divise in circa quaranta minuti di durata. La...
 
Recensione
03-06-2009 : ATTRITION
"A Tricky Business" veniva pubblicato per la prima volta in LP nel 1991 dalla defunta Contempo, ed è ora riproposto da Martin Bowes in versione rimasterizzata tramite la sua personale etichetta. L'album si affacciava sugli anni '90 cercando di innovare il suono della band che si andava facendo più elettronico, ma anche quello di un genere che attraversò proprio a quei tempi delle difficoltà non indifferenti, diviso tra una riproposizione di vecchi schemi e tentativi non sempre felici di modificare il sound di provenienza in prospettiva electro-goth. Gli Attrition optarono con risultati alterni per beat...
 
Recensione
03-06-2009 : ERDEM HELVACIOGLU
A dispetto di una non grande notorietà nel settore 'oscuro', il turco Erdem Helvacioglu gode di una buona risonanza nel più ampio emisfero dei compositori di colonne sonore e degli sperimentatori tout court, fatto che è largamente testimoniato dal curriculum vitae che l'autore stesso fornisce nell'inserto allegato al CD. Accostabile per alcuni aspetti al nostro Teho Teardo o agli Olhon, Erdem mostra in quest'album la sua attitudine più dura, elaborando cinque tracce di musica concreta che lo legano a distanza di tempo all'immortale Luigi Russolo. Rumori flebili e metallici vengono utilizzati per descrivere...
 
Recensione
03-06-2009 : SEIZON
La trilogia di Renato Zampieri si conclude con questo album uscito da pochi mesi, e lo fa nel modo migliore. Fisicamente irreperibile (ma scaricabile dal sito dell'artista), "Seizon And The ghO.S.T. Orchestra" vide la luce nel 2007; il 2008 ha salutato il seguito con "The Dark Movements" (che recuperiamo in sede di recensione praticamente in contemporanea col nuovo lavoro), mentre la giusta conclusione è rappresentata da questo dischetto di otto tracce. La procedura rimane la medesima dell'album precedente (campionature ridigitalizzate e samplerizzate ottenute dalle varie sezioni della EastWest Gold Orchestra),...
 
Recensione
03-06-2009 : VV.AA.
Il terzo capitolo della serie Tarot è dedicato all'Imperatrice. Il miniCD prende il via con un brano di Eldar, realtà iberica che ha avuto in questi mesi l'onore di veder pubblicato un proprio lavoro dalla Cold Meat Industry di Karmanik. Nonostante ciò il pezzo, che riprende il titolo di questa piccola compilazione, non brilla per originalità: siamo nei paraggi di un'ambient sulfurea e rituale basata su sussurri, rintocchi di campane e riverberi di rumore vario. Insomma, una grande oscurità di maniera che rischia di finire dimenticata assai presto. La successiva "Message Form The Black Empress"...
 
Recensione
03-06-2009 : OGOGO
Ciò che non ti attendi accada: questo è Ogogo. Se ti aspetti un artista dell'avanguardia jazz, ti aspetti comunque una lineare condotta strumentale, che dia spazio all'improvvisazione, ma dentro limiti e confini di canoni musicali. Igor Grigoriev (la natalità russa è palese) non solo si cela dietro il proprio monicker, ma anche dietro ogni regola mentalmente aperta sui codici sonori. Così anche in questo nuovo full-length, il terzo di cui ci occupiamo nelle nostre pagine, la schizofrenia è conduttrice dei grovigli che mescolano la collaborazione dei tre musicisti. Spesso Grigoriev è solo,...
 
Recensione
03-06-2009 : SEIZON
Se ad occhi chiusi ascolterete questo dischetto della durata appena superiore alla mezz'ora, sarete immediatamente catapultati in un piccolo mondo sinfonico; particolare non da trascurare è che Renato Zampieri crea la sua atmosfera senza nessun sussidio acustico. Il miracolo avviene in modalità digitale, utilizzando come base di riferimento gli arrangiamenti della EastWest Gold Orchestra 'samplerizzati', quindi basi digitali concrete su cui l'estro del nostro si dipana. Per la parte percussiva il discorso è diverso: l'utilizzo di programmi appositi per PC agevola il lavoro. Perché allora violini, archi in genere o...
 
Recensione
03-06-2009 : KISSOGRAM
Con "Rubber & Meat" il combo berlinese, già preesistente come Sitcom Warriors, presenta il terzo album in nove anni di attività artistica dal cambio di monicker. In quanto supporter nell'ultimo tour di Franz Ferdinand ed in passato dei Peaches, le aspettative nei loro confronti non possono che essere alte, ragion per cui il dischetto in parte delude le attese. La ragione principale risiede nell'estremo eclettismo dei due, che se da una parte appaga chi pretende produzioni che non stagnino l'ascolto, dall'altra genera caos a causa del continuo 'sobbalzare' tra generi indistinti. L'area sostanziale di corrente del...
 
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