Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

03-06-2009

ERDEM HELVACIOGLU

"Wounded Breath"

Cover ERDEM HELVACIOGLU

(Aucourant Records)

Time: (56:00)

Rating : s.v.

A dispetto di una non grande notorietà nel settore 'oscuro', il turco Erdem Helvacioglu gode di una buona risonanza nel più ampio emisfero dei compositori di colonne sonore e degli sperimentatori tout court, fatto che è largamente testimoniato dal curriculum vitae che l'autore stesso fornisce nell'inserto allegato al CD. Accostabile per alcuni aspetti al nostro Teho Teardo o agli Olhon, Erdem mostra in quest'album la sua attitudine più dura, elaborando cinque tracce di musica concreta che lo legano a distanza di tempo all'immortale Luigi Russolo. Rumori flebili e metallici vengono utilizzati per descrivere realtà naturali o per suggerire pensieri, ogni passaggio risulta pulito e tenue, evitando così gli estremismi del panorama noise e power-electro, ma anche le concrezioni più feroci di alcuni titoli a firma Maurizio Bianchi. Gli esiti migliori emergono laddove vengono ricostruiti i suoni di elementi naturali, come l'acqua e il ghiaccio in "Below The Cold Ocean", la sinuosità della fiamma in "Dance Of Fire", o ancora i movimenti dei cristalli in "Lead Crystals Marbles". In questi casi viene elaborato una sorta di audio-espressionismo che ricompone in modo visionario la realtà. Risulta invece più schematico l'accostamento tra accumuli sonori e temi che riguardano l'interiorità umana, tanto che le due ultime tracce rischiano di perdere il filo conduttore con la sostanza, proponendo un involucro ammaliante (soprattutto nella conclusiva title-track) ma freddo. Più in generale "Wounded Breath" è un grande esercizio di stile esente da atmosfere o emozioni particolari, forse concepito troppo col cervello, ma studiato in modo peculiare e mai vittima di rumori casuali. Purtroppo solo i pochi appassionati del genere sapranno coglierne in pieno l'essenza. Album di nicchia.

Michele Viali

 

http://www.erdemhelvacioglu.com/

http://www.aucourantrecords.com/