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Recensione
22-10-2010 : ENDLESS ASYLUM
Nell'ultimo decennio tre film hanno in particolare contribuito ad illuminare quel piccolo filone del gothic-movie vitale (o funereo) tra i corridoi di antichi edifici, vecchie ville trasformate in ospedali e labirinti mentali malati o indotti, ma soprattutto buio, tanto buio. "Fragile" di Jaume Balaguerò, "Gothika" di Mathieu Kassovitz e "The Orphanage" di Juan Antonio Bayona, il catalano Bayona. Su tre, due spagnoli di cui uno catalano. È solo un caso, allora, che il prolifico Sathorys Elenorth sia nato in Catalogna, ami fotografare certi asfissianti luoghi/non-luoghi o case antiche, ma soprattutto...
 
Recensione
22-10-2010 : APOPTOSE
Il più quotato tra i progetti nati e cresciuti di recente in casa Tesco torna a far parlare di sé con un album delizioso diviso tra magia, inquietudini e leggende. "Bannwald" prende spunto da un fatto reale avvenuto vari anni fa, quando tre sorelle si avventurarono in una vasta foresta della Germania del nord per raccogliere frutti ed erbe e non fecero più ritorno: parte da qui la descrizione sonora di una natura quieta ed oscura che assorbe nel proprio grembo le tre ignare bambine, tra sentori pagani, antiche credenze e zone sconosciute in cui la psiche umana non può né deve evidentemente...
 
Recensione
22-10-2010 : DEINE LAKAIEN
"Più vecchi, più saggi, ma siamo ancora questi combattenti": così si presentano, estrapolando una frase dal testo di un nuovo brano, Alexander Veljanov ed Ernst Horn oggi, superato il giro di boa dei vent'anni di attività con la monumentale celebrazione orchestrale del 2007. A cinque anni di distanza dal precedente studio-album "April Skies", l'amato duo tedesco si ripresenta al proprio pubblico con un lavoro che fa tesoro degli oltre vent'anni spesi a combinare elettronica e musica classica, e che inevitabilmente fa sue le prerogative sinfoniche sviluppate per la celebrazione di cui sopra....
 
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22-10-2010 : WALTER SICKERT & THE ARMY OF BROKEN TOYS
Bentornati sotto lo chapiteau digitale di Mr. Sickert (il musico), di Edrie (la musa) ed il suo esercito di balocchi rotti. Bentornati perché già nel 2009 ci occupammo dell'eclettico, baffuto artista di Boston dedicando una pagina al suo EP "Casualty Menagerie", tutt'ora però rimanendo una voce isolata in Italia nell'apprezzare il genio polivisivo che nel suo territorio è già un piccolo culto. Teatrale e artisticamente completo, i suoi live show sono affollati ed imprevedibili. Un circo paradossale ed assurdo, guignolesco, colorato ed antico: la musica e i personaggi si muovono al suo interno,...
 
Recensione
22-10-2010 : ANDREAS GROSS
Tornato sul mercato sul finire dello scorso anno col quinto full-length "We Like Ghost Girls", il sestetto tedesco capitanato dal mastermind Andreas Gross fa nuovamente capolino con un EP che completa le suggestioni respirate con un album piacevolmente in bilico tra trip-hop, darkwave, shoegaze e dream-pop. È infatti un brano fra i migliori dell'ultima fatica sulla lunga distanza il momento cardine dell'EP, inizialmente proposto nel suo 'radio edit': una carezza dark umbratile ed intima, con la fragile e malinconica voce di Tabitha Anders a cesellare l'ennesimo buon refrain (particolare che la band cura sapientemente). Tocca...
 
Recensione
22-10-2010 : MACHINEFABRIEK
L'olandese Rutger Zuyderveldt si presenta con un carico di pubblicazioni eccezionale, sfornato nell'arco relativamente breve di circa sei anni, sotto il moniker Machinefabriek: tra le più importanti e recenti svetta il CD "Daas", licenziato lo scorso aprile da un'etichetta di primo livello come la Cold Spring. Di fatto il lavoro in questione presenta un solo pezzo inedito, affiancato da quattro tracce recuperate da un LP split del 2008 ("Onkruid") e da precedenti realizzazioni in CDr ("Flotter" e "Koploop" del 2006 e "Grom" del 2007): nonostante lo scarto temporale, i pezzi sono uniti...
 
Recensione
22-10-2010 : SHED
Localizzato sul territorio francese ed apprezzato in Inghilterra, il progetto transalpino risulta tra le nostre CD-teche a torto sconosciuto: un motivo in più per credere che, tramite il nostro magazine, si possa e si voglia aprire una breccia in cui il suono degli Shed possa entrare e propagarsi. Dieci anni di attività ed un sound versatile sono il biglietto da visita di Marc Van-Damme (origini certificate alla metà degli anni novanta nell'act Death Nature) e Cédric Grané, entrambi amanti dell'elettronica ibrida nella quale coniugare il beat digitale ed analogico ad un supporto acustico. Clubber, il suono...
 
Recensione
22-10-2010 : A7IE
A tre anni di distanza dal debut "Distress" il progetto francese A7ie (nato nel 2002 come Aseptie) approda in casa Advoxya per la seconda prova sulla lunga distanza. Nuovamente prodotto dalle sapienti mani di Jan L. (X-Fusion), il follow-up in esame si presenta solido nelle nove tracce che lo compongono, forte di un suono adeguato. Non muta lo stile: il verbo dell'act francese è quello dell'harsh-EBM, con l'occhio ben rivolto ai club come il momento impone, e nel caso ci fossero dubbi in proposito, le varie "Some Kind Of Hate", "Neuroleptics", la vorticosa "Martyr", la più oscura...
 
Recensione
22-10-2010 : REACTIVE BLACK
Ciò che da sempre ha caratterizzato ogni genere musicale e il conseguente business è sempre stato l'avvento dei 'trend', veri e propri movimenti che hanno consacrato molte band talentuose e allo stesso tempo portato alla ribalta i loro innumerevoli cloni. È sempre stato così, e probabilmente lo sarà sempre: seguire un gruppo che ha avuto un enorme successo se da un lato è un ingenuo e spontaneo tributo al gruppo stesso, dall'altro è anche una mera operazione mediatica che si spera porti a una discreta e immediata popolarità. Al giorno d'oggi, 'seguire il carrozzone' prima di altri...
 
Recensione
22-10-2010 : ELYSEUM
Nasce appena un anno fa il progetto Elyseum su iniziativa dell'inglese Mark Angel, autore avvezzo a manovrare loop e suoni pre-registrati. L'album di debutto "Bipolar" si presenta avaro di informazioni e scarno nel suo involucro esterno, lasciando la parola unicamente ai contenuti sonori. Mark utilizza tastiere e computer per creare sonorità che si ricollegano alla vecchia scuola industrial con esiti vagamente ambientali. La resa analogica e le sparute partiture ritmiche ("Despair") fanno da sostegno a droni metallici ed essenziali che richiamano alla mente vecchie immagini in bianco e nero estratte da oscuri film...
 
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