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LiveReport |
11-09-2010 : ATARAXIA |
Quando Francesca iniziò il canto le gazze intorno a noi, nel folto del bosco, iniziarono insieme a lei, e pensando alle deità celtiche, la gazza è una manifestazione di Morrigan, Dea combattiva e femminile: un auspicio, nulla da dire. Francesca Nicoli e Vittorio Vandelli, soli in acustico all'interno di un contesto semplicemente meraviglioso, e per un'ora la seduzione è stata bonariamente condotta dalla location insieme agli artisti, alla loro musica. Intorno a noi Villa Sorra, perché lentamente, mentre ne visiti il parco, essa ti si chiude intorno, ti soffoca deliziosamente come il romantico abbraccio di un... |
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Recensione |
11-09-2010 : LINDA MARIA BONGIOVANNI |
Senza vestirci di un manto di sapienza inconsistente, con molta umiltà ma con grande apertura mentale, vi progiamo di nuovo una pagina di neoclassicismo musicale per pianoforte. Protagonista ancora una donna: Linda Maria Bongiovanni, ed è la notizia più bella. Sì, perché anche nell'ambito 'colto' il music-biz ha sue leggi, i suoi eroi (costruiti) e le sue regole, ma riflettete con noi: quanto amore ci può esser per la musica in un simile contesto? Linda Maria Bongiovanni, come la sua collega (e concittadina) Alessandra Celletti, è donna: ciò vuol dire suonare il pianoforte rimanendo... |
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Recensione |
11-09-2010 : DER BLUTHARSCH |
Il terzo live-album dell'act austriaco, che per inciso va ad immortalare la data di Leida (Olanda) del 28 settembre 2004, ha un obiettivo ben chiaro: esso si rivolge infatti al pubblico dei 'vecchi' Der Blutharsch, quelli per intenderci antecedenti alla 'svolta rock' operata nel 2005 con il discusso "When Did Wonderland End?" ed ampliata nei due successivi capitoli. Questa release suona dunque come un ultimo tributo ai tempi che furono, quelli della marzialità, del cosiddetto 'military pop' e delle controversie concettuali, messo in atto attraverso quindici tracce per una durata che supera appena i 50 minuti. Tipica... |
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Recensione |
11-09-2010 : EGO LIKENESS |
Attivo sin del 1999, il duo di Baltimora approda in casa Dependent (almeno per quanto attiene al mercato europeo, visto che di quello americano se ne occuperà la Metropolis) per quello che è il suo quarto full-lenght, quattro anni dopo il precedente "The Order Of The Reptile". Donna Lynch e Steven Archer, entrambi anche impegnati col progetto collaterale The Trinity Project, sono partiti da un'elettronica gelida e sperimentale - inizialmente piuttosto acerba - per approdare verso sonorità più inclini ad una sorta di electrogoth misto a darkwave ed industrial rock, e se col terzo album una certa svolta la... |
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Recensione |
11-09-2010 : NIHIL NOVI SUB SOLE |
Sebbene bistrattata e chiacchierata fino alla nausea, la scena martial industrial continua ad avere ammiratori che finiscono col cimentarsi nei suoni guerreschi, echi di epoche lontane e simbolo di un coraggio che tende ormai a latitare nel mondo occidentale. Nihil Novi Sub Sole è un esempio dell'interesse che ancora miete il genere: il progetto, dopo un paio di comparsate su compilation, debutta con questo "Jupiter Temple", ben confezionato in una custodia digipak di formato A5. Dietro il nome latino si cela l'olandese Marco Kehren, già ampiamente attivo nel settore metal con gli act Bethlem e Deinonychus, e passato... |
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Recensione |
11-09-2010 : WEEP |
Ecco a voi l'eterno dilemma: meglio essere apprezzati da musicisti, giornalisti, critici e attenti ascoltatori, o sfornare un prodotto accuratamente confezionato che si rivolge ad un largo pubblico e che magari fa il botto con un solo singolo che permette di camparci per molti anni ma non lascia nulla più, artisticamente parlando? Due anni dopo "Never Ever" la band newyorkese Weep, capitanata dall'eclettico artista Doc Hammer (già leader di Mors Syphilitica e Requiem In White), pubblica il suo primo full-lenght per la Projekt, e sicuramente una risposta se l'è data. "Worn Thin" è un album dalle... |
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Recensione |
11-09-2010 : TO AVOID |
Solo sul finire dello scorso anno, a seguito di un silenzio durato quattro anni, i tedeschi To Avoid sono tornati a farsi sentire con l'EP in esame, successore di quel "Voyage Into The Past!" che aveva lasciato intravedere segnali di crescita da parte di una band attiva a livello discografico sin dal 2000. Con quattro release alle spalle (le prime tre delle quali autoprodotte) e con un'assodata esperienza sul campo, il quartetto si ripresenta al pubblico con un sound sempre ancorato all'EBM più oscura e ferale tipica dei primi anni '90, ma oggi inevitabilmente più rifinito e forte di una produzione più corposa:... |
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11-09-2010 : VIOLENCE AND THE SACRED performing as VIOSAC |
Il classico ensemble VIOSAC, nato negli anni '80 e tornato in vita due anni fa grazie all'interessamento del solo Graham Stewart (uno dei suoi membri originari), non smette di proporre continue evoluzioni che non lasciano spazio ad una facile catalogazione. "Dawning Lumonisity" è il terzo titolo della nuova era inaugurata con "Rusty Pile" e si posiziona agli albori rispetto al precedente "You Are Planning To Enjoy The Apocalypse", disco al limite dell'improvvisazione libera di cui abbiamo avuto modo di parlare qualche tempo fa nel nostro magazine. Il nuovo capitolo parte da presupposti tematici... |
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11-09-2010 : NEROFOSCO |
Parte dal culto di Mitra, che aveva già attirato diversi grandi nomi del settore (come i Sol Invictus, Allerseelen o la label francese Athanor), il nuovo progetto solista di Doktor Pery, già noto alle cronache industriali per il suo act principale Satanismo Calibro 9. Le reminiscenze dell'antica divinità si vanno a mescolare ai panorami della valle Camonica (nelle alpi lombarde), immortalata in copertina in un plumbeo bianco e nero, che dà altrettanta ispirazione a questo disco di debutto composto da una sola, lunga traccia di oltre 70 minuti. Un ambient-noise dalle fattezze cupe e orrorifiche segna prepotentemente... |
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11-09-2010 : SEPTRON |
Nel suo debutto discografico ufficiale Septron commette un solo, fatale errore: cantare, o meglio, cantare in tutte le tracce. Se "Wuterguss" fosse stato totalmente dominato dalle macchine senza l'intervento dell'uomo, inteso come cantante, il dischetto avrebbe avuto un altro valore. Nulla a che fare con la voce di Bastian Polak, che quando è dietro alle sue tastiere e diventa Septron sfoggia la sua ugola melodico-gotica tipicamente teutonica che nel genere industriale ed elettronico dove si colloca è adatta... Non è l'accento, il timbro o i colori, anzi, ciò nulla a che fare con Bastian ed il suo canto:... |
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