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Reception

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Intervista
23-08-2010 : BLUME
È stata una delle rivelazioni (piacevoli, non c'è che dire) della primavera 2010: un debutto tra le braccia di A Different Drum, segno che l'etichetta a stelle e strisce ha sentito il profumo elegante del suono dei Blume. Noi, che in quanto ad olfatto musicale non ci sentiamo inferiori, lo stesso profumo lo abbiamo saggiato altre volte in passato in casa Italia, l'odore acre ed antico di rosa inglese che si avverte nelle malinconiche ballate di Frozen Autumn, Kirlian Camera o nelle rilassate song meno dance-oriented dei Syrian. Un odore che è malinconico ed ha lo stesso valore di quei segnali infantili che nascono tra i...
 
Recensione
23-08-2010 : FIRST BLACK POPE
Quei lettori che magari si fermano ai voti assegnati in sede di recensione e poi non si premurano di saggiare di persona i contenuti dei vari dischi presentati potrebbero pensare che questa rivista sia in una certa misura 'campanilista', viste le altamente positive valutazioni di svariati lavori provenienti dalla nostra terra... Se non temiamo certe accuse è perché siamo ben consci di una situazione che non ci stancheremo mai di sottolineare: nella scena italiana c'è una discrepanza enorme fra la qualità dei progetti musicali e la partecipazione del pubblico, per lo più assente e/o concentrato su aspetti...
 
Recensione
23-08-2010 : DARK ORANGE
Arriverà l'autunno, e colorerà d'ocra le foglie dei nostri alberi nei parchi, nei boschi, nelle campagne; ocra e vermiglio danzeranno con la coreografia diretta dal vento, accompagnati da quell'odore penetrante di funghi tipico nei mesi pre-invernali, e l'aria, di questi aromi come di frutta matura e sidro nei campi di frutta, sarà satura per qualche settimana. Arriverà l'equinozio, e come in un atavico rito il nostro animo precipiterà nella fase malinconica dell'anno: chi dalle proprie finestre avrà la possibilità di vedere davanti a sé tutto ciò, la danza delle foglie morenti, i...
 
Recensione
23-08-2010 : FRACTIONAL
Sinergie non inconsuete e copertura planetaria supportano massivamente il nuovo full-length dell'act belga Fractional. Tympanik Audio e Brume Records (piccola label su cui Gwenn Trémorin, universalmente noto come Flint Glass, e Boris Volant riversano le proprie intuizioni discografiche) si cimentano nella doppia produzione del quarto full-lenght "Blood" a due anni di distanza da "Come Mierda", album che ha rivelato Eugenie 'Fractional' come nuova star tra i manipolatori di synth e sequenze. Avrete quindi capito che l'area di manovra della Nostra è il breakbeat ruvido e pirotecnico, sempre meno votato alle...
 
Recensione
23-08-2010 : EVESTUS
Se per voi bizzarria è sinonimo di originalità e/o creatività, fareste bene a guardare verso l'Estonia, terra natia di Ott Evestus, polistrumentista che in passato ha offerto i propri servigi a formazioni di stampo metal come i Forgotten Sunrise ed i Solwaig. È nel 2004 che il Nostro, già in possesso di una forte presenza scenica, avverte la necessità di essere più che un semplice frontman con licenza di scrivere liriche: da allora prende vita il solo-project Evestus, che rimedia subito un contratto con la canadese D-trash, etichetta che nello stesso anno pubblica il debut "Destiny In...
 
Recensione
23-08-2010 : FRANCISCO LÓPEZ
Un nome (Amarok) e una sorta di impronta che campeggia sullo sfondo bianco della copertina: così inizia la settima produzione della gelida etichetta italiana Glacial Movements, che affida il lavoro all'iberico Francisco López, prolifico e affermato assemblatore di suoni e rumori evocativi. In una lunga traccia di 64 minuti viene ricreato l'ecosistema dell'Amarok, il lupo gigante della mitologia Inuit, punto di partenza per quello che l'autore ha definito il suo disco più sinistro. L'atmosfera prende corpo con un drone in crescendo, intervallato da pause e silenzi che danno al pezzo una struttura ondulatoria: l'obiettivo...
 
Recensione
23-08-2010 : DPERD
Non sempre, se si intende lavorare con dedizione e sincerità, ci si riesce ad accostare ad ogni band con un giudizio fermo e definitivo. Alle volte una valutazione netta e insindacabile può derivare da forme di pregiudizio nei confronti del gruppo in questione o del genere al quale appartiene, o da una sorta di supponenza e superficialità del recensore stesso. Il beneficio del dubbio è fondamentale, e forse permette un approfondimento maggiore e un ascolto più avalutativo. Dico questo perché, nei confronti dei Dperd, continuo a sentirmi sopraffatto da un parere ambivalente: pur avendoli seguiti sin...
 
Recensione
23-08-2010 : CLAUDEDI E NEMICI
Animatore di vecchia data dell'underground romano, membro fondatore degli Ain Soph e stimato personaggio della scena esoterica e oscura internazionale, ClauDEDI (al secolo Claudio Giammarini) firma e rivisita cinque brani che in certo qual modo ripercorrono la sua storia di musicista, spaziando tra generi ben diversi con l'ausilio di alcuni 'nemici' di sempre come Spectre (anch'egli ex-Ain Soph) e Steve Stroll. L'apertura dell'opera è affidata a "L'Inizio Di Una Nuova Fine", pezzo elettronico e ambientale dotato di percussioni impetuose e testo lapidario. I toni torbidi e caustici vengono mantenuti anche nella successiva...
 
Recensione
23-08-2010 : LUNA DOPA/DEAD.CIRCUIT
I due giovani progetti Luna Dopa e dead.circuit, provenienti rispettivamente dall'Italia e dall'Olanda, incrociano i loro destini artistici in questo split-CDr di formato 3", realizzato dalla ormai ben nota label inglese Industrial Culture Records, che non lascia dubbi riguardo le sonorità che è solita produrre. Il dischetto consta di due brani di circa dieci minuti ciascuno, sviluppati attorno al tema fantastico della loggia nera e della loggia bianca, passaggi segreti per accedere a luoghi semi-onirici senza tempo. I riferimenti sono chiaramente diretti a Twin Peaks (al proposito si veda il 'nano' immortalato nel retro...
 
Recensione
23-08-2010 : B°TONG
Torniamo indietro di qualche anno, ed esattamente al 2008, per parlare dell'ultimo lavoro in formato CD realizzato da b°tong, uno dei progetti creati dallo svedese Chris Sigdell. L'album è stato registrato tra il 2005 e il 2006 e prende ispirazione da una visita al famoso hotel di ghiaccio di Jukkasjärvi in Lapponia. La struttura in questione non poteva che dar luogo ad atmosfere glaciali, prive di vita, generate per mezzo di una strumentazione elettronica e di un background che fa riferimento sia ai vecchi decani dell'industrial che ai più recenti maestri dell'ambient. I brani prendono vita da droni dilatati e lunghi,...
 
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