Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

22-10-2010

APOPTOSE

"Bannwald"

Cover APOPTOSE

(Tesco Organisation)

Time: (50:49)

Rating : 8.5

Il più quotato tra i progetti nati e cresciuti di recente in casa Tesco torna a far parlare di sé con un album delizioso diviso tra magia, inquietudini e leggende. "Bannwald" prende spunto da un fatto reale avvenuto vari anni fa, quando tre sorelle si avventurarono in una vasta foresta della Germania del nord per raccogliere frutti ed erbe e non fecero più ritorno: parte da qui la descrizione sonora di una natura quieta ed oscura che assorbe nel proprio grembo le tre ignare bambine, tra sentori pagani, antiche credenze e zone sconosciute in cui la psiche umana non può né deve evidentemente penetrare. Rüdiger, mente unica di Apoptose, costruisce l'opera partendo dai classici tappeti sintetici forieri di un denso mistero, arricchendoli di molteplici sfumature melodiche, canore e percussive. La Fanfarenzug di Lipsia, ensemble di percussionisti e grande protagonista di "Blutopfer", secondo disco di Apoptose, interviene ad accrescere il pathos delle tastiere in un paio di brani. Antiche filastrocche emergono tra i temi di synth, quasi ad evidenziare un intatto paganesimo sepolto, ma mai morto, tra il fitto fogliame della foresta: esemplare al proposito è la presenza di un canto tradizionale wiccano, intonato da Liz Crow e Heike Robertson in "Hexenring (Merry Meet)". Di contro i motivetti naif e le voci infantili che fanno capolino in vari momenti del disco danno forma alle bambine indifese dinnanzi a qualcosa di inspiegabile e inaccessibile inscenato da voci fatate. Apoptose supera ancora una volta gli stereotipi della dark ambient pur partendo proprio da questo genere: gli elementi folk, melodici e sinfonici vengono uniti ad un impianto di natura post-industrial con echi retrò (si veda la conclusiva "Im Bannwald") per dare forma a paure stregonesche e fantasie paganeggianti. Tornano sia la descrizione della natura incontaminata, già propria del CD d'esordio "Nordland", che la ritualità misteriosa del successivo "Blutopfer", ma stavolta i suoni sono più ricchi e variegati e il risultato finale è ad un livello più elevato. Stupenda la confezione digisleeve a otto pannelli con scritte leggibili in controluce, copertina interna e libretto. Un lavoro da non perdere.

Michele Viali

 

http://www.apoptose.net

http://www.tesco-germany.com/