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Reception

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Recensione
15-06-2016 : JAGGERY
Avevamo lasciato la sensazionale band di Boston con lo splendido EP "Private Violence" di fine 2012, e dopo un live ("For The Record" del 2014, nato anche per finanziare i futuri progetti, visto che i Jaggery si autoproducono) ed un singolo digitale, ritroviamo Mali Sastri e soci con l'atteso terzo full-length - confezionato in un bel digipack a sei pannelli - di una storia ormai ultradecennale. Per descrivere il personalissimo sound del combo americano sono state scomodate le definizioni più fantasiose e trasversali ("inquieto pop da camera", "avant rock", darkwave jazz" etc.), ma il...
 
Recensione
15-06-2016 : SPARK!
Nel recensire il precedente full-length "Spektrum" di inizio 2015, realizzato dal 'superstite' Mattias Ziessow con svariati ospiti alla voce dopo le dimissioni del singer Stefan Brorsson, ci chiedevamo se l'assetto sarebbe rimasto 'aperto' o se il progetto Spark! sarebbe ripartito con un nuovo cantante in pianta stabile... Si è scelta la seconda opzione, e non stupisce che Mattias si sia rivolto proprio ad uno di quei suoi connazionali che avevano prestato la voce per i brani della precedente fatica, anche perché la scelta è ricaduta sull'ottimo Christer Hermodsson, frontman di quei favolosi Biomekkanik che con...
 
Recensione
15-06-2016 : NIMH
Chi ha seguito almeno in parte la discografia di Nimh (al secolo Giuseppe Verticchio) saprà che una delle particolarità dell'autore romano è quella di creare stratificazioni sonore o concretizzazioni di materiale audio di varia provenienza, al fine di generare una serie di emozioni e sensazioni che non di rado toccano le generalità dell'ambient music, sia di natura più cupa che aderenti ad una sperimentazione sui generis segnata sempre da una profonda personalità compositiva. Questa ultima fatica non si distacca dalle architetture dei tanti album precedenti, ma ne diverge soprattutto dal punto di...
 
Recensione
15-06-2016 : ANDREW CHALK, RALF WEHOWSKY & ERIC LANZILLOTTA
"Yang-Tul" usciva in origine nel 1998 in vinile per la Anomalous Records di Eric Lanzillotta, il quale prese parte all'opera anche in qualità di autore. L'album veniva suddiviso in due lunghi brani: il primo, composto da Andrew Chalk, vedeva la partecipazione ai suoni di Ralf Wehowsky; il secondo veniva invece composto da Wehowsky, mentre comparivano tra gli esecutori sonori sia Chalk che Lanzillotta. I tre nomi coinvolti sono colonne portanti dell'area sperimentale, in parte accostabili al filone industriale ma attivi soprattutto come manipolatori di linee sonore indefinibili, nonché creatori di inimmaginabili...
 
Recensione
15-06-2016 : CAPRICORN 12
Dopo l'esordio avvenuto nel 2014 il progetto di Andrea Gilardelli torna con un nuovo lavoro autoprodotto, nato ancora una volta sotto l'egida di una dark ambient personale di alto livello in cui viene messo in mostra un background da grande appassionato del settore, cosa che pone il monicker italiano un passo avanti rispetto ad altri nomi più navigati e blasonati, ma probabilmente meno esperti per ciò che concerne i meccanismi compositivi di un certo genere musicale. L'avvio di "It Seems The Pain Is Not Enough" si attesta su frequenze basse pulsanti, inscenando un insistente senso di oppressione e oscurità...
 
Recensione
15-06-2016 : ERIK WØLLO
Sul finire dello scorso anno la Projekt, a celebrazione del primo quinquennio del sodalizio contrattuale che la lega ad Erik Wøllo, ha rilasciato questo piccolo compendio dell'attività discografica del compositore norvegese nel periodo che va dal 2010 (anno in cui uscì l'album "Gateway") al 2015 (nella cui estate è uscito l'EP "Echotides"). Un sodalizio proficuo che al momento ha già superato la dozzina di uscite sotto lo storico marchio statunitense, e che pare destinato a durare ancora a lungo, sebbene l'esperto artista scandinavo - attivo sin dal 1980 - si stia tenendo ancora qualche...
 
Recensione
15-06-2016 : ZENIAL
Ben noto nel giro della sperimentazione elettronica più estrema e forte di una produzione che per quanto contenuta ha visto gli albori nel precedente secolo, l'act polacco Zenial firma un nuovo lavoro a un anno di distanza dal precedente LP "Chimera", edito sempre dalla connazionale Zoharum. Lukasz Szalankiewicz, titolare del progetto, prosegue nell'esplorazione di territori sonori 'difficili' lavorando su astrattismi e derive audio che non mirano a intrattenere né a creare atmosfere, limitandosi a trasmettere messaggi ermetici entro cui ognuno può vedere qualcosa o non vedere nulla, subendo semplicemente...
 
Recensione
15-06-2016 : SKAG ARCADE & MEANWHILE.IN.TEXAS
Dopo parecchi recuperi discografici e uscite di nomi blasonati, la label Luce Sia dedica spazio a due giovani realtà italiane praticamente al debutto su supporto fisico con questa cassetta split. Skag Arcade, progetto condotto da Paolo Colavita, anticipa questo nastro con l'uscita in file download "Post Tenebra Lux" del 2015, mentre meanwhile.in.texas, gestito da Angelo Guido, ha all'attivo soltanto un lungo brano pubblicato unicamente su bandcamp. L'anima del nastro è rappresentata dal romanzo "2666", opera postuma dell'autore cileno Roberto Bolano e dichiarata fonte d'ispirazione per le due tracce....
 
Recensione
15-06-2016 : WINTERBLOOD
Concepito nel 2013, "La Via Di Neve" vede la luce solo ora grazie all'interessamento dell'etichetta russa Frozen Light. Il progetto di Stefano Senesi giunge a questo lavoro mantenendo immutati i princìpi di avvio sia sul piano tematico che sonoro: l'album è strutturato in cinque tracce architettate attraverso sovrapposizione di drones e litanie minimali, concepite con l'ausilio di strumentazione analogica e digitale. Da un lato si fa sentire la matrice ambient isolazionista, espletata in atmosfere gelide che spalancano le porte di un'anima sull'orlo del baratro, in perfetta solitudine ai confini (innevati) del mondo....
 
Recensione
15-06-2016 : SYMBIOSIS
Infaticabile realizzatore, Valerio Orlandini ha avviato, tra i suoi vari progetti, anche Symbiosis, nome che prende forma da retaggi black ambientali ma che in corso d'evoluzione ha saputo variare in chiave più isolazionista e riflessiva gli spunti di partenza. Giunto dopo varie produzioni che includono sia full-length che collaborazioni (l'act è attivo da circa dieci anni), "Mikrokosmos" è strutturato in otto tracce senza titolo, generalmente costruite con un tappeto dronico lineare su cui si stende una melodia di natura sintetica o strumentale. Ne risulta un sound gelido e malinconico che guarda a panorami...
 
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