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Reception

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Recensione
23-06-2016 : SIMON BALESTRAZZI
La nuova stagione artistica del decano Simon Balestrazzi continua con questo "Ghost Systems", album pronto da almeno un anno e pubblicato soltanto ora per la label personale dell'autore parmense. La composizione dell'opera iniziava nel 2013 incrociando il recupero e la rielaborazione di varie tranche sonore riferite al tema degli spettri (da cui il titolo), con la necessità di rendere tributo all'opera di Earle Brown, avanguardista statunitense relazionato, tra gli altri, a John Cage. Il punto d'incontro tra il suono prodotto e l'influenza di Brown risiede nell'applicazione delle registrazioni di Simon (field recordings,...
 
Recensione
23-06-2016 : COMMON EIDER, KING EIDER
L'esperto quintetto americano - collettivo composto da gente con alle spalle notevoli background - approda alla corte dell'inglese Cold Spring, dopo aver realizzato dal 2007 in poi un discreto numero di uscite per varie etichette e nei formati più disparati (buon ultimo l'album "Taaleg Uksur", la cui versione in LP è stata curata dalla blasonata Pesanta). In questa nuova fatica il combo prosegue nel solco di quel suono drone/doom/dark ambient già ben sviluppato in precedenza, calcando la mano su di una ritualità mai invasiva e lasciando ai ricordi quei delicati afflati che caratterizzavano certe cose del...
 
Recensione
23-06-2016 : ERIK WØLLO and BYRON METCALF
Da quando, nel 2010, il compositore norvegese Erik Wøllo si è accasato presso la Projekt, sono state molte le uscite che lo hanno visto protagonista nel catalogo dello storico marchio statunitense. Una fitta serie di pubblicazioni di cui "Earth Luminous" è l'ultima in ordine di tempo, realizzata nello specifico assieme all'esperto percussionista americano Byron Metcalf, altro nome ben noto a chi ha familiarità col catalogo Projekt. I due longevi artisti si sono incontrati nel 2010 al SoundQuest (festival organizzato dall'altro decano dell'ambient Steve Roach nella sua Tucson, in Arizona), ed anche se in...
 
Recensione
23-06-2016 : THE TAPES
Dopo il recupero del nastro "Treni Lirici" firmato da una metà del duo The Tapes, la label Luce Sia ripropone un album dell'ultimo periodo del combo italico: "Glasaugen" veniva dato alle stampe in cassetta nel 1988, e di lì a qualche anno i fratelli Giancarlo e Roberto Drago avrebbero messo in sonno il loro progetto dopo aver attraversato tutti gli anni '80 (il debut risale al 1982) ed averne assorbito in pieno la lezione sonora e sperimentale, ben esemplata in questo lavoro. L'album si divide tra (tanti) spunti relativi alla new wave, distorsioni audio, rumorismi e retaggi della minimal-synth allora...
 
Recensione
23-06-2016 : RAPOON
La polacca Zoharum giunge alla pubblicazione del quarto capitolo della serie "Seeds In The Tide", collana di doppi CD firmati Rapoon tesa da un lato al recupero di tracce rare e di difficile reperibilità e dall'altra (almeno negli ultimi tre capitoli) al recupero di inediti live coevi. I brani del primo dischetto risalgono al periodo 2005-2007 e risultano assai diversi l'uno dall'altro, nonché a tratti distanti anche dal tipico stile di Storey. Il pezzo di maggior richiamo è l'iniziale suite di oltre 20 minuti "Seven Pillars Of Fire", edita originariamente in CDr in un'edizione di appena di 200 copie...
 
Recensione
23-06-2016 : SCHATTENSPIEL
Dopo una fitta attività discografica tra il 2010 ed il 2013, il progetto creato da Sven Phalanx si è preso stavolta più tempo per tornare col nuovo full-length, che infatti giunge a più di due anni dal precedente "Aus Dem Dunkel...". Col nuovo assetto a tre, che vede entrare in formazione la singer Miss Kitty (in precedenza il collega ed amico Lionel Verney, noto per il monicker Verney 1826, era divenuto il degno sodale di Sven), l'act tedesco prosegue nel suo cammino basato sulle suggestioni neoclassiche, mantenendo il suono aderente ad una marzialità di più ampio raggio rispetto ai canoni...
 
Recensione
23-06-2016 : HERCYNIA SILVA
Avevamo lasciato questo duo loreno con un ottimo esordio omonimo datato 2014 e trattato a suo tempo su queste pagine, interessante sia per la sua variegata e particolare proposta musicale che nella cura del packaging. Nel marzo dell'anno corrente il progetto di Alban Blaising e Fabrice Bernardin torna ad autoprodurre il secondo lavoro a nome Hercynia Silva, "Dyeus Pater", con artwork curato dallo stesso Blaising, il quale stavolta prende una strada molto più semplice - ma pur sempre molto personale - rispetto al limitatissimo debut (pubblicato in 50 copie realizzate a mano con la tecnica della linografia su cartone ondulato)....
 
Recensione
23-06-2016 : ZENIAL
In concomitanza con l'uscita del nuovo album di Zenial, la Zoharum appronta un DVD contenente otto tracce del progetto polacco supportate da altrettanti video, con cinque brani presi dall'ultimo album "Minotaur" e tre dal precedente "Chimera". I pezzi furono in origine utilizzati come controparte sonora in lavori presentati allo Swedish Studio EMS (centro di musica elettro-acustica e sound-art svedese), dove Lukasz Szalankiewicz era presente come artista ospite. I video, messi a punto da Wladyslaw Szulc e Marian Kraczkowski, due autori connazionali provenienti dal piccolo centro di Sanok, risalgono alla prima metà...
 
Recensione
23-06-2016 : ODRZ
Prolifico progetto attivo da ben quindici anni, ODRZ si muove abilmente nei territori indefiniti della non-musica cercando di superare le canoniche definizioni di industrial e noise con un suono che riesce a passare dall'assalto frontale all'audio-astrattismo. Forte di una lunga sequela di uscite in edizioni particolari e tirature esigue, l'act italiano mette insieme questo nastro a partire dai suoni e dalle atmosfere del live del 12 dicembre 2015, concepito nel quindicesimo anno di vita del progetto. L'album si snoda attraverso due lunghe tracce che sintetizzano il background del combo sia sul piano creativo che su quello formativo. Il primo...
 
Recensione
23-06-2016 : GHASTLY MARSHES
Secondo lavoro dopo "Shallafrost Course And Other Tales" del 2014 per questo duo composto da Emanuele Lago, già noto alle cronache sonore per i progetti Black Mountain Chronicles e Immortal Agony, e l'americano Doyle Finley, meglio conosciuto nelle vesti di Invercauld. "Ancient Spirits Of The Fen" ha le fattezze di una grande suite divisa in 15 passaggi, i cui titoli vanno a comporre un virtuale viaggio fantastico con tanto di nomi e luoghi immaginari. I suoni prendono corpo da elaborazioni elettroniche spesso multistratificate, divise tra droni, rumori e vaghe litanie. Le linee audio non seguono mai una logica...
 
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