15-06-2016
SPARK!
"Maskiner"
(Progress Productions)
Time: CD (45:11)
Rating : 7.5
Nel recensire il precedente full-length "Spektrum" di inizio 2015, realizzato dal 'superstite' Mattias Ziessow con svariati ospiti alla voce dopo le dimissioni del singer Stefan Brorsson, ci chiedevamo se l'assetto sarebbe rimasto 'aperto' o se il progetto Spark! sarebbe ripartito con un nuovo cantante in pianta stabile... Si è scelta la seconda opzione, e non stupisce che Mattias si sia rivolto proprio ad uno di quei suoi connazionali che avevano prestato la voce per i brani della precedente fatica, anche perché la scelta è ricaduta sull'ottimo Christer Hermodsson, frontman di quei favolosi Biomekkanik che con "Violently Beautiful" ci hanno regalato uno dei migliori lavori in assoluto di tutto il 2015. L'act svedese torna quindi ad essere un duo a tutti gli effetti, e se da un lato il songwriting di Mattias rimane saldamente ancorato all'EBM old school (sacrificando ampie dosi di quella orecchiabilità melodica di stampo electropop che era stata importante nel recente passato), dall'altro l'ingresso di un singer di razza e di grande esperienza come Christer ha portato ancor più versatilità a livello vocale. Sicuramente più aggressivo e spigoloso nella sua performance vocale - complice l'utilizzo esclusivo della lingua svedese, come da tradizione per Spark! - rispetto a quanto fatto coi Biomekkanik, Christer marchia a fuoco ogni episodio dell'album con soluzioni vincenti e refrain incisivi, supportato da strutture sempre efficaci nel loro incalzante piglio ritmico. Meno spazio alle melodie (decisive solo nella trascinante "Brinner Som Vackrast" e nella solida "Stå Emot") dunque, per un'opera fondata più che mai sulla scattante muscolarità delle strutture (l'agile opener "Alla På En Gång", l'incalzante "Vansinn-E", la più catchy "Zombie" - non a caso scelta come primo videoclip - etc.). Fra momenti particolarmente serrati ("Monster", "Vi Faller") e brani che ben evidenziano il grande carisma di cui l'esperto duo dispone (su tutti l'intenso atto finale "Utan Oss"), svetta un frangente di granitica possanza come "Monolog", apice 'testosteronico' di un sound ancor più compatto rispetto al passato, oltre che inequivocabilmente più poderoso. "Maskiner" è l'album giusto per confermare gli Spark! come l'act più fresco, credibile e coinvolgente fra tutta la schiera di epigoni della prima ondata EBM, e con questo nuovo assetto è lecito attendersi grandi cose anche on stage. Disponibile - almeno inizialmente - anche nell'edizione limitata a 200 copie con bonus-CDr autografato (oltre che nella versione jewel-case standard), come da copione per le uscite della sempre ottima Progress Productions.
Roberto Alessandro Filippozzi
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