15-06-2016
ZENIAL
"Minotaur"
(Zoharum)
Time: LP (36:37)
Rating : 6.5
Ben noto nel giro della sperimentazione elettronica più estrema e forte di una produzione che per quanto contenuta ha visto gli albori nel precedente secolo, l'act polacco Zenial firma un nuovo lavoro a un anno di distanza dal precedente LP "Chimera", edito sempre dalla connazionale Zoharum. Lukasz Szalankiewicz, titolare del progetto, prosegue nell'esplorazione di territori sonori 'difficili' lavorando su astrattismi e derive audio che non mirano a intrattenere né a creare atmosfere, limitandosi a trasmettere messaggi ermetici entro cui ognuno può vedere qualcosa o non vedere nulla, subendo semplicemente l'incedere del suono. Senza dubbio dal disco trapela una certa autoreferenzialità che punta in modo smaccato a non accattivarsi l'ascoltatore imponendogli uno stile che mette in mostra i propri voli pindarici, tra cui è possibile riconoscere soluzioni che guardano sia ai Coil che al lato più ambientale dei Genocide Organ. Rispetto al precedente lavoro tendono a diminuire le strutture circolari (mantenute nella sola "Gorgona"), utili a non perdersi nel marasma sonico, a favore di un astrattismo totale in cui vengono mescolate evoluzioni tonali dal gusto metallico, rintocchi, voci campionate, echi cibernetici, rumori registrati dal mondo circostante. D'altro canto viene mantenuto un tenue collegamento con alcuni aspetti esoterici, ampliati da rimandi ad una mitologia trasversale e mutante (Ghoul, Gorgona, il Minotauro, il serapeo). A chiudere il disco viene posizionata una breve traccia registrata dal vivo a Braunschweig, curiosa sovrapposizione tonale forse non proprio aderente allo stile dell'opera, ma comunque testimone di una performance live. L'album viene pubblicato soltanto su LP in una tiratura di 200 copie, supportata da un'uscita parallela in formato DVD che accosta il lato filmico a cinque pezzi inclusi nel presente disco e ad altri tre contenuti nel precedente "Chimera", controparte ideale di un'opera spendibile anche e soprattutto in funzione delle immagini.
Michele Viali