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Intervista |
13-09-2011 : ATRIUM ANIMAE |
Per una volta tanto, mi si conceda un 'personalismo' al fine di raccontare del mio lieto incontro con i protagonisti dell'articolo in questione. Non troppo tempo addietro, nella prima metà del 2010, ho avuto il piacere di imbattermi nella musica del duo sardo navigando nella rete, facendomi rapire all'istante dall'infinita beltà dell'oscuro piglio neoclassico delle composizioni di Atrium Animae. Non mi sono potuto esimere dal mettermi in contatto con i due membri, Alessia Cicala (voce, già nota per i suoi ammirevoli trascorsi con Essences e Chirleison) e Massimiliano Picconi (musica), onde manifestare loro il mio.... |
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Recensione |
13-09-2011 : CORDE OBLIQUE |
La scena dark-folk di Napoli è ormai diventata adulta. Ricordiamo con piacere i primi incerti passi di gruppi come Trees e Fear Of The Storm, attorno alla label Energeia e alla distribuzione Deimos (che fra l'altro deteneva l'esclusiva per l'Italia di World Serpent, Staalplaat, Discordia ecc)... Con il tempo questa scena si è affinata sfornando gente del livello di Argine, Gor, Ashram, Lupercalia e Corde Oblique. Quest'ultimo progetto, nato dalla passione e dal talento del chitarrista Riccardo Prencipe, è giunto con questo "A Hail Of Bitter Almonds" al quarto lavoro, dopo "Respiri" (2005),.... |
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Recensione |
13-09-2011 : DEISON |
L'italiano Deison, autore di conclamata fama e lunga carriera, appronta un nuovo full-length confrontandosi con stili diversi, alla cui base rimane la passione per quell'ambient tipica di alcune sue vecchie produzioni. A tale variante va aggiunta la presenza di molti collaboratori, che danno all'album sfumature particolari e inaspettate facendo di ogni brano una storia a sé. Come spiegato dal titolo dell'opera, le tracce hanno in comune una calma oscura generata tramite sintetizzatori, leggeri drones e rumori minimali; tale singolarità diventa evidente soprattutto nei cinque pezzi messi a punto dal solo Deison, sorta di pacate.... |
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Recensione |
13-09-2011 : ROSA RUBEA |
Lieto esordio per Rosa Rubea, progetto tutto italiano nato dalla collaborazione artistica tra Pino Carafa (i più preparati ne ricorderanno il progetto Pavor Nocturnus) e Daniela Bedeski (già nota come cantante della Camerata Mediolanense), coadiuvati dagli strumentisti Zeno Gabaglio (violoncello) e Marco Bosio (piano). Il disco è di fatto un EP composto da 5 tracce, delimitate da un intro e un outro: una sorta di percorso sonoro della vita, visto in chiave alchemica nelle sue fasi di Nascita-Morte-Rinascita. La musica gode di una singolare delicatezza neoclassica generata da componenti diverse: la voce morbida e suadente.... |
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Recensione |
13-09-2011 : OTHER VOICES |
Nel calderone delle band italiane di grande prospettiva, sicuramente figurano da qualche anno anche gli Other Voices, in pista da un decennio e con all'attivo un album registrato per l'etichetta romana In The Night Time. Aver aperto concerti per gente come Buzzcocks e Wayne Hussey e, soprattutto, aver conosciuto un veterano dell'ambiente come Francesco Mellina, creavano tutti i presupposti per un ottimo lavoro. "Beloved Child", EP che precede un'uscita discografica più consistente per l'etichetta My Passion Records, palesa invece alcuni limiti fondamentali e lascia gli Other Voices nel limbo che occupano attualmente molte.... |
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Recensione |
05-09-2011 : DIM ARCANA |
Abbiamo scoperto il duo bolognese un anno fa, quando la lungimirante etichetta australiana Black Drone né licenziò il limitatissimo CDr d'esordio "Yersinia", primo positivo vagito ufficiale a nome Dim Arcana. Il cammino dei Nostri assieme alla Black Drone prosegue come annunciato con "Ars Populi", primo full-length per Diasper ed Einzl, rilasciato in una superba confezione digipak a sei pannelli completa di (eccellente) booklet. Se già col debutto su CDr i due avevano dato un saggio del proprio gusto compositivo in un ambito difficile come l'ambient medievale (dove in 'serie A' ci si arriva solo a.... |
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Recensione |
05-09-2011 : DYNABYTE |
Nonostante nel vecchio continente, e principalmente in Germania, si cerchi da tempo di rinverdire i fasti dell'industrial metal di fine/inizio millennio (ricerca che nella maggior parte dei casi sta portando a scarsi e poco originali risultati), sembra giungere dalla nostra terra italica un prodotto in grado di farci riconciliare con un genere che ne ha ormai viste di tutti i colori, tra sperimentazioni eccentriche, violente estremizzazioni e disparati ibridi vari. Dynabyte, trio più o meno conosciuto nell'ambiente per progetti paralleli come Cadaveria e Necrodeath, giunge alla seconda prova sulla lunga distanza dopo sei lunghi anni,.... |
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Recensione |
11-08-2011 : CAMERATA MEDIOLANENSE |
La Camerata Mediolanense inaugura un nuovo ciclo di singoli improntato su testi e tematiche classiche, dopo la trilogia dedicata all'amore nell'Inferno dantesco. Stavolta il soggetto su cui cade l'attenzione è il "Canzoniere" di Francesco Petrarca, i cui estratti sono interpretati dall'ensemble lombardo con toni che intrecciano modernità e antichità. Il CD-single, confezionato in uno slipcase dotato di inserto, è aperto da un recitativo dal sapore rinascimentale che spalanca le porte alla title-track (pezzo forte dell'opera), basata su una frizzante ritmica new wave, malinconiche melodie di synth e il.... |
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Recensione |
11-08-2011 : MAURIZIO BIANCHI |
Anche la seconda stagione artistica di Maurizio Bianchi volge al termine, dopo una consacrazione che lo ha visto passare da pioniere di un genere ancora in nuce a osannato maestro del rumorismo post-moderno. "Apokalypsis XXIII" è l'album che chiude il cerchio, l'ultimo tassello di un discorso che forse sarà riaperto in seguito. Concepito la scorsa estate, il disco ha visto la luce solo nel 2011 all'interno di una sequela di ristampe che sottolinea una volta di più l'importanza di questo autore sui generis. Le radici tematiche affondano nel testo biblico dell'Apocalisse, fatto non sorprendente considerando la.... |
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Intervista |
28-07-2011 : GIOVANNI ROSSI |
Questa intervista fu inizialmente concepita per una rivista, ma - come si sa - lo spazio è tiranno quando ci si muove sulla carta, per cui buon parte del testo è rimasto inedito. La qualità dell'articolo era tale che abbiamo pensato di proporvi qui la versione integrale, a nostro dire necessaria per approfondire ancor di più il titanico volume di Giovanni Rossi, ma uitle anche per ampliare la conoscenza del tema. Infatti la bibliografia sull'argomento 'industrial' è assai ridotta, e ancor di più le tesi che mirano a ricostruirne attivamente gli sviluppi, senza fermarsi ad una mera analisi cronologica..... |
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