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Recensione
19-11-2009 : BIOMASS
BIOMASS
Dopo un paio di lavori targati Quetempo, segnatamente "Miledrops" e "Market", Biomass (aka Panos Kyveleas) si accasa presso la Low Impedante, la quale produce la terza opera discografica del musicista greco. Nel cammino che lo vede esprimere le sette tracce di "Electrozali", il Nostro sceglie di contaminare il proprio suono coinvolgendo le proprie radici egee, campionando a tal scopo suoni di lira cretese ed utilizzando i samples derivati per acquisire un amalgama etnico miscelato ed insinuato tra i droni di synth. Non è un caso che alla Low Impedance pure Merzbow guardi al proprio Giappone atavico....
 
Recensione
03-11-2009 : THE MOUNT FUJI DOOMJAZZ CORPORATION
THE MOUNT FUJI DOOMJAZZ CORPORATION
I sei musicisti che fanno capo al bizzarro monicker The Mount Fuji Doomjazz Corporation sono in pratica l'alter ego ambient/doom/drone dei più noti The Kilimanjaro Darkjazz Ensemble, e rispetto a questi ultimi hanno la peculiarità di registrare i propri lavori in presa diretta, basandosi sull'improvvisazione. Due formazioni con sede operativa in Olanda comprendenti gli stessi membri (tutti musicisti navigati e preparati), dunque, ma ben distinte fra loro: laddove i TKDE suonano decisamente più trip-hop/jazz, il sound di TMFDC assume tinte ben più scure ed opprimenti, sviluppando tuttavia un percorso simile al....
 
Recensione
03-11-2009 : VV.AA.
VV.AA.
Nella galassia sconfinata del black metal scandinavo, gli Ulver si sono sempre distinti per la singolarità della proposta. La band di Garm ha saputo affrancarsi rapidamente dagli schemi più prevedibili del genere, unendo la solennità e il fascino imperituro della musica folk al suono ruvido e freddo della 'fiamma nera'. Gradualmente, il combo norvegese ha colorato di nuove sfumature il proprio songwriting, attingendo soprattutto al mondo della musica elettronica e dell'ambient. Il risultato si è concretizzato in una serie di album che solo marginalmente, o per nulla, hanno lambito la musica metal, dividendo spesso....
 
Recensione
27-10-2009 : IAMX
IAMX
Il sottoscritto ricorda sempre con piacere l'incontro/folgorazione con IAMX: era il 2006 ed usciva il secondo, superlativo album dell'ex-Sneaker Pimps "The Alternative", e fu subito amore a prima vista... All'epoca fui forse l'unico in Italia a parlarne, giacché la copia del disco proveniva dalla Germania e di distribuzione sul suolo italico non si parlava; a quella estremamente positiva recensione (che non saprei dire se fu seguita meno, benché la speranza sia legittima) seguì un passaparola lento ma costante, ed il nome IAMX cominciò a circolare anche qui da noi ('giro dark' incluso), al punto che il....
 
Recensione
27-10-2009 : THOMAS NÖLA ET SON ORCHESTRE
THOMAS NÖLA ET SON ORCHESTRE
Rispetto al precedente album "Vanity Is A Sin!", uscito nel 2007, l'eclettico compositore americano Thomas Nöla, sempre accompagnato dalla sua folle orchestra, si lascia andare, per buona parte del disco, a suoni più prevedibili e cantautoriali che riescono comunque a fare buona presa già al primo ascolto. Uscito ormai circa un anno fa, "The Rose-Tinted Monocle" rinverdisce i fasti di un non meglio definito pop-noir, in cui l'oscurità è il filo conduttore di stili musicali diversi e a loro modo vicini: dal rock al blues, al folk, fino alla lounge music del cinema noir. Il disco vede....
 
Recensione
27-10-2009 : B. ASHRA
B. ASHRA
Continuano le ricerche armoniche dell'ottima etichetta Klangwirkstoff, che purtroppo ci delizia di pochissime uscite. Questa volta è uno dei padroni di casa a fornire l'agognato dischetto, quel Bert Olke - noto anche sotto diverse spoglie e attivo con molti progetti di musica elettronica - che ha dato vita a B.Ashra ormai ben oltre dieci anni fa. Il moniker è già conosciuto per i suoi lavori prettamente ambientali, ma in questo caso vengono superati di gran lunga gli standard del genere, per fornire un supporto sonoro a pratiche terapeutiche e rilassanti: il titolo non lascia adito a dubbi, citando il mantra più....
 
LiveReport
20-10-2009 : NERORCHESTRA FESTIVAL
NERORCHESTRA FESTIVAL
A distanza di soli tre mesi torna il Nerorchestra, minifestival bolognese che consegna il palcoscenico ad artisti prevalentemente di area neofolk, ambient ed industriale. Nonostante il non certo numeroso pubblico della prima edizione, gli organizzatori credono in questa formula e ripropongono la ricetta tra artisti italiani ed un headliner di caratura europea; se fu :Of The Wand And The Moon: in giugno, ora tocca ad Allerseelen, rodato protagonista del panorama industrial-folk diviso tra il suo percorso individuale e le collaborazioni con vari artisti. Eppure la soglia del centinaio di persone nemmeno questa volta è stata travolta,....
 
Recensione
20-10-2009 : EQUIMANTHORN
EQUIMANTHORN
Per coloro i quali il monicker Equimanthorn suona familiare, occorre dire che l'oggetto di questa recensione non è una ristampa, bensì l'ultimo album del collettivo texano, per inciso risalente al 2007. Perché tornare su di un'opera 'vecchia' di un paio d'anni, dunque? Anzitutto perché sentivamo la necessità di recuperare un disco del quale si è parlato troppo poco e che non ha goduto delle dovute attenzioni, ed in secondo luogo perché l'olandese From Beyond (divisione della più nota Displeased) ha accolto da subito e con estrema gentilezza la nostra volontà, inviandocene....
 
Recensione
20-10-2009 : LES PARADISIERS
LES PARADISIERS
Lo spagnolo Demian, meglio noto come Ô Paradis, e l'eclettico statunitense Thomas Nöla uniscono le forze sotto il nuovo moniker Les Paradisiers, dando vita ad una collaborazione in parte inaspettata ma che calza a pennello, date le attitudini folk-blues di entrambi. Registrato tra Barcellona e Boston, "More Tales From The Garden" consta di 14 ballate che fondono mirabilmente gli stili dei due autori, su cui fa capolino l'esempio imponente di Nick Cave e l'ombra magistrale di Douglas Pearce: al proposito è significativa la cover di "Runes And Men", celebre pezzo di Death In June, qui reinterpretato senza....
 
Recensione
13-10-2009 : STEVE ROACH
STEVE ROACH
Ennesimo titolo della sterminata discografia di Steve Roach, "Dynamic Stillness" è un tipico album ambient che non aggiunge molto all'opera dell'autore americano, il quale riesce con una buona dose di mestiere ed esperienza a sfornare rapidamente prodotti di qualità che sembrano però assomigliarsi troppo, fino a scomparire nel marasma di un genere sfruttato fino all'osso. Ai grandi autori gli si permette tutto, in particolare quando hanno un gruppo di seguaci collezionisti che non si lasciano sfuggire nessuna pubblicazione. Confezionato in un bel digipak a tre pannelli, il disco è diviso in due CD e in....
 
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