27-10-2009
THOMAS NÖLA ET SON ORCHESTRE
"The Rose-Tinted Monocle"
(Disques De Lapin)
Time: (49:57)
Rating : 7.5
Rispetto al precedente album "Vanity Is A Sin!", uscito nel 2007, l'eclettico compositore americano Thomas Nöla, sempre accompagnato dalla sua folle orchestra, si lascia andare, per buona parte del disco, a suoni più prevedibili e cantautoriali che riescono comunque a fare buona presa già al primo ascolto. Uscito ormai circa un anno fa, "The Rose-Tinted Monocle" rinverdisce i fasti di un non meglio definito pop-noir, in cui l'oscurità è il filo conduttore di stili musicali diversi e a loro modo vicini: dal rock al blues, al folk, fino alla lounge music del cinema noir. Il disco vede l'apporto di alcuni nomi noti interni all'etichetta di produzione: tra i più importanti compaiono Demian di Ô Paradis (già coautore con Nöla del progetto Les Paradisiers), Jerome Deppe e l'esperto David E. Williams, sicuramente un modello nell'ideazione di alcuni testi neri e macabri, magistralmente sgonfiati da un tocco d'ironia. I pezzi sono tutti ballate improntate o sulla chitarra acustica o sul piano, a cui si aggiungono, prendendo a volte anche il ruolo di protagonisti, strumenti particolari come il vibrafono, l'hammond e il theremin. Soprattutto nella prima parte dell'album si sente forte l'esempio di Nick Cave e dei suoi Bad Seeds, di cui vengono ricalcati - per quanto possibile - il timbro vocale, la struttura sonora e la vena fumosa e malinconica, tanto da ricordare fortemente alcune tracce di album come "Murder Ballads" o "Henry's Dream". Nella seconda parte del lavoro tende invece a riemergere il vecchio cabaret-style che caratterizzava gli esordi del progetto, spesso segnato da soluzioni minimali che richiamano ambienti notturni e metropolitani immersi in un'atmosfera irreale, dove alcool e sigarette sembrano essere le compagne ideali della musica. A volte ci si ritrova all'interno di passaggi blues assai cupi, ripuliti dagli eccessi tecnici per lasciare in vita solo gli effetti ambientali, oppure momenti più orientati al folk malinconico dalle venature inquietanti e sperimentali. Sebbene Thomas si ponga a volte eccessivamente sulla scia di altri musicisti, ricalcandone lo stile con buoni risutalti ma in modo esagerato, a metà tra il tributo più caloroso e l'imitazione, è anche in grado di proporre qualcosa di nuovo, e soprattutto di saper assemblare buone melodie, arrivando anche a creare atmosfere anomale e surreali che possono riportare alla memoria i film più visionari di David Lynch. Ad oggi rimane ancora un autore sottovalutato, ma indubbiamente meritevole. L'album esce sia in versione CD che in LP, con allegato un file che contiene i brani anche in formato mp3.
Michele Viali
http://www.myspace.com/etsonorchestre