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Recensione
16-12-2013 : RAPOON
RAPOON
Rapoon, il famigerato act solista di Robin Storey, ex-Zoviet France, giunge al cinquantesimo album (il quinto nella fruttuosa collaborazione con la label polacca Zoharum) riuscendo in tanti anni di attività a coniugare sapientemente l'alta qualità realizzativa con quantità produttive imponenti e con una vena sperimentale costante e originale, spesso in anticipo sui tempi. Con "To West And Blue" Robin torna alla descrizione paesaggistica che ha segnato parte della sua discografia, facendo cadere la scelta sul suggestivo - e poco conosciuto - estuario del Solway, zona in cui l'autore è cresciuto, sita nel....
 
Recensione
16-12-2013 : NASTROM
NASTROM
Mini-album d'esordio per Nastrom, progetto nato dalla mente del serbo Stevan Lenhart, polistrumentista con un debole per il rock minimale e sperimentale. Le cinque tracce del dischetto sono incentrate principalmente sulla chitarra elettrica, le cui note vengono arrangiate e contornate di temi generati da basso elettrico, synth e drum-machine. La passione per certa musica del passato, da Scorn e Godflesh fino a band lontane come i Faust o i Tuxedomoon, portano Stevan ad assemblare un sound fatto di riff densi e possenti, le cui note riempiono e rimbombano unendo intrecci affabili e a tratti oscuri. Il minimalismo tonale viene arricchito di....
 
Recensione
06-12-2013 : SHHH...
SHHH...
Poco più di un anno fa avevamo parlato del progetto del portoghese Rui Bentes in occasione dell'uscita del CD 3" "Afterglow", breve release che era servita a svelarci le qualità del cinematico suono electro-industrial-ambient proposto dall'act iberico. Già all'epoca si parlava di un album di prossima uscita pieno zeppo di collaborazioni con nomi di peso degli ambiti più alternativi del suono, e alla fine il progetto si è concretizzato nella forma di due volumi separati: in pratica due EP distinti tra loro, venduti singolarmente in tirature di soli 100 esemplari ciascuno, con essenziale....
 
Recensione
24-11-2013 : SQE
SQE
È possibile che troviate catalogato questo "5+4" di SQE sotto il file dub reggae. E ciò formalmente non è sbagliato, perché gli SQE (ensemble aperto capitanato da J. Greco) propongono esattamente sonorità che possono essere fatte rientrare in quell'ambito. Tuttavia è come sono proposte queste sonorità a fare la differenza. I fans di Shaggy possono pure tornarsene ad ascoltare il loro beniamino, perché qui avrebbero ben poco con cui sollazzarsi. "5+4" è un opera estremamente cupa e sperimentale, più vicina alle asperità sonore dei Massive Attack o....
 
Recensione
24-11-2013 : FRANK ROTHKAMM
FRANK ROTHKAMM
Non è un caso, forse, che la durata del CD sia così precisa, trentatre minuti e trentatre secondi. Al di là di qualche considerazione mistica (anni di nostro Signore e affini), viene spontaneo associare questa 'durata' alle pratiche tipiche di certo math rock (il rock strutturato secondo rigidi calcoli matematici). In realtà di rock qui c'è nulla, ma sicuramente la durata così precisa e l'artwork molto Kraftwerk-style danno un senso di freddezza e precisione che poi si riscontra anche fra le righe dei brani. Frank Rothkamm è artista di avanguardia senza se e senza ma. Con una forte formazione....
 
Recensione
24-11-2013 : NUNO MOITA & MATTEO UGGERI
NUNO MOITA & MATTEO UGGERI
Nuno Moita e Matteo Uggeri sono due artisti e musicisti dell'area elettronico-sperimentale, uno proveniente dal Portogallo e già attivo in diverse band di nicchia, e l'altro dall'Italia, forte di un background di lunga data ed imponenti collaborazioni con autori di fama internazionale. "Batalha" (in italiano "battaglia") è un album realizzato a quattro mani e caratterizzato da una gestazione non facile, registrato tra il 2006 e il 2007 ma mixato e messo a punto solo adesso, dopo sette anni dal suo effettivo concepimento. L'opera, dipanata attraverso cinque tracce, prende forma nell'incontro-scontro di....
 
Recensione
05-11-2013 : VV.AA.
VV.AA.
Sei anni dopo il primo volume torna la ricca compilation di casa Klangwirkstoff, ancora una volta nel formato doppio CD digipack, ma stavolta eventualmente disponibile anche in digitale. La piccola label berlinese si è sempre distinta per la propria opera di ricerca in campi sonori basati su risonanze naturali (sfruttate per raggiungere l'armonia con la Natura), in accordo con precise leggi armoniche che governano anche la celebre 'ottava cosmica', vero fulcro dell'opera degli artisti del roster dell'etichetta. Se in prevalenza i lavori targati Klangwirkstoff si muovono in territori sonori legati all'ambient, questa doppia compilation....
 
Recensione
05-11-2013 : ZENIAL
ZENIAL
Zenial è il progetto del musicista e sound designer polacco Lukasz Szalankiewicz, attivo ormai da oltre dieci anni nel mondo della sperimentazione elettroacustica applicata sia a situazioni contingenti (eventi, installazioni, festival) che al puro ascolto. Formalmente "Chimera" segna il punto più elevato della carriera di questo artista, presentandosi unicamente in un bel vinile LP limitato a 200 copie. Il contenuto, diviso in cinque tracce, ha quasi il sapore di una compilation costituita da suoni mai troppo omogenei e da brani nati da spunti vari e concepiti in momenti diversi ("Hästhallen" e....
 
Recensione
15-10-2013 : DYNAMIC SYNDICATE
DYNAMIC SYNDICATE
Fanno ritorno sotto la sempre attiva Echozone i Dynamic Syndicate, a un anno di distanza dal discreto debutto "Noises" sempre per la medesima etichetta. Un ritorno ben accolto, se si considera che questo nuovo "Higher State Of Consciousness" è un disco nettamente superiore al precedente, mostrante un'evoluzione inedita e congeniale. Il duo di Colonia (Sascha Schneider e Alex Riedl) ha aggiunto in pianta stabile un terzo elemento, il batterista Jens Silz, e ha confezionato un potente disco di electro-breakbeat ancora molto influenzato dal rock tagliente e orecchiabile, ma anche dai Prodigy, band di cui il trio....
 
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08-10-2013 : DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND
DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND
Continua imperterrita la 'rinascita' di Albin Sunlight Julius, fu Der Blutharsch, peraltro con una prolifica produzione (terzo disco in due anni questo "The Cosmic Trigger"). Non è necessario più spendere parola sul nuovo corso intrapreso dal cantautore austriaco, sempre più riluttante nel ricordare il passato (pare rida delle sue foto in abiti militareschi d'inizio carriera) e rinnegante il filone martial/neofolk. Un nuovo disco intriso di acido, psichedelia anni '70, minimalismo pinkfloydiano e un'estetica da figli dei fiori. Questa volta, però, il disco è completo di un secondo CD, dove a....
 
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