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Room 107

16-12-2013

RAPOON

"To West And Blue"

Cover RAPOON

(Zoharum)

Time: (61:43)

Rating : 7

Rapoon, il famigerato act solista di Robin Storey, ex-Zoviet France, giunge al cinquantesimo album (il quinto nella fruttuosa collaborazione con la label polacca Zoharum) riuscendo in tanti anni di attività a coniugare sapientemente l'alta qualità realizzativa con quantità produttive imponenti e con una vena sperimentale costante e originale, spesso in anticipo sui tempi. Con "To West And Blue" Robin torna alla descrizione paesaggistica che ha segnato parte della sua discografia, facendo cadere la scelta sul suggestivo - e poco conosciuto - estuario del Solway, zona in cui l'autore è cresciuto, sita nel confine tra Inghilterra e Scozia. Lo stile adottato si discosta dai classici prodotti di Rapoon, mancando sia i loop circolari che le strutture para-ritmiche e ipnotiche tanto spesso utilizzate dall'autore anglosassone. Per contro si ha una rivisitazione personale dell'ambient naturalistica, priva di rumori estratti dal luogo descritto ma ricca di una vena poetica e malinconica che ben si adatta a dipingere panorami sterminati, ventosi e per molti aspetti ancora immacolati. L'album inizia con un pizzico di ossessiva oscurità basata su architetture sonore estese, rintocchi calorosi e temi semi-melodici distensivi creati con synth e piano. Da qui si passa ad un livello più silenzioso, i temi si fanno quasi impercettibili, le tracce nascono da piccoli aneliti acustici o da frammenti sonori alla deriva nella calma serafica del luogo. Il trittico finale diventa il cuore pulsante del disco, incentrato sugli intrecci vocali di "Broken Eagle, Broken Sunset" e "An Angels Breath", dove i canti si infrangono tra loro creando un'armonica suggestione. L'atmosfera si fa dolce, quasi a trasmettere un'estasi mistica che vede il culmine nella conclusiva title-track, grazie ad un apice corale e trionfante sorretto da flebili percussioni. Album fuori dai soliti schemi che poteva essere concepito solo da un autore di grande personalità. L'evocazione paesaggistica diventa spunto per sviluppare un discorso sonoro singolare e rivedere con gusto i canoni della musica descrittiva e dell'ambient in generale. Chi segue Rapoon non può che rimanere affascinato da questi volteggi di elevata intensità emozionale. 500 le copie prodotte, confezionate in un digisleeve apribile con foderina interna.

Michele Viali

 

http://www.the-edge.ws/pretentious/rapoon/

http://zoharum.com/