Pagina precedente |
Recensione |
02-06-2015 : NASTROM |
Continua l'avventura artistica del serbo Stevan Lenhart e del suo progetto Nastrom, giunto al secondo EP dopo l'uscita del debut omonimo nel 2013. Anche in questo caso rimaniamo nei paraggi di un rock secco di marca stoner che collega sentori doom a soluzioni che avvicinano a nomi come Rage Against The Machine, Queen Of The Stone Age e Godflesh. Il mini-album è composto da quattro brani - più un video - scritti e suonati totalmente da Stevan, incentrati su bassi slappati, chitarre elettriche intrecciate in toni ruvidi e baritonali, voce contraffatta e ritmiche elettroniche potenti, assai simili alle percussioni suonate. Lo stile.... |
|
Recensione |
18-05-2015 : RAPOON |
Continua con questo "Seeds In The Tide Volume 3" il recupero di materiale raro e sold-out firmato Rapoon. Alla produzione c'è sempre la label polacca Zoharum, che ne appronta un'edizione rimasterizzata. La compilation consta di due CD: nel primo troviamo brani relativi agli anni 2003 e 2004, nel secondo un lungo inedito live. La raccolta apre con un quartetto di tracce ricavate dal CDr bonus "Raw Monomyth - Untitled Pieces Used As Source Material", in origine contenuto come lavoro del solo Rapoon nella limited edition di "Monomyth: Par Avion", album messo a punto insieme a Birds Of Tin. Si tratta per lo.... |
|
Recensione |
18-05-2015 : THE BEAUTIFUL DEAD |
Terzo lavoro in studio per questo quartetto proveniente da Kaiserslautern, fautore di un punk rock contaminato da influenze heavy metal tramite il quale vengono gridati i loro messaggi di critica sociale, non disdegnando anche una buona dose di ironia rintracciabile qua e là. "Nightmare's Coming To Town", prodotto dalla tedesca Sonorium, rievoca scenari punk rock veloci ed aggressivi, a cominciare dalla intro "We Won't Let Go" dove è anche contenuto il manifesto musicale della band - this ain't no gothic that is what you have to say [...] this is real punk rock my little sweet kid, it's music for assholes so.... |
|
Recensione |
18-05-2015 : MULO MUTO/BETA |
Undicesima "tape-crash" nella gradita serie di nastri split editi dalla Old Bicycle Records. L'occasione unisce due progetti nati da poco: Mulo Muto è un duo svizzero composto da Joel Gilardini e Attila Folklor, mentre Beta è un duo italiano formato da Michele Basso e Marcello Bellina. I primi occupano il lato A con una lunga suite che incrocia rumori naturali e notturni, placidi rintocchi sonori e feedback chitarristici mettendo insieme un accumulo tonale astratto e straniante di difficile assimilabilità. I moti ondulatori del noise rimangono la percezione base di un gorgo perfettamente sintetizzato.... |
|
Recensione |
09-05-2015 : MELANCHOHOLICS |
Storia singolare quella del trio tedesco Melanchoholics: formatosi nel 2001 con una line-up che includeva chitarra, basso ed elementi elettronici, debuttano nel 2003 con un album senza titolo e autoprodotto, ad oggi fuori catalogo; nel 2006 esce il secondo lavoro "A Single Act Of Carelessness", seguito di lì a poco da un singolo su 7". Nel mentre vengono realizzate alcune colonne sonore attualmente irreperibili... Sorte ha voluto che il chitarrista Benedikt Kristofer Bjarnason morisse nel 2010 all'età di 32 anni. Da quel momento la carriera della band si è come congelata e questo ultimo album,.... |
|
Recensione |
25-04-2015 : EXPO '70 |
Ripercorrere la florida carriera di Justin Wright e del suo progetto Expo '70 significa imbarcarsi in un viaggio molto complesso ed articolato che necessita tempo per essere assimilato, compreso ed analizzato in ogni sua sfaccettatura. Ancora più difficile è pensare di estrapolare dalle decine di produzioni che Wright ha messo in musica sin dal 2003 un lavoro che ne metta in luce le particolarità, che segni in qualche modo un punto di svolta della proposta musicale di Expo '70, quest'ultima comunque sia evolutasi nel corso degli anni in tre grandi fasi, partendo da un guitar-drone degli esordi, passando poi per proposte.... |
|
Recensione |
25-04-2015 : LEILA ABDUL-RAUF |
Proveniente da San Francisco, interprete canora e strumentista dalla formazione variegata, Leila Abdul-Rauf inizia a firmare album direttamente col suo nome a partire dal 2013 con l'LP "Cold And Cloud", edito dalla Saadi Saati, sub-label dell'importante Pesanta (celebre per le limited edition di area ur-folk); a questo lavoro fa seguito lo split single in 7" con Tor Lundvall per i tipi dell'americana Dais Records, per giungere infine a questo debut-CD "Insomnia", targato Malignant Antibody (branca di area soft ed ambient della statunitense Malignant Records). Come accennato, Leila ha un background notevole che spazia,.... |
|
Recensione |
13-04-2015 : LOCUST |
Locust è, in realtà l'emanazione del polistrumentista e compositore Mark Van Hoen. Come tutti gli artisti orbitanti introno al pianeta dell'elettronica più sperimentale, anche Mark disperde il suo talento in numerosi progetti e collaborazioni, su tutte quella ormai conclusa con i seminali Seefeel. In Locust, tuttavia, Mark sembra concentrare le sue energie migliori. Rifacendosi ai grandi maestri della musica elettronica anni '70, ma dotando le proprie composizioni di un tocco personale e originale, Mark esplora con la propria musica mondi che gli altri protagonisti della scena elettronica non riescono ad evocare. I suoi.... |
|
Recensione |
13-04-2015 : FORREST FANG |
Ambizioso come non mai il progetto giapponese Forrest Fang, nato nei lontani anni '80, che prosegue il suo personale discorso all'interno dell'ambient music con un lavoro che unisce ancora una volta elettronica e strumentazione. L'approccio compositivo mantiene intatto lo stampo primigenio della scena minimal americana (La Monte Young, Terry Riley), basata su cascate sonore e flussi di tonalità continue che creano un ipnotico e sconfinato mare audio, solo variato dall'uso di distese sintetiche che ricordano in parte le ultime composizioni di Steve Roach. Le tele vengono poi dipinte con una pluralità sterminata di strumenti.... |
|
Recensione |
13-04-2015 : EXPO '70 |
La terza fase del progetto di Justin Wright aka Expo '70, cominciata con "Closet Full Of Candles" del 2013, vede l'artista americano affiancato ad altri due musicisti che sono entrati a far parte definitivamente della sua creatura drone/psichedelica nata nel lontano 2003. Con Aaron Osborne al basso e synth e Jim Button alla batteria, Wright può ulteriormente spaziare nella sua proposta musicale, scegliendo questa volta di tuffarsi in sonorità prettamente krautrock nelle quali la sua chitarra mai sazia di improvvisazioni psichedeliche e dal sapore molto più granitico e graffiante si mescola in maniera perfetta.... |
|
Pagina precedente |