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Intervista |
17-01-2022 : BLACK TAPE FOR A BLUE GIRL |
Dopo tredici album ed una carriera impeccabile che viaggia spedita verso le quattro decadi, la storica creatura di Sam Rosenthal non ha davvero più bisogno di presentazioni. Chiunque si sia dilettato con la migliore darkwave avrà senz'altro incontrato, ad un certo punto, l'arte del seminale act americano, che dal lontano 1986 ha regalato tante perle al genere, contribuendo a plasmarne la forma con lavori entrati nel cuore dei molti fans sparsi per il mondo. Allo stesso modo, le medesime persone avranno senza dubbio conosciuto il fondamentale lavoro della Projekt, l'etichetta di Sam, il cui pionieristico lavoro rappresenta un... |
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Recensione |
17-01-2022 : RHYS FULBER |
Stilare un'esaustiva introduzione e magari un riassunto della carriera di un artista del calibro di Rhys Fulber a un pubblico neofita e giovane è impresa assai ardua, se non letteralmente impossibile. Non perché ci sia poco da dire a riguardo del prolifico musicista e produttore canadese, ma piuttosto perché le parole si sprecherebbero nel celebrare un simile caposaldo della musica indipendente degli ormai ultimi trent'anni, se non di più. Nato a Vancouver, in seguito di stanza a Los Angeles dove ha fondato i suoi personali studi di registrazione, Fulber è praticamente protagonista della maggior parte della... |
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Recensione |
17-01-2022 : HEADDREAMER |
Al netto delle numerose uscite digitali (singoli ed EP), il progetto di Robert Gajdos mancava all'appuntamento col nuovo album da oltre sette anni, ossia da quel "Human Frequencies" che aveva impresso una svolta alla carriera dell'act slovacco in termini di qualità e maturità. Tanta attesa viene ora ripagata dalla nuova fatica, pubblicata come sempre dalla Aliens Production (Robert è parte dei Disharmony assieme al label manager Ryby) nelle 100 copie dell'essenziale digipack, molto ben curato a livello grafico. Headdreamer prosegue nel solco tracciato con la precedente fatica, sviluppando la propria IDM... |
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Recensione |
17-01-2022 : DID |
Su questa misteriosa artista dal monicker altrettanto criptico non si riescono a trovare molte informazioni a riguardo. Tutto quello che si sa è che questo solo-project muove i primi passi nella brillante etichetta polacca Zoharum, che raccoglie in patria e anche un po' all'esterno delle piccole grandi rivelazioni in campo ritual/ambient/drone e affini, spesso accomunate dalla sperimentazione sonora e dalle intellettuali tematiche mistico-esoteriche. DID muove proprio i primi passi in questa label, come collaboratrice del collega Michal Jablonki nel suo lavoro "Humanity", e dopo qualche prestigiosa apparizione dal vivo... |
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Recensione |
17-01-2022 : BARABBA |
Nonostante questo "Primo Tempo" sia il primo e unico full-lenght dell'act, i marchigiani Barabba nascono ben due decadi fa, per mano di Jonathan Iencinella (voce, testi, musica), Riccardo Franconi (synth, chitarre, programming e musica) e Nicola Amici (programming, musica). I tre compositori provengono da un sottobosco sperimentale, tipicamente alternative rock e avanguardistico, e condividono in seguito l'esperienza dei Butcher Mind Collapse, in cui riconoscono l'alchimia favorevole, seguendo un filone italo-noise che li elegge a una delle più interessanti realtà del momento. Il grande passo avviene però tre... |
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Recensione |
17-01-2022 : NOVA-SPES |
La longeva band di Lipsia era passata tra le fila della ScentAir - dopo aver percorso un buon tratto di strada con la Danse Macabre - nel 2018, in occasione del penultimo album "WorldWideWar Zone", e lo scorso giugno l'etichetta russa ha rilasciato anche l'ultimo "2020", nona fatica sulla lunga distanza per l'act tedesco. Quella del trio non è mai stata una proposta "facile", anche quando la componente melodico/atmosferica ha iniziato a giocare un ruolo più importante, spostando il baricentro almeno in parte verso certo synthpop meno ammiccante, sebbene le influenze proprie di certa EBM anni '90 non... |
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Recensione |
17-01-2022 : LHAM |
Quando alla musica si richiedono emozioni profonde, si finisce per rivolgersi a quei nomi che registrano dischi non per il miraggio di un tornaconto economico, bensì per la sincera necessità di condividere qualcosa di autentico, riunendo spiritualmente quelle poche anime ancora capaci di sentire in una catarsi vestita di bellezza, ancora legata a doppio filo alla Natura. Senza dubbio tutto ciò è parte integrante dello spirito artistico di Giuseppe Verticchio (Nimh, Twist Of Fate, We Promise To Betray, etc.), il quale trova in quel Bruno De Angelis (Mana Erg) di cui si erano perse le tracce il sodale ideale per il... |
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Recensione |
17-01-2022 : NOTHING HAS CHANGED |
Il polacco Michal "Neithan" Kielbasa è un musicista decisamente poliedrico: lo abbiamo da poco apprezzato col neofolk di Grave Of Love e lo conosciamo per gli svariati progetti portati avanti fra industrial e black metal (Lugola, Useless, Lifeless Gaze), ma soprattutto per l'act Whalesong, band industrial metal che non può essere sfuggita ai fans dei Godflesh (e dei Khost, aggiungeremmo noi), come sottolineano le note ufficiali. Nothing Has Changed è un progetto giovane con all'attivo solo il debut eponimo del 2020 (album in parte ancora legato a certe dinamiche sludge), tornato lo scorso settembre con l'atteso... |
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Recensione |
17-01-2022 : IEROPHANIA |
Nel 2009, dopo aver già collezionato alcune uscite, il duo russo Ierophania pubblicò separatamente le due parti di "Ritual Works For Destruction", basate sulle due cose che meglio incarnano la più profonda natura umana: la guerra ed il sesso. La prima parte, originariamente pubblicata dalla defunta Tachibana Records nelle 139 copie del CDr, era quella riguardante il sesso, e lo scorso agosto è stata ristampata dalla COD nei 47 esemplari numerati a mano in audiocassetta con confezione in cartoncino, dopo la necessaria rimasterizzazione e con artwork rinnovato. Un lavoro dal carattere meno rituale, creato... |
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Recensione |
17-01-2022 : BASARABIAN HILLS |
In una carriera decennale incarnata da una decina di uscite, il solo-project moldavo ha incontrato sulla propria strada, dopo i primi tre lavori, la russa COD, la quale, in tandem con l'altra label russa Der Schwarze Tod, ne ha curato le pubblicazioni di lì in poi. "Attraction", pubblicato in download nella brevità delle sue quattro tracce nel maggio 2016, fu però rilasciato in formato fisico (solo 20 copie in CDr digipack) dalla messicana Silentium In Foresta, ed ora, dopo la necessaria operazione di rimasterizzazione, il suddetto tandem di etichette russe lo ristampa in CD, tornando a renderlo disponibile con... |
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