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Reception

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Intervista
02-12-2011 : ART ABSCONS
Pensavamo di incontrare un musicista originale ed eclettico, ed Art è sicuramente anche questo, ma dall'intervista emerge soprattutto la figura di una sorta di sciamano, o mago, che ci inizia ad enigmi veicolati dalla musica. Entità, messaggi, epifanie, misteriose scoperte: il mondo di Abscon è indubbiamente uno dei più originali che ci sia capitato di incontrare. Un mondo pullulato dal sovrannaturale e da una rara raffinatezza concettuale. Per cui non meravigliatevi se la persona che risponde alle nostre domande è solo un mezzo per dar voce ad una presenza nascosta che, forse, è dentro ognuno di...
 
Recensione
02-12-2011 : EFFTER
Si parla tanto di 'fuga di cervelli' dall'Italia in campo scientifico, ma sarebbe il caso di estendere una tantum la problematica al nostro ambito musicale, dal momento che il progetto in esame è sì composto da due milanesi, che però si sono incontrati a Berlino (dove risiedono) e che, proprio in Germania, hanno trovato la giusta accoglienza anche dal music-biz. Cervelli perché, nonostante la recentissima formazione (estate 2009), i Nostri sono già stati in grado di procacciarsi un meritato contratto con la titolata Danse Macabre, e questo in virtù di un interessante approccio alla materia...
 
Recensione
02-12-2011 : DEAD VOICES ON AIR
Il nuovo album di Dead Voices On Air, l'onorato progetto dell'ex-Zoviet France Mark Spibey, va a radicalizzarsi su toccanti tonalità ambientali distanti dai panorami naturalistici che avevamo apprezzato in album come "From Afar All Stars Spark And Glee". Qui la poetica sembra fare riferimento a tematiche bibliche e impalpabili, come possiamo evincere dal titolo stesso del disco. Nelle cinque tracce regna sovrana una calma descrittiva che si sforza di dare corpo all'infinito, giungendo a momenti d'intensità che possono ricordare i Dead Can Dance di "Serpent's Egg" o alcuni brani dei This Mortal Coil. Spibey...
 
Recensione
02-12-2011 : DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND + ALUK TODOLO
Sulla svolta sonora operata tempo addietro da Der Blutharsch e su come essa abbia diviso i fans della band austriaca si sono già spesi i fatidici fiumi d'inchiostro, ed ormai chi rimpiange i giorni della marzialità e del 'military-pop' non nutre più illusioni. Nel loro percorso a ritroso nei decenni d'oro del rock più acido, progressivo e psichedelico, Albin Julius e compagni, allungato ad hoc il nome in onore di certe intuizioni del passato, si fermano per incontrarsi/scontrarsi con i misteriosi Aluk Todolo, definiti dalle note ufficiali come "i maestri francesi del doom psichedelico". Benché si...
 
Recensione
02-12-2011 : ERODE
Coi side-project dei musicisti metal in ambiti diversi da quelli a cui essi sono abituati, è sempre un terno al lotto: c'è chi faceva meglio a continuare a girarsi i pollici (Fenriz e quella insulsaggine di Neptune Towers) e chi riesce a fare cose davvero egregie (i rituali e mistici Equimanthorn, paralleli agli Absu). Preambolo d'obbligo per introdurre il debutto assoluto di Erode, poiché trattasi del solo-project del tedesco Alexander Dietz, chitarrista di quegli Heaven Shall Burn che stanno riscuotendo grande successo nella scena metal. E, visto lo stile profondamente differente fra la band-madre ed Erode, non...
 
Recensione
02-12-2011 : SOLAR FAKE
Solar Fake non è altro che il progetto electro-dark del cantante di Dreadful Shadow e Zeraphine Sven Friedrich. Arrivato al secondo full-lenght dopo "Broken Grid" del 2008, Sven conferma quanto di buono aveva fatto sentire al debutto. Nelle undici tracce che compongono "Frontiers" è forte l'influenza dei Covenant (band con la quale Sven ha collaborato), particolarmente marcata nel mood tendenzialmente malinconico dell'opera e nelle melodie semplici e immediate. La tracklist scorre senza particolari picchi ma anche senza cadute di tono, in un continuum ritmico-melodico che appare molto efficace nel catturare...
 
Recensione
02-12-2011 : SAM ROSENTHAL
Chi ne segue le vicissitudini artistiche ben saprà che l'etichetta statunitense Projekt ha sempre avuto nel proprio roster autori di ambient minimale, e stavolta, a rinforzare le schiere, interviene direttamente il patron della label Sam Rosenthal, che firma a proprio nome il suo secondo lavoro ufficiale (il debut "Before The Buildings Fell" risale al lontano 1986). Il disco si divide in due tracce: la prima (da cui prende nome il disco stesso) è una lunga suite di 44 minuti, scritta nella sua forma più breve e originaria nel lontano 1998, quando fu inclusa nell'album "As One Aflame Laid Bare By...
 
Recensione
02-12-2011 : SEMAI
Fra sparute incursioni nei meandri meno ospitali della scena underground (uno split nel 2009 con Fonnia in sole 24 copie ed un lavoro di lunga durata in 50 esemplari l'anno seguente, entrambi in formato CDr), il progetto del ceco Bishop Hastur giunge alla prima uscita su CD, realizzata in collaborazione tra due etichette francesi in edizione digipak, per una tiratura che si ferma a quota 100. Semai torna quindi a lavorare con la Le Crépuscule Du Soir (etichetta che realizzò il CDr del 2010), sbilanciando i propri tratti distintivi verso l'industrial ambient e convogliando in maniera differente le influenze black metal. Nelle due...
 
Recensione
02-12-2011 : MANTUS
Il nono capitolo della saga dei Mantus giunge dopo un solo anno di silenzio dal precedente "Demut", che, così come in precedenza era avvenuto per altri importanti gruppi (tra i quali gli Ulver), si proponeva di ripercorrere la monumentale opera di William Blake "The Marriage Of Heaven And Hell". Sono passati quattordici anni dalla formazione del duo tedesco, ma il suono proposto da Martin Schindler e sua sorella Thalia pare avvolto nella formalina, e sembra non essere rimasto vittima delle più disparate contaminazioni che la musica oscura ci ha riservato negli ultimi anni. Se in certi casi una scelta di...
 
Recensione
02-12-2011 : WELLE: ERDBALL
Se un'etichetta importante come la Synthetic Symphony, che ha alle spalle una superpotenza come la SPV, continua a produrre i dischi dei Welle: Erdball ci devono essere delle buone ragioni. Probabilmente sono le vendite che il gruppo tedesco riesce a mettere insieme, forse più in patria che qui da noi, a far sì che il loro synthpop sia accasato presso una label come quella. Se in passato si poteva guardare con simpatia al loro pop sintetico, fatto di canzoncine che rubavano ai Kraftwerk l'amore per le cadenze robotiche e ai B52's la passione per le melodie orecchiabili, adesso tale proposta comincia ad essere scontata e la...
 
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