Pagina precedente |
Recensione |
10-04-2012 : BLACK TAPE FOR A BLUE GIRL |
Lo scorso novembre la Projekt ha inteso celebrare a dovere i 25 anni dall'uscita del primo album dei Black Tape For A Blue Girl, e questo non soltanto perché - come è noto - il boss dell'etichetta ed il leader della band coincidono nella persona di Sam Rosenthal, quanto piuttosto per la fondamentale importanza che il disco ha rivestito nella storia della musica a tinte scure. Il modo in cui, già nel lontano 1986, il collettivo americano ha saputo far coesistere intrecci vocali ed arrangiamenti sinfonici all'interno di strutture dai profondi umori dark è valso negli anni fiumi di elogi ed un meritato posto nella... |
|
Recensione |
10-04-2012 : DER BLUTHARSCH AND THE INFINITE CHURCH OF THE LEADING HAND |
Il nuovo percorso artistico di Albin Julius, cominciato ormai tre album fa con "When Did Wonderland End?", non è più un mistero nemmeno per quegli indignati estimatori più legati al primo periodo del leggendario act austriaco, che per molti anni è andato a completare col suo nome quella triade sacra e ineccepibile del neofolk europeo, rappresentata da Current 93 e Death In June - almeno per i neofiti del genere. Non serve più introdurre anche per questo nuovo lavoro - a monicker dilungato e formazione ampliata - la formula che Albin Sunlight (!) ha ritenuto esplicabile evoluzione del suo sound.... |
|
Recensione |
10-04-2012 : THE GREEN MAN |
Se le ultime uscite su compilation dei Green Man potevano far pensare ad una svolta in senso folklorico-locale, questo nuovo lavoro ci conferma invece la volontà di proseguire sulla strada già tracciata col precedente album, ovvero uno psych-folk dai toni mistico-rituali che trova le sue fondamenta in personaggi storici dai connotati magici e misteriosi. Di fatto i Nostri passano dalla figura di Cristo, vista dalla prospettiva dei Vangeli Gnostici in "The Teacher And The Man Of Lie", al più oscuro Aleister Crowley, perno del nuovo "Musick Without Tears". Nel disco vengono ripercorsi in maniera non... |
|
Recensione |
10-04-2012 : DIGITAL FACTOR |
Ormai prossimi a celebrare i 20 anni di attività sulle scene, i tedeschi Digital Factor tornano con la nuova fatica sulla lunga distanza a circa due anni e mezzo dal precedente "Look Back To Go Forward", forti dell'ingresso in formazione di Leo Von Leibnitz (Y-Luk-O) e di un nuovo contratto con la connazionale Black Rain. L'enfasi ebm divisa tra richiami alla tradizione e volontà di suonare più freschi e catchy non ha mai abbandonato il trio dell'est, specie nella seconda fase della carriera, ed anche se col presente lavoro s'intende apertamente inaugurarne una terza, non è sbagliato parlare di... |
|
Recensione |
10-04-2012 : HOARFROST |
Un titolo ironico e allusivo accompagna il nuovo lavoro di Hoarfrost, giovane e interessante progetto polacco giunto al suo terzo album di lunga durata. I 'pupazzi' ("Puppets") a cui si riferisce il titolo rappresentano il genere umano al suo stadio attuale, intento a modificare il mondo in base alle proprie necessità, ma al tempo stesso artefice anche di una grande trappola dentro cui è rimasto imprigionato. Il disco è in effetti una speculazione filosofico-musicale sulla figura dell'uomo contemporaneo, sulle sue apparenti sicurezze che lo hanno spinto a costruirsi una prigione con le proprie mani, sui suoi... |
|
Recensione |
10-04-2012 : ELFENWALD |
Il duo nostrano in esame, collocabile nell'area del centro-nord, compie due anni di vita proprio in questo mese di aprile, e questo miniCD autoprodotto, rilasciato lo scorso settembre, segue il CD "Ancient Oaks" (febbraio 2011) ed il demo "Ruins" (agosto 2011). Un ritmo di pubblicazioni piuttosto serrato per Prinzessin Simhild (voce) ed Erik der Rote (synth e tastiere), evidentemente ansiosi di far conoscere al pubblico il proprio suono a cavallo tra electro-goth, sonorità medievali e musica sinfonica, nonché di mostrare la loro costante crescita. Il miniCD in esame si rivela una vetrina perfetta per mettere... |
|
Recensione |
10-04-2012 : PUANTEUR DE CHARNIER |
Sesto lavoro per il francese Puanteur De Charnier, ancora una volta alfiere di un suono tanto sintetico quanto marziale, indirizzato ad un pubblico estremamente di nicchia più per la tiratura (limitata a qualche decina di copie) che per i contenuti. I 20 brani del disco trovano fondamento in ritmiche guerresche esemplificate su echi minimal-synth, un connubio che ora trova una ragion d'essere mescolando due stili diversi in maniera anche piacevole. Sullo sfondo agiscono arrangiamenti esili di natura analogico-sinfonica, rimpolpati da sporadici sampler vocali. La gran parte delle tracce non va oltre una costruzione ritmica ripetuta in... |
|
Recensione |
10-04-2012 : FRANK ROTHKAMM |
Herr Rothkamm è diventato ormai un abituale protagonista della nostra rivista negli ultimi tre anni, e questo ci permette di non dover più presentarne al pubblico italiano la personalità versatile e la prolifica schizofrenia. Dopo dischi che hanno spaziato fra i più impensabili sperimentalismi, dal pianismo sinfonico alla musica concreta, passando per le rivisitazioni delle colonne sonore hollywoodiane, Rothkamm si è ritagliato diciotto mesi dell'anno precedente e ha dato alle stampe per la sua Flux l'ennesimo dischetto che vuole puntare alle controversie, sperando di far urlare al miracolo qualche vecchio... |
|
Recensione |
10-04-2012 : LAETITIA IN HOLOCAUST |
I musicisti emiliani, refrattari ad ogni forma di omologazione, proseguono coerentemente lungo le coordinate tracciate con le precedenti uscite. Accostabile al black metal, almeno per feeling ed intensità esecutiva, l'identità dei Nostri si tinge di sfumature estremamente eterogenee che guardano alla new/dark-wave e alla dark ambient. Questo, dunque, lo scenario musicale affrescato dai Laetitia In Holocaust, animati da una scelta stilistica quantomeno singolare dove è bandita, quasi totalmente, la distorsione elettrica. "Rotten Light", secondo album ufficiale del duo, è il risultato di una ricerca sonora... |
|
Recensione |
10-04-2012 : VIOLENCE AND THE SACRED |
Con questo disco chiudiamo la lunga parentesi sui recuperi messi a punto da Graham Stewart riguardo la sua band Violence And The Sacred, in tutto cinque CD che illustrano l'attività del gruppo canadese, fotografata soprattutto in esibizioni dal vivo avvenute tra il 1986 e il 1987. "Teddy Bear Stinks Real Bad Now" - ultimo capitolo di cui andiamo a parlare - è di fatto una ristampa rimasterizzata di un live avvenuto al Fallout Shelter di Toronto il 2 gennaio 1987, evento registrato in origine da Fred Spek ed edito su nastro dalla Kapital Records oltre vent'anni fa. La line-up vede i tre polistrumentisti Kerr, Stewart e... |
|
Pagina precedente |