10-04-2012
DIGITAL FACTOR
"Trialog"
(Black Rain)
Time: (50:02)
Rating : 7
Ormai prossimi a celebrare i 20 anni di attività sulle scene, i tedeschi Digital Factor tornano con la nuova fatica sulla lunga distanza a circa due anni e mezzo dal precedente "Look Back To Go Forward", forti dell'ingresso in formazione di Leo Von Leibnitz (Y-Luk-O) e di un nuovo contratto con la connazionale Black Rain. L'enfasi ebm divisa tra richiami alla tradizione e volontà di suonare più freschi e catchy non ha mai abbandonato il trio dell'est, specie nella seconda fase della carriera, ed anche se col presente lavoro s'intende apertamente inaugurarne una terza, non è sbagliato parlare di fedeltà alla linea, perché su "Trialog" ritroviamo la stessa band muscolare ed incisiva che abbiamo imparato a conoscere, ma forse mai veramente ad apprezzare. I Digital Factor magari non saranno quelli che ti regalano la hit che mai tramonta nelle scalette dei club, ma se si tratta di garantire esperienza, impatto e solidità con un piglio fresco e capace di smuovere i corpi restano una garanzia, come testimonia una volta in più l'opera in esame, muscolare e sfrontata come da copione. Che si tratti dell'incalzante "I Have To Hit You" o della più cadenzata ed avvolgente "Come Push Me Down", tutto si può dire fuorché tacciare i Nostri di mancanza di nerbo, e quando emergono gli spigoli della fascinosa e dura "Steam", la mente viaggia indietro verso un periodo in cui queste sonorità sapevano sorprendere in ben altre maniere. L'ottimale produzione permette di godere tanto del tagliente istrionismo vocale di Mike Langer e dello stesso Leo quanto dell'introspezione perpetrata attraverso più interludi, questi ultimi utili per tirare il fiato dopo che i ritmi sfiniscono il corpo senza mai mollare la presa. Ora aggressivi e dai toni accesi, ora più penetranti e strutturati nella costruzione, i brani del dischetto scorrono via bene e senza intoppi, ed anche se alla fine manca quel momento che possa far sobbalzare sulla sedia, la compattezza di "Trialog" merita rispetto. Se fino ad oggi li avete sempre ignorati, forse è il momento giusto per colmare una piccola ma non trascurabile lacuna.
Roberto Alessandro Filippozzi