02-12-2011
EFFTER
"Bilateral602"
(Danse Macabre)
Time: (51:14)
Rating : 7.5
Si parla tanto di 'fuga di cervelli' dall'Italia in campo scientifico, ma sarebbe il caso di estendere una tantum la problematica al nostro ambito musicale, dal momento che il progetto in esame è sì composto da due milanesi, che però si sono incontrati a Berlino (dove risiedono) e che, proprio in Germania, hanno trovato la giusta accoglienza anche dal music-biz. Cervelli perché, nonostante la recentissima formazione (estate 2009), i Nostri sono già stati in grado di procacciarsi un meritato contratto con la titolata Danse Macabre, e questo in virtù di un interessante approccio alla materia electro-metal-industrial del quale abbiamo avuto un saggio con due EP scaricabili gratuitamente. Frank F e JQR sono due musicisti dotati di buone capacità tecniche e realizzative, ed il risultato dei loro sforzi li avvicina ad una versione più guitar-driven dei primi Necro Facility, delineando i contorni di un mostruoso ibrido cibernetico tra Fear Factory, il defunto progetto australiano Stark e gli Skinny Puppy del terzo millennio. Tanti termini di paragone obbligati, ma va sottolineata la volontà del duo di cercare nuove e più personali vie sfruttando la drammatica vena di un ispirato piano, che ben si inserisce nell'intelaiatura ritmica industrialoide e ricca di variabili. Con un lavoro vocale ben bilanciato fra cantati clean e vocals laceranti (che piaceranno ai seguaci dell'elettronica harsh come a quelli del metal estremo più evoluto) e con una chitarra granitica ed affilata, i Nostri sciorinano 13 tracce prive di pause fra loro, come a voler sottolineare l'unità di un flusso sonoro che sa giostrarsi fra passaggi lugubri ed atmosferici e poderose scudisciate di puro industrial metal, col picco di ferocia rappresentato dalla furiosa "Slaughter". Durezza da vendere, ma il duo mantiene il pieno controllo anche quando gli scenari mutano drasticamente, come nella drammatica "Silent Victims", suggello finale di grande pathos. Menzione obbligatoria per "Buio", dove il melodioso piano si integra perfettamente con un sostrato ruvido a base di cantati davvero taglienti, per quello che risulta essere il momento più vicino alla forma-canzone e, per quanto ci riguarda, il modello da seguire per creare materiale più efficace e fruibile in ottica live. La buona produzione, tanto incisiva quanto corposa, è la ciliegina sulla torta in un debutto riuscito, e sarà davvero interessante vedere dove riusciranno ad arrivare questi ragazzi, in un percorso evolutivo potenzialmente ricco di strade da battere. Bilanciando meglio la possanza della chitarra con le infinite possibilità dell'elettronica, riconvertendo certa ferocia metal e limando quelle spigolosità che rendono ostici taluni passaggi, gli Effter potrebbero ottenere consensi più ampi e fare il botto, proprio come i succitati Necro Facility: teniamoli d'occhio.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.dansemacabre-group.com/